sabato 30 maggio 2015

22.Ritorna la scia di canti.Tagore

Quando t’ho rincontrato,
in una notte senza stelle,
perso in un labirinto oscuro,
il mio desiderio era quello di guidarti
con la mia lampada.
Tu però non desideravi il mio desiderio.
Quando t’ho visto passare
sul cammino dell’insulto,
lanciando le tue canzoni alla polvere,
il mio desiderio era quello di incoronarti
con fiori freschi.
Tu però non desideravi il mio desiderio.
Quando i tuoi servi piangevano
o mendicavano,
reclamando un salario indu,
il mio desiderio era quello di offrirmi
a te per niente.
Tu però non desideravi il mio desiderio...
- da Petali sulle ceneri -

venerdì 29 maggio 2015

21.Ritorna la scia di canti.Tagore



Siamo venuti qui tutti e due, amica, ed ecco che

a questo bivio mi fermo per dirti addio.

La strada s’apre larga e dritta davanti a te.

Il mio traguardo invece non può essere raggiunto

che per sentieri sconosciuti o scorciatoie.

Seguirò il vento e le nuvole, seguirò le stelle fino

in cima alla collina, dove si vede sorgere l’alba,

seguirò gli amanti che intrecciano con le loro

numerose parole una stessa ghirlanda.

                                                       - da Petali sulle ceneri -

giovedì 28 maggio 2015

20.Ritorna la scia di canti.Tagore

Nascoste bene in una scatola alcune mie lettere
d’un tempo ho ritrovato, con piccoli oggetti che mi
servono per giocare, nel ricordo, con lei.
Cercava di rubare, con cuore timido, queste briciole,
alla devastante corsa del tempo, dicendo:
 «Sono mie, solo mie, quelle lettere!»
Adesso non c’è più nessuno che le richieda,
che voglia assumersene il possesso per affetto,
eppure son sempre qui. Sicuramente c’è ancora
in questo mondo il suo amore, quello che salvò
queste lettere, con l’impeto della passione.
                                                            - da L’offerta di frutta -

mercoledì 27 maggio 2015

19.Ritorna la scia di canti.Tagore

                                                   Sei sprofondata nell’oscuro mare…
Vestita con l’abito del fidanzamento, hai attraversato
l’arco della morte e attendi il matrimonio dell’anima.
Nessuno tocchi i liuti addormentati, né muova
i tamburelli.
La gente è assente, sulla porta non ci sono
ghirlande appese.
Lontano dalle lampade accese, in un rituale nuovo
le parole che non pronunci precedono le mie.
 - da Petali sulle ceneri -

martedì 26 maggio 2015

18.Ritorna la scia di canti.Tagore

.Già s’appannava la fine  del giorno.
Apparve la prima stella, indecisa, ai confini
delle solitudini tristi del cielo.
Mi voltai per contemplare dietro me la strada tracciata,
riflettendo come lungo i giorni Lei non fosse servita
che per un viaggio unico, da non potersi
mai più percorrere di nuovo...
Al mio arrivo qui, dove Lei giace così muta in questa
striscia di sabbia, percorro la collina del mattino,
fino all’imperscrutabile notte.
Seduto in disparte, sogno ancora.
La strada percorsa è forse simile a un’arpa  che,
può darsi, attenda Lei per cantare ciò che è stato,
aspetta le dita divine del Maestro
e l’ombra più densa del crepuscolo.
- da Petali sulle ceneri -
.

lunedì 25 maggio 2015

17.Ritorna la scia di canti.Tagore

.Il nostro destino viaggia su un mare mai attraversato,
dove le onde si susseguono in un gioco
incessante di rimpiattino.
E’ l’inquieto mare del mutamento,
perde e perde ancora  gli armenti e batte le mani
contro il cielo costante.
Al centro di questo mare travolgente, tra l’alba
e la notte, Amore, tu sei l’isola verdeggiante
dove il sole bacia l’ombra vaporosa, dove
gli uccelli sono amanti che cantano il silenzio.
                                                   - da Petali sulle ceneri -

domenica 24 maggio 2015

16.Ritorna la scia di canti.Tagore

Donna fuggita, sei scivolata nel buio,
ma la tua presenza immateriale ha lasciato
dietro di sé una scia luminosa!
Il tuo cuore è smarrito per l’amante
che ti chiama attraverso solitudini infinite?
E’ la rapidità della tua fuga che ha sparso così
sulle tue spalle il disordine arruffato delle tue trecce?
I tuoi piedi, toccando la polvere di questo mondo,
hanno lasciato un’impronta di dolcezza.
Tu strappi dal fondo dell’abisso della morte
tutta la vita e ogni luce,  e se qualche stanchezza
ti fermasse improvvisamente,
l’universo cesserebbe d’esistere.
Il ritmo di questi invisibili passi m’incalza!
La canzone delle onde attraversate vibra in me.
Mi trascini di mondo in mondo, d’apparenza
in apparenza, mentre imparo gioie, dolori, canzoni.
La marea è alta, il vento soffia, la barca balla come
il desiderio stesso del mio cuore…
Abbandonerò sulla riva  il mio tesoro
e viaggerò per notti insondabili
fino alla trasparenza infinita!
-  da Petali sulle ceneri -

sabato 23 maggio 2015

15.Ritorna la scia di canti.Tagore

Al rumore del monsone
trema il cuore, si stringe,
guarda, senza trovare
speranza, verso l’alto, mentre la paura
invade la notte.
Tornano in mente
tante volte
 i suoi due occhi teneri.
Fuori infuria il temporale,
rimbombano i tuoni,
il cielo si lamenta.
Tornano in mente
i suoi occhi...
 - da La Barca d’oro -

venerdì 22 maggio 2015

14.Ritorna la scia di canti.Tagore.

Io so che lei è stata
la stella del mio mattino
e che è tornata per me
nel cielo della sera,
perché riconoscessi
il suo sorriso.
L’avevo perduta
durante le ore stanche
del giorno, ma lei
s’è imbarcata
per un viaggio solitario
che doveva riunirci
all’inizio della notte.
La sua voce, un tempo,
turbava il mio sangue
di tentazioni audaci;
fra le ombre ora
lei mormora cose
che non capisco.
Io so però che lei
è sempre la stessa,
che sotto veli cangianti
mi chiede ancora
una parola d’amore.
- da Petali sulle ceneri -

giovedì 21 maggio 2015

13.Ritorna la scia di canti.Tagore.

Sei solo un’immagine,
e non vera
come quelle stelle
e questa polvere
che fremono
d’un brivido vitale?
Mentre tu sei
immensamente lontana,
nella tua calma,
forma dipinta.
Un tempo camminavi
con me, caldo era
il tuo respiro,
il tuo corpo
cantava la vita.
Il mio mondo parlava
con la tua voce
e mi toccò il cuore
con il tuo viso.
Ti sei fermata all’improvviso nel
tuo cammino,
all’ombra dell’Eterno,
io ho continuato solo.
La vita ride come
un bimbo,
scuotendo nella corsa
il suo sonaglio di morte
mi chiama, e io seguo l’invisibile;
ma tu sei là,
dove ti sei fermata,
dietro quella polvere
e quelle stelle,
e sei solo un’immagine.
No, non può essere.
Se il movimento
della vita
si fosse concluso
per sempre con te,
fermerebbe il fiume
nella sua corrente,
e il procedere del giorno
nel suo ritmo di colori.
Se il luminoso tramonto
dei tuoi capelli
fosse sparito nel buio
della disperazione,
l’ombra estiva della
foresta morirebbe con
i suoi sogni.
Può essere vero che
t’ho dimenticato?
Disattenti proseguiamo,
dimenticando
fiori della siepe che
fiancheggia la strada.
Tuttavia essi profumano,
incoscienti della nostra dimenticanza,
riempiendola di musica.
Tu sei partita da
questo mio mondo
per prenderti lo spazio
alle radici della mia
vita, perciò quest’oblio
è una memoria sparita
nella sua profondità.
Non sei più davanti
ai miei canti
ma una cosa sola
con essi.
Sei venuta con la prima luce dell’alba,
t’ho preso con l’ultimo
raggio di sole
del tramonto.
Da allora sempre
ti trovo
attraversando il buio.
No, tu non sei solo un’immagine!
- da Dono d’amore -

mercoledì 20 maggio 2015

12.Ritorna la scia di canti.Tagore.

                                                          Risuoni il tuo amore
nella mia voce, riposi il mio
silenzio, in ogni movimento
che tu sia in me.
Splendi come una stella
nel buio del mio sonno,
il primo pensiero
al mio risveglio.
Ardi nel mio desiderio
e scorri in tutte le correnti
del mio amore.
Voglio portarti nella vita
per sempre come l’arpa
porta la musica.
 - da Passando all’altra riva -