mercoledì 30 novembre 2016

Iosif Brodskij, Elogio della noia


"La noia è,per così dire,la nostra finestra sul tempo,
su quelle proprietà del tempo che siamo inclini a
 ignorare ,con possibili rischi per l'equilibrio mentale .
In breve,è la vostra finestra sull'infinità del tempo,in 
altre parole,sulla vostra insignificanza all'interno di esso.
E' questo forse che spiega il terrore di serate solitarie e
torpide,o il fascino  che esercita talvolta su di noi un
 granello di polvere sospeso in un raggio di sole,mentre
 da qualche parte si sente il ticchettio di un orologio,e la 
 giornata è calda,la volontà a zero.
Una volta che questa finestra si è aperta,non cercate
 di richiuderla;anzi,spalancatela.
Perché la noia parla il linguaggio dl tempo,e vi insegnerà
 la lezione più preziosa della vostra vita - quella che
 non avete appreso qui,su questi verdi prati - la lezione
della vostra completa insignificanza.E' importante per voi
 così come per quelli con cui vi troverete a contatto.
"Tu sei finito ,"vi dice il tempo con la voce della noia
"e qualsiasi cosa tu faccia è,dal mio punto di vista ,futile". 
Questa non sarà ,ovviamente,musica per le vostre orecchie;
eppure ,il senso di futilità,la percezione del significato
 ristretto finanche delle vostre azioni migliori,più veementi,
è meglio dell'illusione riguardo alle loro conseguenze e
 all'autostima che ne consegue."  

[Iosif Brodskij,Elogio della noia,
traduzione  di Arturo Cattaneo,
Milano,Adelphi,2003,pp.102/103]

martedì 29 novembre 2016

Iosif Brodskij,da" Poesie italiane",











Il sole cala,ha chiuso il bar all'angolo.
si accendono i lampioni,quasi un'attrice che per farsi bella
e mettere spavento si bordi gli occhi di violetto.

[Iosif Brodskij,Poesie italiane,a cura di Serena Vitale,Milano,Adelphi 2004(2),p.123]

lunedì 28 novembre 2016

Iosif Brodskij, da" Il miagolio di un gatto"





«Data la natura solipsistica di ogni ricerca umana, questa sarebbe una reazione onesta come qualsiasi altra alla nozione di creatività. Vista dall’esterno, la creatività è oggetto di fascino o di invidia; vista dall’interno, è un esercizio continuo di incertezza e una scuola terribile di insicurezza. In entrambi i casi, un miagolio o qualche altro suono incoerente è la risposta più adeguata ogniqualvolta si invochi la nozione di creatività».


[Iosif Brodskij, Il miagolio di un gatto, traduzione di Arturo Cattaneo, Milano, Adelphi 2003, p. 250]

domenica 27 novembre 2016

Iosif Brodskij, In memoria di Stephen Spender,





   «La poesia è una terribile scuola di insicurezza e incertezza. Non si sa mai se quanto si è fatto ha qualche valore, meno ancora se si sarà in grado di fare qualcosa di buono l’indomani. Se questo non ci distrugge, l’insicurezza e l’incertezza alla fine diventano nostre amiche intime, e quasi attribuiamo loro un’intelligenza autonoma».
«Si può indovinare parecchio di un uomo dalla scelta che fa di un aggettivo».

[Iosif Brodskij, In memoria di Stephen Spender, traduzione di Arturo Cattaneo, Milano, Adelphi 2003, p. 278]


sabato 26 novembre 2016

Brodskij,Verso il mare della dimenticanza (Lettera a A.D.)




Verso il mare della dimenticanza (Lettera a A.D.)
Non è necessario che tu mi ascolti, non è importante che tu senta le mie parole,
no, non è importante, ma io ti scrivo lo stesso (eppure sapessi com'è strano, per me, scriverti di nuovo,
com'è bizzarro rivivere un addio...)
Ciao, sono io che entro nel tuo silenzio.

Che vuoi che sia se non potrai vedere come qui ritorna primavera
mentre un uccello scuro ricomincia a frequentare questi rami,
proprio quando il vento riappare tra i lampioni, sotto i quali passavi in solitudine.
Torna anche il giorno e con lui il silenzio del tuo amore.

Io sono qui, ancora a passare le ore in quel luogo chiaro che ti vide amare e soffrire...

Difendo in me il ricordo del tuo volto, così inquietamente vinto;
so bene quanto questo ti sia indifferente, e non per cattiveria, bensì solo per la tenerezza
della tua solitudine, per la tua coriacea fermezza,
per il tuo imbarazzo, per quella tua silenziosa gioventù che non perdona.

Tutto quello che valichi e rimuovi
tutto quello che lambisci e poi nascondi,
tutto quello che è stato e ancora è, tutto quello che cancellerai in un colpo
di sera, di mattina, d'inverno, d'estate o a primavera
o sugli spenti prati autunnali - tutto resterà sempre con me.

Io accolgo il tuo regalo, il tuo mai spedito, leggero regalo,
un semplice peccato rimosso che permette però alla mia vita di aprirsi in centinaia di varchi,
sull'amicizia che hai voluto concedermi
e che ti restituisco affinché tu non abbia a perderti.

Arrivederci, o magari addio.
Librati, impossèssati del cielo con le ali del silenzio
oppure conquista, con il vascello dell'oblio, il vasto mare della dimenticanza.

venerdì 25 novembre 2016

Brodskij,Farfalla XIV

XIV

Sei migliore del Nulla.
O meglio: sei più prossima,
sei più visibile.
Di dentro, ad esso
del tutto simile.
Nel volo tuo
il Nulla acquista carne;
nel quotidiano strepito
ecco perché
uno sguardo tu meriti:
sei la barriera lieve
fra il Nulla e me.

giovedì 24 novembre 2016

Brodskij,Farfalla XIII

XIII

Ti dirò "Addio"?
e addio al giorno che si compie?
a certi uomini la tigna dell'oblio
il senno corrompe;
ma bada, è tutta
colpa del fatto
che hanno dietro le spalle
non giorni a letto in due
non sonni fondi
o sogni folli,
non il passato, ma nubi
di tue sorelle!

mercoledì 23 novembre 2016

Brodskij,Farfalla,XII



XII

Tanta bellezza
per così breve tempo,
spinge a una congettura
che fa storcer la bocca:
dire con più chiarezza
che il mondo per davvero
creato è senza scopo, o invece,
se scopo esiste mai,
non siamo noi.
Entomologo-amico, per la luce
non ci sono spilli
né per il buio.

martedì 22 novembre 2016

Brodskij,Farfalla.XI



XI

Così la penna va
sopra la carta liscia
di un quaderno, e non sa
come finisce
ogni sua riga,
dove si mescolano
saggezza ed idiozia
ma si fida dei moti della mano,
nelle cui dita batte la parola
del tutto muta,
senza togliere polline dai fiori,
ma facendo più lieve il cuore.