mercoledì 30 novembre 2016

Iosif Brodskij, Elogio della noia


"La noia è,per così dire,la nostra finestra sul tempo,
su quelle proprietà del tempo che siamo inclini a
 ignorare ,con possibili rischi per l'equilibrio mentale .
In breve,è la vostra finestra sull'infinità del tempo,in 
altre parole,sulla vostra insignificanza all'interno di esso.
E' questo forse che spiega il terrore di serate solitarie e
torpide,o il fascino  che esercita talvolta su di noi un
 granello di polvere sospeso in un raggio di sole,mentre
 da qualche parte si sente il ticchettio di un orologio,e la 
 giornata è calda,la volontà a zero.
Una volta che questa finestra si è aperta,non cercate
 di richiuderla;anzi,spalancatela.
Perché la noia parla il linguaggio dl tempo,e vi insegnerà
 la lezione più preziosa della vostra vita - quella che
 non avete appreso qui,su questi verdi prati - la lezione
della vostra completa insignificanza.E' importante per voi
 così come per quelli con cui vi troverete a contatto.
"Tu sei finito ,"vi dice il tempo con la voce della noia
"e qualsiasi cosa tu faccia è,dal mio punto di vista ,futile". 
Questa non sarà ,ovviamente,musica per le vostre orecchie;
eppure ,il senso di futilità,la percezione del significato
 ristretto finanche delle vostre azioni migliori,più veementi,
è meglio dell'illusione riguardo alle loro conseguenze e
 all'autostima che ne consegue."  

[Iosif Brodskij,Elogio della noia,
traduzione  di Arturo Cattaneo,
Milano,Adelphi,2003,pp.102/103]

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