Repubblica del Congo |
Jean-Baptiste Tati-Loutard |
Poesia africana. Congo(5)
L’uso delle lingue europee estende oltre il
cerchio negro-africano la protesta, che è alla base di gran parte della
produzione letteraria del Continente Nero. Lo aveva praticato Senghor, che si
era anche preoccupato di tradurre numerosi canti orali tradizionali da più
lingue africane. Lo avevano praticato i poeti della sua generazione,soprattutto
nei paesi di area francofona, che maggiormente erano stati toccati dal
movimento della negritudine, come Jean-Baptiste Tati-Loutard[1]:
Ho voluto amarti come
nel tempo moderno
Edificarti come una
chiesa
Con vetrate che donano
colori
Alla mia vita
sbiadita;
Poi aggiungere come un
dono di stalattite
Una vertebra al tuo
collo d’anfora
O d’antica figlia di
Jabbaren.
Avrei voluto vivere al
riparo del tuo collo
Affinché il tuo volto
sia il mio campanile
E suoni ogni giorno il
mio desiderio.
[1]Jean Baptiste Tati-Loutard,nasce
nel 1938 a Ngoyo,Congo. Frequenta le scuole secondarie nel suo paese presso i Marianisti,poi
si laurea in Lettere moderne(1963) e in Italiano(1964) a Bordeaux,Francia;nel
1966 torna in Congo per insegnare all’Università di Brazaville.Presto abbandona
l’insegnamento per l’amministrazione della cultura. Ministro prima dell’università, poi della
cultura negli anni ’70 .Muore a Parigi nel 2009. Nel 1977 l’Italia gli ha
conferito il premio Simba per l’insieme della sua opera:”Poèmes de la
mer”1968». Les racines congolaises ‘1968. "L’envers du soleil ”1970. “
Les Normes du Temps ”;“Mont Noir ” ; “Kinshasa ”;(1974). “Les feux de la
planète ”1977. “Le dialogue des plateaux ”1982.“La tradition du songe ”:in
Présence africaine-Paris-1985
[2] In“ Poesia africana -poeti sub
sahariani di area francofona ” a cura di
Marie Josée Hoyet,ed.Ponte alle Grazie,1992. Dalla silloge ”Les Normes du Temps
” éd.Mont noir.1974.Kinshasa.
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