India
Mirza Asadullah Khan
Ghalib[1]
è l'autore del “ghazal” . Il "ghazal" è una composizione lirica in
distici, tipica della tradizione persiana e pachistana.[2]
Ghalib fu un grande poeta indiano di origini turche, che scriveva in urdu[3]
e hindi[4].
E’ considerato il maggiore rappresentante della poesia indiana del XIX secolo.
Un sicuro senso dell'umorismo, una evidente ironia ed un netto distacco dalla
realtà caratterizzano la sua poesia. Dio, il Cielo, l'Universo, l'Umanità, lui
stesso sono i personaggi della sua poetica. L'India è un
continente multinazionale. Spazio e tempo si fondono e si mescolano in questo
Paese dove 14 sono le lingue ufficiali oltre l'inglese, due miliardi gli
abitanti - la sola capitale, Nuova Delhi,
ne ha 22 milioni. La civiltà indiana è una delle più antiche del mondo.
Raggiunse la massima fioritura tra il terzo e il secondo millennio prima di
Cristo.
Ghazal 13:
---
“Dove sono i tuoi appuntamenti
d’amore…”
Dove sono ora i tuoi appuntamenti d’amore e le
tue pene d’amore, Ghalib?
I giorni e le notti e i mesi e gli anni e tutto?
Andati. Finiti.
Chi ha più il tempo per fare l’amore?
Le frenesie, gli sguardi e i sobbalzi del cuore?
Finiti. Andati.
Amore, amici, germogliano dalla vanità estatica
di A per B;
ah! Una grazia così giovane, un flusso di mente
finito e andato.
E’ duro piangere lacrime di sangue;
il cuore forte, lo scopo coraggioso sono spariti
e andati.
Ora il tuo corpo è un sacco per i polli, Ghalib;
i Grandi Rami del Sapere del mondo sono finiti e
andati.
[2] Per conoscere le regole formali della composizione del Ghazal,puoi
andare a consultare il post dedicato al
poeta urdu Zigar Moradabadi nell’antologia
della Poesia Moderna Indiana,in questo stesso blog,dove è descritta la sua struttura
e analizzato il suo significato.
[3] Urdu,lingua del Pakistan.Il termine viene da orda,termine che allude
al fatto che tale lingua deriva dall’esercito persiano che aveva invaso il
paese .L’alfabeto è quello di origine araba.
[4] Lingua della regione di Benares,derivante dall’antica lingua sanscrita.
L’alfabeto è quello devanagari.
Nessun commento:
Posta un commento