Malcolm de Chazal
Poesia africana.Isola Maurizio.(32)
Ecco ora il momento di una terra
particolare,l’Isola Maurizio,e di un artista molto speciale che è poeta e anche
pittore. Val la pena fare una scheda solo
per il suo profilo. Seguiranno i posts dei suoi quadri e dei suoi versi.
Malcolm de Chazal.
E’ un uomo fuori dall’ordinario nato a Vacoas il 12
settembre 1902,terzo in una famiglia di 13 figli. Pensatore,filosofo , poeta e ,soprattutto un sorprendente scrittore
prolifico,anche di pièces teatrali ,apprezzato da
André Breton.Successivamente anche colorato pittore naïf,incoraggiato
in particolare da Braque.
Di professione ingegnere,discendeva da
François de Chazal de la Genesté che aveva lasciato l’Auvergne nel 1763 per
stabilirsi nell’Ile de France. Nella sua autobiografia del 1976,Malcolm de
Chazal racconta la sua adolescenza e i suoi studi. Partito per gli USA a
Bâton-Rouge in Luisiana,diventa ingegnere tecnologico degli zuccheri.
Intrattiene regolari rapporti con la comunità religiosa di Swedenborg.Lavora
qualche tempo nell’industria dello zucchero di Cuba e ritorna all’isola
Maurizio nel 1925. E’ in rapporto anche con Robert Edward.Lavora a Sant
Aubin,poi a Solitude.Si impiega poi nell’industria d’aloès allora fiorente.
Malcolm de Chazal critica apertamente i metodi dell’industria dello zucchero .Collabora al giornale locale L’APRES-MIDI,
dove scrive nel 1935,sotto lo pseudonimo MEDEC. Nel 1935 scrive NUOVO SAGGIO DI ECONOMIA POLITICA .E’ in questo periodo che diventa funzionario.
dove scrive nel 1935,sotto lo pseudonimo MEDEC. Nel 1935 scrive NUOVO SAGGIO DI ECONOMIA POLITICA .E’ in questo periodo che diventa funzionario.
E’ ammesso al Dipartimento elettrico e telefonico. Nel
1954 è promosso ispettore commerciale di
I grado;poi,nel
1956,ispettore del traffico.”Mi lasciarono in pace”,scrive nella sua
autobiografia spiritosa. A soli 55 a. va prematuramente in pensione. Nel 1936
pubblica una quindicina di massime. Si può
constatare che ha ben radicato nella sua personalità la tesi che
ritroveremo poi in “Sens Plastique””Le parole sono creature vive”,sostiene.
Egli potrà mescolarle,decomporle e rimetterle al loro posto per trarne armonie
di suoni e di immagini...La parola è una magia di vita.””Col suo pensiero e la
sua fantasia sempre alte,il poeta è quasi sempre il profeta dell’era nuova”
Dal 1942 al 1947,Malcom de Chazal crea più di 1000 aforismi. Il suo lavoro più noto SENS-PLASTIQUE
avrebbe conosciuto in Francia una vera consacrazione. Il libro che sorprende è
pubblicato da Gallimard a Parigi nel 1948.I surrealisti,e soprattutto André
Breton, lo trovano geniale,mentre i suoi compatrioti lo considerano pazzo da
legare. SENS-PLASTIQUE egli stesso lo definisce “il respiro
dell’universale,una cosmogonia dell’invisibile””Il suo pensiero va rapidamente
evolvendo verso il Divino”.Parla di matematica poetica. La sua religione la
definisce “una pasta mista di cristianesimo e di naturismo spirituale.”
Le cronache giornalistiche gli permettono di rivelare le
sue opinioni alla popolazione. Ha scritto un migliaio di articoli sulla società
mauriziana,gli scrittori,la filosofia,le religioni,la scienza,tra cui
l’astronomia .Scrive anche sulla pittura. In età avanzata si dedicherà anche alla pittura,lui che non sapeva
disegnare bene. Per i Mauriziani i suoi
dipinti sono scarabocchi da bambini. Per lui erano semplicemente l’espressione
del suo pensiero. Conia lo slogan che lo spinge avanti “Il poeta può
tutto,anche l’impossibile”. E’ prolifico anche in pittura,quanto lo è stato in
cronache .Presenta mostre all’isola Maurizio.Successo scarno. Ci si burla di
lui. Tuttavia altrove si apprezzano i suoi quadri che espone alla Galleria
Charpentier a Paris,e Mercury Gallery a London. Va anche in Italia e in
Senegal.La sua pittura è incredibilmente apprezzata da alcuni. Malcolm de
Chazal non si inquieta. Nel 1962 nel LE MAURICIEN parlerà della”folla
beffarda,le mani schiacciate sul portafoglio,sul porta-monete davanti alle sale
dove espone.”
Gli piacevano
molto gli spostamenti a piedi e le ascensioni in montagna. Avrebbe creato
l’isola fatata.
Non è dunque sorprendente che egli si sia lasciato
coinvolgere anche dalla politica. Il partito dei lavoratori era già impegnato
nella lotta per l’indipendenza,Malcolm de Chazal si candida allora nelle sue liste per
essere eletto. Risulta secondo,senza esser eletto. Non sarà più
candidato,continuando tuttavia a difendere la causa dell’indipendenza e a combattere i pregiudizi razziali di ogni
genere. Personaggio di forte caratura,sembrava respirarla la forza. Non temeva il fracasso anche
irrazionale che la diffusione delle sue opinioni poteva provocare. Aveva il
coraggio per criticare i BIANCHI” capaci di coltivare con la canna da
zucchero anche i pregiudizi”,anche se era consapevole che la gente,nel suo
insieme lo considerava strano.
Quando Léopold Sédar Senghor gli confida,sulla
spiaggia di Morne nel sud-est dell’isola nel 1973:”La prima volta che ho
letto il suo “Sens Plastique”,il suo capolavoro,ho creduto che lei avesse
sangue nero.”E Chazal ribatté:”Niente poteva farmi più piacere. L’arte si è
rifugiata,è tornata alle sue fonti:in Africa e in India”.
Malcolm de Chazal muore nel 1981. Un mistico che ha saputo vivere rispettando la sua
natura,in grande armonia con la natura più profonda della sua isola amata
appassionatamente.
(continua)
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