martedì 28 maggio 2013

Poesia delle Indiane d'America.(5)





5.Leslie Marmon Silko.1.    [1]

La terra diventa allora una condizione dell’esistenza completata proprio da questo rapporto .L’uso del paesaggio come definizione del sé realizza non solo una completa interazione,ma anche una trascendenza mitica che attribuisce  dimensione spirituale proprio a elementi di quel paesaggio,cui sono infine associabili storie tribali.


Canto indiano:sopravvivenza
           1
Andammo a nord
            per sfuggire all’inverno
scalando pallide rupi
           sostammo al fiume per dormire.
2
Acqua fredda fiume freddo del nord
immergo il corpo nell’acqua bassa
                                mi immergo nella sabbia e nella fredda acqua del fiume.
3
Tu dormi tra rami di
                       pallidi salici di fiume sopra di me.
Sento il tuo odore nelle foglie d’argento,uomo puma
                                           i verdi salici non sono teneri abbastanza per nasconderti.
4
Ho dormito col fiume
                           lui è più caldo di qualsiasi uomo.
All’alba
             ho udito il ghiaccio sulle stiance.
5
Puma,dagli occhi giallo scuro
                               mordi convolvoli
                               mentre aspettiamo.
Non ti chiedo perchè vieni
                                      in questo viaggio della disperazione verso nord.
6
Mi danno la caccia per le mie piume
mi nascondo nella tela del ragno
                       appesa ad un esile albero grigio
                                                sopra il fiume.
Di notte sento la musica
                        un canto di rami di foglie secche che raschiano la luna.
7
Verdi rane screziate cantano al fiume
                        e io   so che lui aspetta.
Puma mi indica la strada
                        sentieri di vento montano
                         che si inerpicano più in alto
                                          su
                                                      su fino alla Montagna Velata di Nubi
8
E’ solo questione di tempo,Indiana
                                             non puoi dormire col fiume per sempre.
Senti l’odore dell’inverno e saprai.
9
Ingoio scura terra di montagna   
                   mentre tu catturi colibrì
                    gli tendi trappole con fiori di campo
                    polline e petali
                   caduti dalla Via Lattea. 
10
Giaci al mio fianco nel sole
                     calore intorno a noi e
                      mi chiedi  se ancora sento l’odore dell’inverno.
Il vento delle foreste di montagna  va ad oriente ed io rispondo
                  assaggiami,
                                 io sono il vento
                  toccami,
                                io sono l’agile cervo grigio
                  che corre sul ciglio dell’arcobaleno.


[1] 1948,Laguna Pueblo,nata ad Albuquerque e cresciuta  ai margini del Pueblo di Laguna nel New Mexico,docente per anni presso l’università dell’Arizona  .E’autrice di romanzi che la fanno conoscere anche  fuori dagli USA,contribuendo così ad accrescere l’interesse per la letteratura dei Nativi .Pubblica anche raccolte di poesie .Figlia  di Lee H. Marmon, autore di famosissime istantanee, si dedica infine a “esperimenti con parole e immagini e la loro relazione nel testo”.




                                                                  (continua)




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