Territorio Sioux |
3.Paula
Gunn Allen
Il rapporto con la terra è il punto di riferimento
indispensabile in questa costante,difficile ricerca e affermazione delle
proprie radici. L’ambiente naturale a cui l’Indiano risponde con particolare
sensibilità non è mai oggetto di
dominio,distesa scenografica,ma luogo della memoria,non diviso,né posseduto
individualmente,costituisce piuttosto la terra di cui egli soltanto può vantare
la conoscenza ancestrale. Costituisce quindi un legame etico con la terra nella
quale ritrova sacralità di spazi e di cicli naturali. Per meglio sottolineare
questo aspetto è forse interessante ricordare come in molte lingue indiane la
parola gente e terra siano assolutamente
sovrapposte, come in Oklahoma.[1]
L’esperienza di ogni cosa dipende dal luogo dove avviene.
In Oca delle nevi Paula Gunn Allen canta la speranza di trovare ancora
quel luogo,attraverso il quale poter ristabilire un ordine spezzato. Ricerca
che sola,collettiva o individuale che sia,può realizzare un nuovo inizio. In un
crescendo anche ritmico,ogni verso
ha la funzione di tendere al raggiungimento di quel luogo
di rinnovamento e di crescita.
Oca delle nevi
A nord da qui dove
l’acqua sposa il ghiaccio,significato è altro da ciò
che io capisco.
In una foto ho visto come
il bianco turgido del ghiacciaio
oscura il mare
gelida presenza pentecostale,
splendente nel sole –
come io non sono mai stata.
oggi ho sentito il grido dell’oca delle nevi
lassù volteggi d’ali
cielo che a lei e mattino
invoca sereno canto azzurro.
(Vento del nord che spira.)
[1] Famiglia
delle lingue muskhogean:dove okla=popolo,terra;homa=funzione di
aggettivo,rosso;dunque l’intera parola composta serve a indicare sia la terra
che il popolo rossi.
(continua)
(continua)
Avverto i miei amici lettori Latinos che forse è
RispondiEliminainteressante per loro sapere che nel blog:
mariellaemporio.blogspot.com ci sono molte poesie
a loro dedicate(Brazil,Mexico,Colombia)