Usmane Moussa Diagana |
Poesia africana. Mauritania(22)
...un poeta della Mauritania, Usmane
Mussa Diagana,[1]dalla formazione linguistica, che si esprime anche
in francese .In Cherguiya”, Odi liriche a una donna del
Sahel "[2], il
poeta mauritano magnifica una donna misteriosa e inaccessibile. Una donna lontana
che turba. Si entra in questa raccolta come in un luogo appartato e
segreto,dall’atmosfera misteriosa ed esotica,la cui signora sarebbe ad un tempo amante perfetta e temibile mantide
religiosa. La scrittura sensuale dell’autore sgrana desideri e pensieri intrecciati
per Cherguiya,donna-memoria,donna - crudele. Il suo nome,che vuol
dire,in arabo,donna dell’Est ,ha un valore fortemente evocativo. Infatti l’Est
della Mauritania è il luogo del primo incontro tra gli universi negro-africani
e quelli arabo - berberi. E’ il crogiolo delle razze e dei generi. E’ inoltre
un luogo della memoria,dove hanno prosperato i grandi regni,le grandi città.
L’Est è pure la direzione della preghiera. Quanto poi alla Donna dell’Est,è un
topos che occupa un posto particolare nell’immaginario mauritano:fin dal Medio Evo
ha sviluppato una forma di poliandria;poteva avere una pluralità di amanti,era
libera e senza velo.
Considero questa silloge
un lungo poema intervallato da sospiri - spiega l’autore.
Usmane Mussa Diagana, linguista di formazione,lavora sulla parola e sulle sonorità. " Sono stato influenzato dalla poesia mauritana orale tradizionale,dai canti di matrimonio che ho raccolto,dagli indovinelli amorosi in lingua solinké o peule ", continua. La poesia è plurale nella forma allo stesso titolo per cui Cherguiya, è " sinfonia maggiore" :
Usmane Mussa Diagana, linguista di formazione,lavora sulla parola e sulle sonorità. " Sono stato influenzato dalla poesia mauritana orale tradizionale,dai canti di matrimonio che ho raccolto,dagli indovinelli amorosi in lingua solinké o peule ", continua. La poesia è plurale nella forma allo stesso titolo per cui Cherguiya, è " sinfonia maggiore" :
“Trecce costellate di
perle
E di bianchi ossicini
E di bianchi ossicini
Seni turgidi
Terra di carne bruna
Dalle spighe indolenti
Drappeggio disinvolto
D’un perizoma - kola
Drappeggio disinvolto
D’un perizoma - kola
Sul nodo scorsoio
Di uno sguardo livido
Tempesta d’autunno. "
L’ultima ode, d’una bellezza inquietante evoca
" la donna inaccessibile, che cerco e che non ho mai incontrato. Una donna
frustata dalla pioggia e dal vento . Una donna alla quale aspiro ", spiega
l’autore .Musa immaginaria, ideale e esaltata " Cherguiya " guida
il lettore nel cuore del deserto
mauritano
tormentato e sensuale.
[1] Usmane Mussa Diagana nasce nel
1951 .Insegnante,linguista,poeta e drammaturgo,si esprime in soninké,peule
e francese. Muore nel 2001.
[2] Nelle ‘éditions Le bruit des autres’.
Nessun commento:
Posta un commento