martedì 14 maggio 2013

Curiosando nel Continente Nero.Côte d'Ivoire(26)





Poesia africana. Côte d’Ivoire(26)


             E poiché la poesia affonda le sue radici nell’humus popolare, si presenta come una scacchiera di paesaggi, di sensazioni, di stati d’animo la cui costante cornice è però il Continente Nero.
            La cornice geografica è tuttavia anche profondamente mitifera, poiché il riferimento alla natura, più che descrittivo, tende ad essere una vasta e stratificata rete di simboli, di corrispondenze, che scaturiscono dall’animismo panteista dell’Uomo Africano. Un buon esempio lo abbiamo già incontrato con l’hain  teny malgascio. La percezione magica della natura attraverso la poesia aiuta a ritrovare le proprie  radici, a riaffermare la dignità africana con la riappropriazione di sé e del mondo.
           Torna, con un testo suggestivo ,Véronique Tadjo della Côte d’Ivoire:


Insegnami.[1]


Insegnami
l’aria dei prati azzurri
e soffia la mio orecchio
il tuo alito di principe
ci sono tante parole
sotto la polvere
tanti amori
nei cassetti.
Faccio fatica a credere che i fuochi della savana
siano spenti.
 
Véronique Tadjo













[1] Dalla raccolta:”Latérite”.1984.-Hatier/CEDA, Paris. In: “Poésie d’Afrique au sud du Sahara »,op.cit. Trad dal fr. di M. G. Bruni

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