8.Anita
Endrezze[1]
La dilatazione
del tempo attraverso l’uso attento dei tempi verbali ha una caratteristica speculare a proposito
della dilatazione che investe lo spazio .Le costellazioni e le fasi della luna
forniscono immagini di rinascita e il contatto tra cielo e terra sulla linea
dell’orizzonte è spesso unione di sensuale
fertilità. Tutto il mondo naturale è infatti percepito quale scoperta
erotica ,esplorazione della sessualità nella natura,potere dell’elemento
femminile che si proietta nei flussi come nella fisicità dell’ambiente.
La figlia del
cartografo
la geografia dell’amore è
terra infirma
è una barca di carta
governata da marinai
con stelle negli occhi
cartografi del
fiammeggiante ignoto
è la mano sicura della
donna
al timone del
crepuscolo,la bussola
di sale del suo desiderio
la mappa della brama è
sull’orlo
di due corpi distanti
è la pioggia che scaglia
sete
è la foglia di palma
fluttuante sulle acque
distante dalla riva
il passaggio segreto per
l’entroterra
è nel mio intemperante
estuario
la dolce e languida
inflorescenza
è nel calibro delle tue
mani
il moto circolare del
nostro viaggiare
è il raggio del cielo e
del mare,profonde
terre a cui diamo
il nostro nome
[1] Anita
Endrezze(Yaqui,1952),nata a Long Beach in California,oltre ad essere autrice di
poesie e di un romanzo per bambini si dedica anche alla pittura e i suoi
acquarelli sono stati raccolti in numerose pubblicazioni.
(continua)
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