giovedì 30 giugno 2022

339 Louise Erdrich:La povera Clara.

 



339 Louise Erdrich:

                                                       La povera Clara.


Aprile era il mese più denso  di nascite.

Notammo, facendo il conto all'indietro che la fiera della contea

si tenne giusto nove mesi fa sulle spianate vicino al fiume,

un piatto meandro circondato da olmi.

I grossi rami frantumati sparsi tutt'intorno

e o cespugli che affioravano per coprire ogni peccato

là, oltre  le stalle, divennero recinti per l'accoppiamento

dove Clare andava seguendo gli uomini del luna park.


Una ragazza in carne, grossa di fianchi ,con spenti

occhi azzurri senza ciglia e panna cagliata per pelle, si eccitava per ogni cosa.

Non era cattiva, solo ottusa, e troppo avida

del tocco di un uomo perché era senza padre.

Di notte,la madre inchiodava la porta,

ma Clare aveva nascosto una corda e si calava giù dalla gronda

e là incontrava gli uomini,come qualcuno di noi pensa.


perché ogni notte per tutto il tempo che durò la fiera

si scatenò sulla ruota, la giostra delle tazze

la ruota volante ,il missile, la piovra

e vestita di piume rosa e arancio vinse ai dadi

 finché non rimase neanche  un briciolo di dubbio

su come pagava ,tra i rami intrecciati

dove l'erba cresceva troppo alta e in inverno

si appiattiva come capelli sotto tonnellate di neve.


La madre di Clare era una donna dura ,astuta e robusta

impagliava orsi con imbottitura di ferro

e li vendeva nel negozio di sarta

a cui badava dal suo portico a vetri.

Povera Clare, si cucì un camicione ,lo indossò

e all'ultimo mese tutti ne parlavano,

poi si sgonfiò lentamente così entro la fine dell'estate

sparì ognisegno e sparì pure il bambino.


E mai è venuto fuori, tanto che il villaggio mi sembra

diverso e il segreto resiste.

Ogni strada è un nascondiglio con  cespugli, fogne,

mucchi di rifiuti,scoli,ceppi cavi e sassi.

La madre è muta e impaglia i giocattoli con rabbia..

I polizziotti e le assistenti sociali roempiono risme

di moduli in triplice copia a interlinea uni.

La povera Clare sbatte le ciglia imperlate e resiste

ad ogni documento in silenzio La sua creatura è cenere,


trascinata a valle dal fiume, deposta in una mangiatoia piena di radici,

secca come  frumento in un lungo e dritto frangivento

che sboccia di bianco, anno dopo anno. .

E non c'è rimedio a questo ,ma ho sognato

che la seguivo verso i grandi relitti sradicati

e là, nelle massicce spirali di fangose radici morte, 

salvavo il bambino e seppellivo Clare ,così ora,

quando arriva il fiume ad allagare tutto il parco,

il bambino mi viene incontro incespicando su piedi d'argento.


Mi sono alzata ,sono andata fuori, ho cercato

nel cortile, nelle vasche roventi, tra neri grovigli spinosi,

Ho sentito il suo belato alti e fievole ed ho strisciato

tra le fondamenta crepate della nostra casa,


chiamandolo col gemito di un cane o di una pecora impaurita,

finché mi sono svegliata ed ho temuto d'essere andata fuori di testa.

nessuno ,e il pianto sempre fievole

come aria attraverso un setaccio.




**Si tenne giusto nove mesi fa:Anche qui la Endrich usa di proposito un linguaggio popolare

*Il suo belato:aancora una volta  la Endrich usa di proposito un linguaggio popolare



Louise Erdrich (Turtle  Mountain Chippewa,1954)E' una delle più note autrici indiane americane. La sua prima raccolta di poesie, Jacklight, fu pubblicata  nel 1984 e nello stesso anno il romano ,Love Medicine, vinse quattro  prestigiose premi della critica americana destinati alla narrativa. Successivamente tutti gli altri, The Beet  Queen(!986), Track(1988),The Crown of Columbus(1991,scritto in collaborazione col marito ,Michael Dorris),apparsi con sorprendente regolarità, hanno sempre ricevuto ottime recensioni e successi di pubblico. Recentemente ha pubblicato un secondo volume di poesie Baptism of desire(1989 ) ed ha ultimato  il suo quinto romanzo The Bingo Palace(1994) .Nonostante che  soltanto in The Crown of Columbus .compaia il nome di entrambi come autori ,sia la Erdrich che Dorris  considerano la produzione che viene pubblicata sotto il nome dell'uno o dell'altro sempre come frutto comune.         

mercoledì 29 giugno 2022

338 .Louise Erdrich.Riserva di Turtle Mountain


338 .Louise Erdrich.

                                  Riserva di Turtle Mountain.

                                                                         Per Pat  Gourneau, mio nonno

L'airone disegna una croce

volando basso sopra la palude.

Il suo cuore ò una vecchia  bussola

che indica le quattro direzioni.

Trascina il mondo,

il mondo che  diviene.

 

Il  mio viso emerge nel verde

specchio smussato sopra il lavabo.

L'impronta della mia mano ella spessa  polvere nera 

sulla tapparella della mia camera.

Casa che potrei bere come fuoco esile

che mi raccoglie

come piombo nelle vene

armatura del cuore ,il caffè macchia.


Nella polvere della doppia malvarosa

Theresa,,un'unica fragile fiamma che mangia vento.

Una sottile candela

 che crepita tra erba secca..

Salendo alte sale a pioli

che s'incamminano verso  l'orlo dell'oscurità.

A cavallo di un grillo azzurro

tra il tumulto dell'alba che avanza.


All'imbrunire il gufo grigio attraversa il tetto

affilando gli artigli sulle scandole.

Il nonno si appoggia sulla schiena

tra cucchiaiate di minestra in scatola

e ripete a se stesso una parola

che appartiene ad un mondo

da tutti scordato.


Il giorno non si è ancora alzato 

quando dalle paludi la grande salamandra

striscia goffa tra neve ,sale, fuoco

per stare con lui getta l'ascia 

ella sua testa  attraverso la porta della casa di tre stanze

e mangia le rose blu della carta che si stacca dalle pareti


Lo zio Ray ,ubriaco sa tre giorni

dietro la finestra dai vetri scheggiati

della nuova baracca del governo,

si avvolge in tende smesse ,e sogna che la strana 

bestia  avvistata vicino a  Cannonball, Nord Dakota ,

si acquatti gemendo  alla porta a  puntare  il suo corpo Il catenaccio 

è il piccolo gancio con occhiello.


della religione. Venti suore 

cadono dalle nuvole per deporre i loro deretani

sulla cerniera di metallo. Certamente

questo sarebbe  da diventare miracoloso quasi dappertutto.


ma qui alle Turtle Mountains

non è che una cosa ordinaria

Raymond si sveglia ,

ma non  può scrollarsele di dosso .Guarda in su 

nei tunnel scuri delle loro maniche

e nelle ascelle di ghiaccio,

c'è il paradiso ?Conta le punte

dei loro peli come stelle..


Si accendono e si spengono  uno ad uno

e Theresa appare

vestita dei bei capelli

che ha lavato per tutto il giorno. Profuma

,come un campo di fieno, inondante polline

di betulla.

I capelli le scivolano sulle spalle 

come un tramonto da cartolina.


Tutti i ragazzi stanotte ,stuzzicati dalle parti basse,

cercheranno di abbordarla  al  Blazer* ,,al Tomahawk* 

al White Roach Bar* dove ognuno

 si lascerà andare

 a balli sfrenati, dimenandosi con tutto qiello che c'ha,*

mentre la grancassa del'"Holy Greaseballs*

accende uno scoppio

di eccitazione tra il fumo,


Il nonno si curva sul bingo.

La piccola fortuna per cui il suo cuore batte all'impazzata 

è nascosta nei lerci numeri danzanti.

Le palline da ping pong affiorano tra luci colorate

fugaci come passeri.

Dio è nella destrezza di mani della donna.


Si mette in cammino da Saint Ann, zoppo e folle

come la strolaga che chiama i suoi piccoli

dall'altra parte del lago

col suo rotto grido di furbesca risata.

Facendo l'autostop verso casa dall'oratorio, se lui canta,

è un alto ,stridulo lamento

che attraversa tagliente la spina

di "Ira viene per Ultimo*,al volante.


Irrigidito alle corde del collo,

contratto allo stomaco

dagli spiriti delle pietre che costeggiano

la strada e gli parlano

soltanto nel loro antico accordo.

Ira sa che il vecchio è pazzo.

lo scarica al bivio che sale

sopra le stelle  e i crani di bianche gru.


E tra la soffice esplosione di stiance

e il disperdersi di semi su acqua ferma,

cammina il nonno per tutto il tempo che ha nelle sue mani

ingrossate fino ad essere la copia contorta

 dei cunicoli della talpa e del tasso,

diventate mancanza

di uccelli nel nido.

Mani di terra,, di quest'argilla

di cui anch'io sono fatta.

 

*dimenandosi con tutto quello che c'ha :qui la Endrich usa di proposito un linguaggio popolare.

*Holy Greaseballs :nomignolo che indica sudamericani e indiani con capelli impomatati.

*Ira viene per ultimo :soprannome indiano per colui che guida l'auto.

*Blazer:Fuoristrada,

*Tomahawk:ascia di guerra

* White Roach Bar::letteralmente !scarafaggio bianco e anche mozzicone di marijuana.


 

Louise Erdrich (Turtle  Mountain Chippewa,1954)E' una delle più note autrici indianeamericane. La sua prima raccolta di poesie, Jacklight, fu pubblicata  nel 1984 e nello stesso anno il romano ,Love Medicine, vinse quattro  prestigiose premi della critica americana destinati alla narrativa. Successivamente tutti gli altri, The Beet  Queen(!986), Track(1988),The Crown of Columbus(1991,scritto in collaborazione col marito ,Michael Dorris),apparsi con sorprendente regolarità, hanno sempre ricevuto ottime recensioni e successi di pubblico. Recentemente ha pubblicato un secondo volume di poesie Baptism of desire(1989 ) ed ha ultimato  il suo quinto romanzo The Bingo Palace(1994) .Nonostante che  soltanto in The Crown of Columbus .compaia il nome di entrambi come autori ,sia la Erdrich che Dorris  considerano la produzione che viene pubblicata sotto il nome dell'uno o dell'altro sempre come frutto comune.                                                                                                                                                               

lunedì 27 giugno 2022

337.Louise Erdrich:Convitto indiano:Quelli che scappano.

 337.Louise Erdresse

                                                    Convitto indiano :Quelli che scappano.


Casa è il luogo dove andiamo nel sonno.

I carri merci che nei sogni sferragliano versi nord

non ci aspettano. Saltiamo su  mentre corrono via.


O binari, vecchie lacerazioni che amiamo,

sfrecciano paralleli davanti  al viso e si interrompono

proprio ai piedi delle Turtle Mountains. Viaggiando su cicatrici

non ti puoi perdere. Casa è il luogo che loro attraversano.


La guardia zoppa accende un fiammifero  e rende il buio

meno tollerante. Guardiamo dalle fessure delle assi

mentre comincia  il rullio, il rullio della terra, finché fa male

star qui infreddoliti nell'uniforme del convitto.

Sappiamo che lo sceriffo aspetta a metà corsa

per riportarci indietro. La sua auto è calda  e piena di silenzio.

La strada non dà sobbalzi, solo ronzii

come un'ala di lunghi insulti. gli scarnificati solchi della frusta

di antiche punizioni spingono avanti e indietro.


Tutti quelli che scappano indossano lunghi vestiti verdi,

il colore che tu attribuiresti alla vergogna .Strofiniamo 

i marciapiedi perché è il lavoro degli infami.

I nostri bruschini incidono le pietre in archi d'acqua

e nel fradiciume  labili profili si schiariscono nel tremolìo

di un attimo, Cose che noi ragazzi abbiamo impresso su scuri visi

di cemento prima che s'indurisse, biancastro, ricordando

antiche ferite sottili, spine di nomi e di foglie.



Louise Erdrich (Turtle  Mountain Chippewa,1954)E' una delle più note autrici indianeamericane. La sua prima raccolta di poesie, Jacklight, fu pubblicata  nel 1984 e nello stesso anno il romano ,Love Medicine, vinse quattro  prestigiose premi della critica americana destinati alla narrativa. Successivamente tutti gli altri, The Beet  Queen(!986), Track(1988),The Crown of Columbus(1991,scritto in collaborazione col marito ,Michael Dorris),apparsi con sorprendente regolarità, hanno sempre ricevuto ottime recensioni e successi di pubblico. Recentemente ha pubblicato un secondo volume di poesie Baptism of desire(1989 ) ed ha ultimato  il suo quinto romanzo The Bingo Palace(1994) .Nonostante che  soltanto in The Crown of Columbus .compaia il nome di entrambi come autori ,sia la Endrich che Dorris  considerano la produzione che viene pubblicata sotto il nome dell'uno o dell'altro sempre come frutto comune.                                                                                                                                                                                                                                                                                                              




 





domenica 26 giugno 2022

336.Anita Endresse:Rivendicare vite.

 336.Anita Endresse:


                                      Rivendicare vite.

                                                      I


La donna che saltò giù dal ponte di Monroe St.

nel fiume mugghiante, ,lasciò un appunto

su un vecchio giornale.


"La mia testa è piena di uccelli, ondeggianti,

il mio cuore  è un firmamento d'acqua,,

i miei occhi sono angeli di basalto.

Aiutate il  piccolo pesce che ingoio."


Aspettarono giorni per vederla riemergere

ma il  suo corpo sprofondò in acque legate dal sole,

giù ,giù ,nella quiete più profonda

che lei aveva sempre sognato.


                                                                  II


Freddo, freddo: costole d'acqua che proteggono  cuori

di pinne e aironi .Acqua  a volta sopra

Chevie  sommerse, i conducenti con gli occhi ancora fissi

al velo dei finestrini, le mani allungate

come se ancora battessero

contro ali verdi-blu.


Sotto il ponte ,il fiume fervente

come un revival di alleluia, Più tardi, il fiume

si divide in un'errante lemna 

e il un pascolo dove ricade fango .Esplode 

in ricordi  di merli dalle ali rosse,

manda foschie su antichi luoghi di pesca ,inonda

le sue acque di rare luci del nord.


Nel profondo delle vene dell'acqua, i minerali

sono umani L'acqua è dipinta di rosso

dalle lingue dei puma .C'è un canto

che sentiamo quando piove sul fiume

è il Canto della Commiserazione.


                                                                      III


 Un uomo è scomparso sotto la canna gialla.

Ha uno strano ricordo  delle pagaie del sole

che gli scavano nel profondo della pelle. Ora impara

la lingua di sconfinate acque chiare

cavallette che stridono dentro il ventre dei pesci,

il costante rimpicciolimento  della sabbia.


Presto andrà al Villaggio dell'Acqua

i cui totem sono Salmone e Castoro

Vedrà tutti gli spiriti dell'acqua,

i loro corpi flessuosi  raccolti

in liquide cavità.la pelle lisciata

ai ritmi della neve e delle turbine della diga

I loro occhi  splendenti come squame

di arcobaleni in specchi d'acqua ,i loro capelli

come reti di fluide redini.


Li sentirà cantare della luna che depone quarti di luce

e stiance che sondano il fango

per cercare bambini annegati.

Vedrà la donna la cui intera vita

è stata una canna vuota. Lei lo abbraccerà,

rivendicando il debito che noi tutti abbiamo

verso chi muore come è nato 

in acque che s rompono..


Anita Endresse.(Yaqui,1952),nata a Long Beach in California ,oltre ad essere scrittrice, si dedica anche alla pittura e suoi acquarelli sono apparsi in molte pubblicazioni d'arte. E' autrice di The North People e Burning in the Fields  e di un romanzo per bambini The Mountain and the Guardian Spirit ,pubblicato nel 1986.La sua ultima raccolta di poesie,at the helm at twilight(1992),ha vinto il Weyerhause/Bumhershoot Award come miglior volume di poesie  pubblicato da una casa editrice del nord-ovest.



335.Anita Endresse:Riassumendo vite passate mentre si dà fuoco alle foglie.


335.Anita Endresse: 

Riassumendo vite passate mentre si dà fuoco alle foglie.


L'aria è un albero del fumo, il vento

il canto  dei rami che bruciano

entrando in un breve sonno .Rrespiro gli atomi

di foglia gialla e briciole di sole

finché torno a grattare licheni

dal nido delle rocce ,i miei vecchi occhi lattiginosi

come quarzo. .So il nome di sette venti

e di sette colori e di erbe che risanano

e vedo gli stormi di uccelli di cristallo

che rammendano il cielo  dove si squarcia ogni mattino,

Ma io sono vecchia. Senza tribù. La mia pelle infrange

il giuramento che mi ha fatto ,lasciandomi incompiuta.

Vedo palme di fumo in aria

e tassi che scavano sotto il mio canto

finché divento un ragazzo

che cavalca la giumenta rossa nella mandria do mio padre,

seguendo la nebbia al largo della costa.

Vicino, l'isola sacra è un'anca nera

sul mare .Là sacerdotesse

come ragazzi dagli occhi scuri.

Ricordo solo il fumo  che sibilava 

come una donna  e la sua lingua saettante

che lei chiamava fuoco e il viso di mio padre

lontano che gridava nella criniera della cavalla

finché diventai una donna ,splendida nei veli,

che agitava la mano scura al pescatore

che mai ritorna ,i miei polmoni diventano fumo,

le mie ossa conchiglie luminose ,la mia voce in nessun luogo

come il vento .Poi sono bionda, inginocchiata

nei campi che solo gli uomini coltivano, ,sfrego

la tomba della mia neonata che il padre

non ha voluto portare nella nostra terra

e il mio seno si spenge in cenere,

il latte stillante nella terra dove la nebbia

s'alza a succhiare con le sue bocche  ed io mando lamenti funebri

credendo slo nelle mani a corna della morte.

Eppure , sono rinata per sentire l'odore  dell'amara

cprdite  dei fucili mentre le pallottole bruciano l'aria

in piccoli vessilli di resistenza.

E' l'ultima pallottola  che circoscrive 

il mio nome alla terra ed il cielo

prende la mia fede sulle sue labbra er innalzare lodi.

Vicino, il fumo volteggia sulle baracche 

cantando  sarahabrahamrebecca.*

Finché, ecco ,sono qui a far fuoco

alle foglie  e la mia vita di donna

è piena di gioie quotidiane ;

l'erba  riempie l'aria di semi

con benedizioni verdi ,mio marito

mi riempie la stanza di rose rosse,

e il mio figlio è il mio unico gioiello,

ed io arrivo ad essere amata, amata

eppure non basta.

* sarahabrahamrebecca.::riferimento all'olocausto come se le persone a cui appartenevano i nomi di "Sarah","Abraham","Rebecca",uscissero dai camini dei forni crematori in una scia di funo(Ancora dalla lettera dell'autice  alla traduttrice italiana del 15 febbr. del 1995.


Anita Endresse.(Yaqui,1952),nata a Long Beach in California ,oltre ad essere scrittrice, si dedica anche alla pittura e suoi acquarelli sono apparsi in molte pubblicazioni d'arte. E' autrice di The North People e Burning in the Fields  e di un romanzo per bambini The Mountain and the Guardian Spirit,pubblicato nel 1986.La sua ultima raccolta di poesie,at the helm at twilight(1992),ha vinto il Weyerhause/Bumhershoot Award come miglior volume di poesie  pubblicato da una casa editrice del nord-ovest.


venerdì 24 giugno 2022

334.Anita Endresse.:Calendari.

 





334.Anita Endresse.:

                                           Calendari.

I giorni sono cerchi di pane ,parole di carta, la luce nell'uovo

le notti sono lune d'erba ,vetro vulcanico

             ,il vino scuro del corpo


il calendario dell'acqua è uno sfavillìo di focaia,la rugiada che sfregia

              l'iris ,il sale amaro del sangue 


il mio polso è la torsione del tempo sull'osso ,,il tendine della grazia


il cielo è un'ombra enorme

sopra noi tutti le domande eterne

di chi la nuvola? di chi il tempo?


il calendario della  pietra è oro e sabbia l'occhio cieco

            dei fossili,  polvere stratificata  su acqua fredda


il calendario  delle croci dipende dal peccato del legno

il calendario  del peccato   dipende dalla misura del falegname


la lingua asseconda  i lombi ;il cuore pulsa

nella caduta  della susina mil battito nel collo snello


c'è tempo per tutto ,si dice,

tempo per l'arancia di diventare rossa

per i capelli color- novembre di farsi bianchi

per il ghiaccio di tenersi a ritmo con gli scoppi delle stelle


il calendario dell'alba è negli addii,

gli ultimi sguardi degli amanti

,

il segno lattiginoso delle cosce

la cura trasformo la feria aperta,

cuore o pelle ,in momenti di cristallina chiarezza

 conosciamo i nostri limiti terreni

migliaia  do foglie si rifugiano nella terra

offriamo la nostra carne nella gioia o nella morte


il calendario delle ossa passa, inosservato e ovvio.


   


Anita Endresse.(Yaqui,1952),nata a Long Beach in California ,oltre ad essere scrittrice, si dedica anche alla pittura e suoi acquarelli sono apparsi in molte pubblicazioni d'arte. E' autrice di The North People e Burning in the Fields  e di un romanzo per bambini The Mountain and the Guardian Spirit,pubblicato nel 1986.La sua ultima raccolta di poesie,at the helm at twilight(1992),ha vinto il Weyerhause/Bumhershoot Award come miglior volume di poesie  pubblicato da una casa editrice del nord-ovest.


giovedì 23 giugno 2022

333. Anita Endresse..La figlia del cartografo.

 333. Anita Endresse.

       

                               La figlia del cartografo.

La geografia dell'amore è terra infirma


è una barca di carta

governata da marinai

con stelle negli occhi


cartografi del fiammeggiante ignoto


è la mano sicura della donna

al timone del crepuscolo, la bussola 

di sale del suo desiderio


la mappa della brama è sull'orlo

di due corpi distanti


è la pioggia che scaglia sete

è la foglia di palma fluttuante sulle acque

distante dalla riva


il passaggio segreto per l'entroterra

è nel mio intemperante estuario


la dolce e languida inflorescenza

è nel calibro delle tue mani


il moto circolare del nostro viaggiare

e il raggio del cielo e del mare, profonde

terre a cui diamo

 il nostro nome



Anita Endresse.(Yaqui,1952),nata a Long Beach in California ,oltre ad essere scrittrice, si dedica anche alla pittura e suoi acquarelli sono apparsi in molte pubblicazioni d'arte. E' autrice di The North People e Burning in the Fields  e di un romanzo per bambini The Mountain and the Guardian Spirit,pubblicato nel 1986.La sua ultima raccolta di poesie,at the helm at twilight(1992),ha vinto il Weyerhause/Bumhershoot Award come miglior volume di poesie  pubblicato da una casa editrice del nord-ovest.










mercoledì 22 giugno 2022

332. Charlotte de Clue :Woolworths.


332.  Charlotte de Clue 

                                  Woolworths.*


                                    NON ANDRO? PIU 'IN QUEL NEGOZIO,

mon cercherò nemmeno di vedere

chi beve una coca al banco.

Da quel giorno che mi sorpresero

a sognare, SOGNARE

su un rossetto da poco e occhiali da sole da due soldi.

Il gestore mi bloccò

sulla peluria soffice che mi si rizzava sulla schiena

mentre si tastava le tasche

per il denaro che ci rimetteva

a causa di questa ristrutturazione urbana*

Andò verso il cartello TACCHEGGIO VIETATO,

Non servirono i dieci dollari

che stringevo in mano

o il fatto

che non avevo mai rubato una dannatissima cosa

tranne l'altra sera 

quando fregai un rotolo di carta igienica 

e una lampadina 

dalla Mike's Tavern.

Ero  una di LORO.

Avevo mentito e imbrogliato

e ora LO STAVO DERUBANDO.

Mi si affilò l'orlo della lingua

per la voglia di tagliargli in due quel cuore secco.

Invece

pagai otto dollari guadagnati duramente

per un paio di Polaroid

che si ruppero nel mezzo.

La cassiera gridò 

che in fondo non ero io

e indicò un'altra testa di capelli neri

che occhieggiava tra corridoi di trine

e di rossetti.


 Woolworths:*Ristrutturazione urbana si riferisce allo spostamento forzato della popolazione indiana dalla riserva alla città.



Charlotte de Clue (Osage ,1950) Without Wnarning(1985) è la prima raccolta di poesia. .La sua  produzione  più  recente è stata  pubblicata in "Ten Good Horses" facente parte di  un volume  dal titolo Stiletto 2:The Disinherited(1991).Le  sue poesie  appaiono in molte antologie  tra cui  Songs From This Earth On Turtle 's Back .A Gathering of spirits ed il più recente  volume  Returning The Gift, Poetry and Prose from the First North American Native Writers' Festival (1994).




  

martedì 21 giugno 2022

331. Charlotte de Clue. Distacco.


331. Charlotte de Clue. 

                                                   Distacco.


                                           LE DONNE AL LAVORO

tollerano il mio comportamento

senza ricordare mai i giorni della settimana,

rimettendo la sveglia col primo pettirosso,

coi primi raggi di sole

che inondano il letto mezzo vuoto.

Niente nello specchio

 che io riconosca più

                              Nessun tegame di salsa che bolle piano piano

in cucina,

fagioli da ammollare e salare,

nessuna padella di ghisa

in attesa di mani farinose 

per fare la pasta fritta

con un pizzico di cannella.

             Mio figlio  si preoccupa

per me,

per come mangio di malavoglia

per le mie risposte di una sillaba,

sofferenza che va  e viene

dietro ai miei occhi..

             Faccio segni sul calendario,

la Luna del Procione è calante,

l'inverno s'avvicina.

Penso non finirà più.

Questo distacco

 si fa duro.

        




Charlotte de Clue (Osage ,1950) Without Warning(1985) è la prima raccolta di poesia. .La sua  produzione  più  recente è stata  pubblicata in "Ten Good Horses"facente parte di  un volume  dal titolo Stiletto 2:The Disinherited(1991).Le  sue poesie  appaiono in molte antologie  tra cui  Songs From This Earth On Turtle 's Back .A Gathering of spirits ed il più recente  volume  Returning The Gift, Poetry and Prose from the First North American Native Writers' Festival (1994).


lunedì 20 giugno 2022

330.Charlotte de Clue.Bambine e porte-enfant.

 330 .Charlotte de Clue: .

                                Bambine e porte-enfant.  

                                                                                                                                per Ashley e Amber

...I VESTITI DELLE SUORE SANNO DI TENDE VECCHIE:

Non voglio star qui

ma mamma dice che devo

"se non ci metteranno in prigione".

.....i danno grosse matite

che io appunto con il mio  temperino

per scrivere  GRANDI o  e piccole o.  

in giro e girotondo per tutta la pagina..

Come la mia lingua 

in giro e girotondo sulla bocca.

.....I bambini delle fattorie cominciano a chiamarmi

"Principessa Lecca -Lecca"

ed io corro a casa urlando

contro quei piccoli bastardi.

Mamma dà uno sguardo

al grande cerchio rosso intorno alla mia bocca

e dice "non dire parolacce"

        Il mattino dopo mi alza,

mi taglia le trecce AL PARI DELLE ORECCHIE

dice:" Non ci proveranno più"

           Ma io so dove le ha messe

quelle trecce,

le ha avvolte nella carta velina

dentro una scatola di cedro

con la pelle di coniglio

e una bambolina  di camoscio imbottita di crini di cavallo



Charlotte de Clue (Osage ,1950) Without Warning(1985) è la prima raccolta di poesia. .La sua  produzione  più  recente è stata  pubblicata in "Ten Good Horses"facente parte di  un volume  dal titolo Stiletto 2:The Disinherited(1991).Le  sue poesie  appaiono in molte antologie  tra cui  Songs From This Earth On Turtle 's Back .A Gathering of spirits ed il più recente  volume  Returning The Gift, Poetry and Prose from the First North American Native Writers' Festival (1994).

occa

domenica 19 giugno 2022

329.Elizabeth Cook Lynn.:Storia di Unchi

  

 329.Elizabeth Cook Lynn.

                              Storia di Unchi*


"Nipote, sono una vecchia

ma non ho niente da dirti

di me. Ti racconterò una storia."


Dicono

che  storyteller come lei

non hanno coltelli di sangue

né torce di verità

né canti di morte;

che quando le ossa della vecchia

saranno composte e fatte cenere

il cielo non parlerà o tuonerà

e i soli non proscioglieranno i pesci in fondo al mare.


Dicono anche 

che il suo amore per ciò che è passato

sia una cosa terribile.

Hun-hé**

Che cosa sanno 

di canti gloriosi e di bambini?


*Nella lingua lakota-dakota,"ninna"

**Espressione lakota-dakota  usata spesso dalle donne con un senso vagamente  ridicolizzante,


Elizabeth Cook Lynn.(Crow Creek Sioux,1930.),professore emerito in Native Studies e in Inglese presso la Eastern Washington University dello stato di Washington , ha fondato l'autorevole rivista Wicazo Sa Review. La sua produzione poetica è raccolta in  Then Badger  Said This(1977) e in Seek the House of Relatives (1983),mentre  quella narrativa  in  The Power oif Horses and Other Stories (1990)  From the River's Edge (1991)rispettivamente  una serie di racconti e un romanzo.

328. Elizabeth Cook Lynn.I nudi fatti..

328. Elizabeth Cook Lynn.

                                         I nudi fatti..


Lo spirito vive

quando in un moto canta il tuo nome

quando nonno e coyote si fanno caldo

l'un l'altro,e la lucertola s'irrugiada

di terra,guizzante e difficile da uccidere,

quando l'allodola vola dritta e alta alle nuvole

e senti la poiana che geme ricoperta di cielo e terra,

quando la farfalla  parla ancora alle donne,

Quando le formiche lottano e muoiono per trasportare pietruzze,

come piccoli semi splendenti, da monticelli di terra ai sonagli,*

quando siamo appesi  per le unghie,remoti, e nascosti

all'orlo delle parole.


la fine arriva veloce

quando il grillo ci dice tutto quello

che sa.



*Da monticelli di terra ai sonaglib:presso gli indiani Lacota Sioux vige la credenza  che le pietruzze più adatte  per essere messe dentro le zucche vuite  da usare come sonagli nelle varie cerimonie,siano proprio quelle su cui si losano le formiche  nella loro laboriosa e incessante ricerca di cibo.

(ancora una volta il riferimento è alla lettera dell'autrice alla traduttrice-curatrice italiana L.C. del novembre 1994..). 








 Elizabeth Cook Lynn.(Crow Creek Sioux,1930.),professore emerito in Native Studies e in Inglese presso la Eastern Washington University dello stato di Washington , ha findato l'autorevole rivista  Wicazo Sa Review. La sua produzione poetica è raccolta in  Then Badger  Said This(1977) e in Seek the House of Relatives (1983),mentre  quella narrativa  in  The Power oif Horses and Other Stories (1990)  From the River's Edge (1991)ri,spettivamente  una serie di racconti e un romanzo.

venerdì 17 giugno 2022

327.Elizabeth Cook Lynn.All'alba,seduta in casa di mio padre.

.


327.Elizabeth Cook Lynn.

                           All'alba, seduta in casa di mio padre.


                                                                                   I


                                          Me ne sto seduta nella quiete                                        

dell'alba; una piccola casa alle sorgenti del Missouri.

Un coyote a passi felpati se ne va nella foresta ,insieme con me,

circospetto e colpevole. Gli uccelli commentano

il suo andare. Dei giovani indiani sono venuti a prendere il castrato

del vecchio da usare come cavallo per gli aiutanti

al rodeo del paese. Sto bene. Sorge il sole.

     

                                                         II

  

                           Lo vedo

dalla finestra ;quasi cieco ,curvo sulle mani e

sulle ginocchia a curare l'orto in una luce pallida .una falce, mattiniero,]    

sperando in un imprudente roditore o in una biscia,è sospesp nel flusso]   

del vento proprio dietro casa; segno che il mondo ha armonia in sé.          

                             Lo vedo

sin da giorni non più nuovi a dissodare la terra

indurita, incurante della pioggia tetra. Tengo i semi

nella coppa delle mani .                        


                                                            III

      

                            Il levar del sole sta per finire

il cane del vecchio se ne sta qui e aspetta aspetta gemendo

alla porta,solo,solo senza più quell' uomo gentile che aiutava qui.Io 

mi dico e vado fuori e ci incamminiamo per il piccolo sentiero su su verso la piatta distesa dellaprateria.Possiamo fingere.


          

Elizabeth Cook Lynn.(Crow Creek Sioux,1930.),professore emerito in Native Studies e in Inglese  presso la Eastern Washington University dello stato di Washington , ha findato l'autorevole rivista  Wicazo Sa Review. La sua produzione poetica è raccolta in  Then Badger  Said This(1977) e in Seek the House of Relatives (1983),mentre  quella narrativa  in  The Power oif Horses and Other Stories (1990) From the River's Edge (1991)ri,spettivamente  una serie di racconti e un romanzo.

giovedì 16 giugno 2022

326:Paula Gunn Allen.Kopis 'taya(Un raduno di spiriti)



326:Paula Gunn Allen

.Kopis 'taya(Un raduno di spiriti)


Poiché viviamo nella stagione che s'abbruma

l'aria pesante  che ci toglie il respiro,

 in questo tempo in cui vivere

è solo sopravvivenza, dubitiamo delle voci

che arrivano umbratili sul filo dell'aria,

che intessono nel cervello

alcuni pensieri, moto lieve,

impercettibile, pioggia crepuscolare,

lieve precipitare di piume, corpo minuto

che cade nel suo nido ,frusciando ,mormorando

pronto ad accogliere la notte.


Poiché viviamo nella stagione di aspra durezza,

dove la plastica risplende frangibile e lucente

e in questo spazio di spigoli e d'angoli,

non vediamo umide, gonfie d'acqua, le essenziali

gocce che cadono in sfere perfette,

misura certa delle nostre menti;

quasi invisibili lacrime

lievi come rugiada, fragili ,che s'attaccano a foglie,

petali , radici ,gentili e sicure

ogni mattina.


Siamo le donne dello spuntar del giorno, di orologi e di fonderie

d'acciaio, di botteghe e lampioni,

di superstrade che ci affettano le giornate in due.

avvolte in vetro e acciaio percorriamo

le nostre vite ; dietro occhiali scuri nascondiamo gli occhi;

contorti i pensieri dietro scudi d'ombra, il fumo

ci riempie la mente ,il whisky racchiude in un guscio i nostri canti,

il poliestere toglie al corpo il respiro,

ai piedi le accoglienti pietre della terra.

I sogni sono pallide memorie di se stessi,

e il fastidio del dubbio è la falsa misura dei nostri giorni.


Eppure, le voci degli spiriti si levano in un canto,

i loro pensieri danzano nell'aria sporca.

I loro piedi toccano il cemento, l'asfalto

in letizia, ancora intessono sogni

sui nostri crani offuscati ,se riuscissimo a sentirli.

Se riuscissimo ad ascoltare.

E allora andiamo. Andiamo a cercarli.

All'ascolto dell'acqua ,le nitide gocce lucenti

che splendono su foglie e fiori. A solcare

la mezzanotte e la prima luce dell'alba. sentire

il vento che ci scompiglia i capelli. Danziamo

la danza delle piume, la danza degli uccelli.








 










Paula Gunn Allen(Laguna-Sioux.1939)

E' autrice di sette volumi di poesia(The blind lion, 1974,Coyote's DaylightTtrip,1978 A Cannon  Between my knees,1981,Star Child,1981,Shadow Country,1982,Hyrds,1987,Skins and Bones:Poemes,1979-87,1988),di un romanzo (The Woman Who Owned the Shadows,1983)e di racconti pubblicati in varie antologie. La sua attività saggistica è raccolta in una serie di pubblicazioni che evidenziano la visione tribale  dei Laguna Pueblo,in cui la donna è al centro della vita comunitaria.The Sacred Hoop Recovering the Feminine in american Indian Tradition.(1986) è un volume di impronta decisamente femminista e  Grandmothers of dhe Light:a Medicine Woman's Sourceb(1991)è una raccolta di storie di tradizione orale per le donne di medicina del XXIs.SpiderWoman's  Granddaughters(1989) è un'antologia di racconti scritti da donne indiane e il più recente Litterature Voice of the Turtle,American Indian litterature(1900-1970(1994 )organizza cronologicamente tutta la produzione nativa di rilievo. Paula Gunn Allen è stata docente presso l'università di California a Berkeley;da qualche anno insegna presso la stessa università a Los Angeles.

mercoledì 15 giugno 2022

325. .Paula Gunn Allen. Pocahontas al marito inglese John Rolfe

325.Paula Gunn  Allen

. Pocahontas al marito inglese John Rolfe


Si può dire ,allora, che Pocahontas sia stata una sorta di traditrice per il suo popolo...Forse sono un po' troppo  duro con lei. Il punto cruciale ,mi sembra, è ricordare che Pocahontas era un ostaggio Si sarebbe convertita liberamente al cristianesimo se  non fosse stata prigioniera? Non c'è una risposta facile a questa domanda. Si può solo notare che una volta libera  di fare ciò che voleva ,evitò la sua gente come la peste.

Pocahontas era n sogno bianco...un sogno di superiorità culturale.

Charles Larson

American Indian fiction



Non ti avrei cullato tra le mie braccia ,

o mio amatissimo malvagio,

saresti morto.

E quante volte ti ho strappato

da morte certa in lande selvagge -

il mio mondo che percorrevi insicuro

come  se fossi cieco?

Non ti avessi detto come fare

i tuoi padroni al di là dell'oceano 

ti avrebbero abbandonato

e ti abbandonarono tutte le volte

che tu lasciarono

a mietere il frutto delle loro menzogne.

Eppure sei sopravvissuto ,o mio biondo marito

e hai portato loro i tesori

strappati a un raccolto che ti ho insegnato

a piantare, Tabacco.

Non  è senza ironia che pe questo raccolto

i tuoi discendenti muoiano, ,poiché altri

poteri diversi da quelli che tu conosci

hanno parte in questo come in tutto.

E davvero io ti ho salvato

non una ,ma mille e mille volte

e tra le mie braccia  hai dormito, un bambino sciocco,

e protetto dal mio sguardo hai giocato

dicendo sciocchezze  su un Dio

di cui non avevi lumi per dargli un nome . Sono  sicura

che ti meravigliavi  del mio silenzio ,dicendo che ero

una sciocca lussuriosa ,una selvaggia

figlia di colore di principi pagani

che faceva capriole nuda tra villaggi fangosi

che avrebbe  imparato ciò che da grazia solo

dalla tua ferma guida,,

dai tuoi precetti coniugali

senza dubbio, senza dubbio,

Parlavo poco, dicevi :

E tu ascoltavi ancor meno,viali

ma ti trastullavi con sogni triviali

e mandavi solenni missive al trono

cercando così di ottenere favori

dal tuo re..

Ti conoscevo bene.

Capivo la tua tattica eppure

ti ho protetto ,tanti da morire

sotto la tua custodia - una marcida

putrida  morte cristiana  - e tu ,

ingannatore, uomo bianco, padre di  mio figlio ,

sei sopravvissuto, mietendo ricchezze più grandi ,

do ogni cosa mai sognata 

da ciò che io ti avevo insegnata

e dalla  macerazione delle mie ossa,








 Paula Gunn Allen(Laguna-Sioux.1939)

E' autrice di sette volumi di poesia(The blind lion, 1974,Coyote's DaylightTtrip,1978 A Cannon  Between my knees,1981,Star Child,1981,Shadow Country,1982,Hyrds,1987,Skins and Bones:Poemes,1979-87,1988),di un romanzo (The Woman Who Owned the Shadows,1983)e di racconti pubblicati in varie antologie. La sua attività saggistica è raccolta in una serie di pubblicazioni che evidenziano la visione tribale  dei Laguna Pueblo,in cui la donna è al centro della vita comunitaria.The Sacred Hoop Recovering the Feminine in american Indian Tradition.(1986) è un volume di impronta decisamente femminista e  Grandmothers of dhe Light:a Medicine Woman's Sourceb(1991)è una raccolta di storie di tradizione orale per le donne di medicina del XXIs.SpiderWoman's  Granddaughters(1989) è un'antologia di racconti scritti da donne indiane e il più recente Litterature Voice of the Turtle,American Indian litterature(1900-1970(1994 )organizza cronologicamente tutta la produzione nativa di rilievo. Paula Gunn Allen è stata docente presso l'università di California a Berkeley;da qualche anno insegna presso la stessa università a Los Angeles.

martedì 14 giugno 2022

324.Paula Gunn Allen:Recuerdo.

324.Paula Gunn Allen

Recuerdo.

Sono salita  dentro il silenzio cercando aria chiara

ed ho visto le vette alzarsi sopra di me come dei.

E' là che vivono, dicono gli anziani.

Li sentivo parlare da bambina

e si andava alla montagna per un picnic

o a far legna. Tremando allora* nell'aria fredda

mi mettevo all'ascolto e sentivo.


Di recente scrivo cercando di unire suono e ricordo

alla ricerca di quel significato un tempo udito e quasi perduto.

Era tra gli alti pini ,parlava.

C'era una sola voce al di sotto del vento e qualcosa in essa

mi dava terrore e lacrime Volevo

stringermi. a mia madre perché mi confortasse,

mi spiegasse quel suono e la mia paura, ma restavo a sedere,

gelata, cercando di sentirmi calda come il fuoco dell'accampamento,

le voci familiari intorno a me mi suggerivano che così doveva essere.


Ora salgo sulle mesas nei miei sogni

gli dei della montagna sono immobili e immobile continuo a cercare**.

tocco i bottoni del peyote*** e conto gli steli della salvia

che mi ha dato un amico - ossessionata da un ricordo

che non vuol morire.

Aggiungo miele selvatico al té di cedro preparato con cura

e aspetto che sorga quel significato

ad accogliermi e confortarmi.


Forse  e salirò sulle  volta non me ne andrò.

Forse invece chiederò cosa significa quella risonanza.

Forse troverò proprio quella cavità

dove si incontrano terrore e conforto.

Domani tornerò là e salirò sulle mesas sconfinate 

di casa mia. Cercherò i cardi che seccano al vento,

mi metterò in tasca scaglie lucenti di ossidiana e frammenti


lasciati dagli antichi vasai.

*La traduzione italiana  cerca di riprodurre entrambi i significati che la stessa autrice attribuisce all'inglese"then"(poi e  aquel tempo),aggiungendo che per questo then si trova alla fine del verso..

**Gli dei della montagna sono immobili e immobile io continuo a cercare:si ècercato di rendere il gioco di parole nel testo inglese  (Still,immobile e still ancora )come precisato dalla stessa autrice.

***Bottoni del peyote:il peyote è un cactus(dalla parola azhteca  peyoth che si trova nella zona del Rio Grande e più a sud fino al Messico. L'assuunzione dei tubercoli di questa pianta((Lophophorano Williamsli Lemaire) produce stimolazioni e allucinazioni che alcuni Indiani si procurano a scopo religioso.Il bottone del peyote per la sua forma circolare viene considerato come la rappresentazione vegetale del sole.Sembra che l'utilizzazione religiosa del peyote sia stata introdotta  nell'Oklahoma occidentale erso il 1870 ,e negli anni seguenti si diffuse rapidamente nelle riserve. Costituisce il ritoprincipale della  Native American Church che a tutt'oggi si fonda su elementi religiosi indigeni e cristiani,favorendo inoltre aggregazioni inter-tribali.








 Paula Gunn Allen(Laguna-Sioux.1939)

E' autrice di sette volumi di poesia(The blind lion, 1974,Coyote's DaylightTtrip,1978 A Cannon  Between my knees,1981,Star Child,1981,Shadow Country,1982,Hyrds,1987,Skins and Bones:Poemes,1979-87,1988),di un romanzo (The Woman Who Owned the Shadows,1983)e di racconti pubblicati in varie antologie. La sua attività saggistica è raccolta in una serie di pubblicazioni che evidenziano la visione tribale  dei Laguna Pueblo,in cui la donna è al centro della vita comunitaria.The Sacred Hoop Recovering the Feminine in american Indian Tradition.(1986) è un volume di impronta decisamente femminista e  Grandmothers of dhe Light:a Medicine Woman's Sourceb(1991)è una raccolta di storie di tradizione orale per le donne di medicina del XXIs.SpiderWoman's  Granddaughters(1989) è un'antologia di racconti scritti da donne indiane e il più recente Litterature Voice of the Turtle,American Indian litterature(1900-1970(1994 )organizza cronologicamente tutta la produzione nativa di rilievo. Paula Gunn Allen è stata docente presso l'università di California a Berkeley;da qualche anno insegna presso la stessa università a Los Angeles.

lunedì 13 giugno 2022

323.Paula Gunn Allen:L'oca delle nevi.

 323.Paula Gunn Allen:

                                                      L'oca delle nevi.


A nord da qui dove

l'acqua sposa il ghiaccio

significato è altro da ciò

che io capisco.


In una foto ho visto come 

il bianco turgido del ghiacciaio

oscura il mare,

gelida presenza pentecostale,

splendente nel sole

come io non sono mai stata.


Oggi ho sentito il gridi dell'oca delle nevi

lassù lunghi volteggi d'ali 

cielo che a lei e mattino

invoca no canto azzurro.

(Vento del nord che spira).


Paula Gunn Allen(Laguna-Sioux.1939)

E' autrice di sette volumi di poesia(The blind lion, 1974,Coyote's DaylightTtrip,1978 A Cannon  Between my knees,1981,Star Child,1981,Shadow Country,1982,Hyrds,1987,Skins and Bones:Poemes,1979-87,1988),di un romanzo (The Woman Who Owned the Shadows,1983)e di racconti pubblicati in varie antologie. La sua attività saggistica è raccolta in una serie di pubblicazioni che evidenziano la visione tribale  dei Laguna Pueblo,in cui la donna è al centro della vita comunitaria.The Sacred Hoop Recovering the Feminine in american Indian Tradition.(1986) è un volume di impronta decisamente femminista e  Grandmothers of dhe Light:a Medicine Woman's Sourceb(1991)è una raccolta di storie di tradizione orale per le donne di medicina del XXIs.SpiderWoman's  Granddaughters(1989) è un'antologia di racconti scritti da donne indiane e il più recente Litterature Voice of the Turtle,American Indian litterature(1900-1970(1994 )organizza cronologicamente tutta la produzione nativa di rilievo. Paula Gunn Allen è stata docente presso l'università di California a Berkeley;da qualche anno insegna presso la stessa università a Los Angeles.

domenica 12 giugno 2022

322 Il ritorno a casa,luogo di rifugio e di rinnovamento.

322 Il ritorno a casa,luogo di rifugio e di rinnovamento.


"Ed  il ritorno a casa ,casa di un rifugio culturale e di un rinnovamento,percorre davvero tutta questa poesia,casa sono le mesas sconfinate della Allen, l'Oklahoma  della Harjo   e della Hogan,il fiume della Woody , la longhouse  della Whiteman ,la prateria della Cook-Lynn e la riserva verso cui si fugge  dalla scuola dei  bianchi della Endrich ,le hogan dove si vivono gioiose sere invernali  della Francisco,il villaggio hopi della Rose,presente dentro il suo sangue come "una libellula impazziriservata,la"Montagna Velata di Nubi della Silko ,il deserto della Tapahonso ,attraversato da cavalli per accogliere una nuova vita.

Questo andare  verso il luogo d'origine ha quindi per l'indiano ha quindi per l'indiano particolarissimi significati.

Nonostante la frequente,diffusa condizione di criminalità ,la casa perduta,cercata,ritrovata -al pari delle parole- costituisce il punto di riferimento essenziale per non cadere in modo distruttivo in quello che Gerald  indica come "schizofrenìa culturale"(Wordarrows).

Eredità quindi di un grande passato e di un altrettanto grande senso di ciò che si è perduto.Nel saggio "L'uomo fatto di parole" N .Scott ,il primo straordin,il cui obiettivoario scrittore di questo "rinascimento . indiano"indica come la parola,il linguaggio conferiscano identità e.sopravvivenza  Tutto ciò trova un ulteriore anello di congiunzione nell'opera di queste scrittrici.Esse aprono davvero "altre" frontiere ,anche quelle del passato,con voci antiche  e moderne  che si sovrappongono  in quel raccontare e ascoltare tribale per cui "una  buona parte della storia risiede  anche dentro colui che la ascolta."(Silko,1981).

Non separazione,quindi,anche nella dinamica che governa lo storytelling,il cui obiettivo .è quello governa lo storytelling,il cui obiettivo .è quello di rafforzare la vita comunitaria .Essa si snodgoverna lo storytelling,il cui obiettivo .è quello di rafforzare la vita comunitaria .Essa si snoda "come la ragnatela di un ra "come la ragnatela di un rdi rafforzare la vita comunitaria .Essa si snoda "come la ragnatela di un ragno - con molti piccoli fili che si irraggiano dal centro,incontrandosi l'uno con l'altro finché "la struttura verrà alla luce ...e...il significato verrà alla luce."(Silko,1981)

Cerchio tribale e circolarità della narrazione dalla fine si diparte il principio,ed ecco allora emergere

una struttura e un significato proprio in quel rinnovamento nella continuità della tradizione.

Nulato,in Alaska ,è il luogo di origine di Mary Tall Mountain, da cui partì quando a tre anni fu adottata da una famiglia bianca  dopo che la madre  si ammalò di tubercolosi.Il rumore delle acque  del vicino fiume Youkon è quello  che Mary Tall Mountzin,scomparsa di recente,ha "continuato a

udire per cinquant'anni " dai molti luoghi di una

America diversa e lontana .E forse quello scorrere d'acqua  è sempre accompagnato dal  suono di queste sue parole : "I tell you now,You can come

home again".(TallMountain) .

Tutti i posts che precedono ,quest'ultimo compreso, sono presi dal saggio di Laura Coltelli,autrice -con Cinzia Biagiotti -dell'intero volume, j cui dati bibliografici sono citati  nel primo post di questa serie.Seguono i posts dedicati interamente ai componimenti poetici delle autrici indiane citate in questa riflessione storico-letteraria