Quartina 104

Quartina  104

Non si può piantare nel cuore l’albero della speranza.

Bisogna leggere in perpetuo il libro della letizia.

Bisogna bere il vino, e soddisfare il desiderio del cuore.

Vedi bene quanto poco hai da restare nel mondo.

Quartina 99

Quartina  99

Sorgi, e porta qui la medicina di questo cuore angustiato,

porta quel vino dal profumo di muschio,dal colore di rosa.

Se vuoi gli ingredienti di ciò che allieta l’affanno,

porta qui il rubino del vino e la seta * del liuto.

* Le corde di fil di seta.

Quartina 94

Quartina 94

Ogni mattina che il volto del tulipano si riempie di rugiada,

la corolla della viola s’incurva  sul prato.

In  verità, mi piace il boccio della rosa

che si raccoglie attorno il lembo della sua veste.

Quartina 84

Quartina 84

E’ una bella giornata,il tempo non è né caldo né freddo.

La nuvola deterge la polvere dalla guancia del roseto.

L’usignolo, nell’antica lingua eroica *, alla pallida rosa

getta alto il grido:”Bisogna bere il vino!.

*Zubàn-i  pàhlavi,che qui non è con linguistica precisazione “lingua pehlevica” o medio- persiana,ma piuttosto,conforme all’etimo

tradizionale dell’aggettivo pàhlavi,”lingua antica, lingua eroica”.  

Quartina 80

Quartina  80

Benché il vino abbia lacerato il mio velo *,

finché ho vita non mi separerò da quel liquore.

Mi stupiscono i venditori di vino,giacché essi

cosa mai potran comprare di meglio  di quel che vendono?

* Mi abbia cioè vizioso e disonorato.

Quartina 76

Quartina  76

I corpi * che  abitano questa volta(dell’universo)

son causa dell’incertezza dei saggi.

Bada a non smarrire il filo della sapienza,

ché quegli stessi che ci governano perdono la testa.**

* Le stelle, e forse anche gli uomini.

**Allude alle rotazioni degli astri,e al vano anfanare delle menti umane.