lunedì 31 maggio 2021

139 Stefano Benni.

  

139.Sono logoro di anni, e stanco.

Ma non posso escludere che esista vicino a me una spiaggia,

e una giornata piena di sole, 

e una disobbedienza 

che mi farà balzare come da giovane

 dalla mia poltrona di vecchio, 

e mi farà correre

 verso quel mare, gioioso e accogliente,

 anche se fosse l’ultima ora della mia vita.

Stefano Benni

 


domenica 30 maggio 2021

138.Mark Strand.

138.Mare nero

 Una notte chiara, mentre gli altri dormivano,

 ho salito le scale fino al tetto della casa e sotto un cielo

fitto di stelle ho scrutato il mare, la sua distesa,

il moto delle sue creste spazzate dal vento, 

divenire come pezzi di trina gettati in aria.

Sono rimasto nella lunga

notte piena di sussurri, aspettando qualcosa, un segno,

l’avvicinarsi di una luce lontana, 

e ho immaginato che tu venivi vicino,

le onde scure dei tuoi capelli mescolarsi col mare,

e l’oscurità è divenuta desiderio, 

e desiderio la luce che approssimava.

La vicinanza, il calore momentaneo di te 

mentre rimanevo su quell’altezza solitaria 

guardando il lento gonfiarsi del mare

rompersi sulla riva 

e in breve mutare in vetro e scomparire 


Mark Strand

































































































































sabato 29 maggio 2021

137. Joseph Conrad.

137.Il mare non cambia mai 

ed il suo operare, 

per quanto ne parlino gli uomini, 

è avvolto nel mistero.

Joseph Conrad


venerdì 28 maggio 2021

136.Khalil Gibran.

136.Khalil Gibran

La musica del mare termina sulla riva 

o nel cuore dell’uomo che ascolta?

Khalil Gibran

 


giovedì 27 maggio 2021

135.William Wordsworth.

135.Due voci possenti ha il mondo: 

la voce del mare e la voce della montagna.

William Wordsworth

 


mercoledì 26 maggio 2021

134.Arturo Pérez-Reverte .

134.Il mare è fatto così.

Puoi essere il miglior marinaio del mondo,

ma arriva lui e ti liquida. 

L’unica consolazione è comportarti al meglio.

Arturo Pérez-Reverte 

martedì 25 maggio 2021

133.Haruki Murakami.

  

133.“Chi può distinguere il mare da ciò che vi si riflette?

 O dire dove finisce la pioggia e comincia la malinconia? 


Haruki Murakami






lunedì 24 maggio 2021

132.Antonio Machado.

 

132.Ha l’uomo quattro cose
che non servono in mare:
ancora, timone e remi,
e paura di naufragare.

Antonio Machado


domenica 23 maggio 2021

sabato 22 maggio 2021

130.Virginia Woolf.

  

130.Un sorso di mare in una coppa

perde il suo lume non altrimenti che una seta.

Virginia Woolf

 


venerdì 21 maggio 2021

129. Rainer Maria Rilke.

  

129.Quando i miei pensieri sono ansiosi, inquieti e cattivi, 

vado in riva al mare, 

e il mare li annega e li manda via 

con i suoi grandi suoni larghi,

li purifica con il suo rumore, 

e impone un ritmo 

su tutto ciò che in me è disorientato e confuso.

Rainer Maria Rilke


giovedì 20 maggio 2021

128.Kate Chopin.

128. Il contatto con il mare è sensuale, 

avvolge il corpo nel suo abbraccio morbido, intimo.

Kate Chopin


mercoledì 19 maggio 2021

158 Rabindranath Tagore.Non lasciarmi, non andartene



 

158.Non lasciarmi, non andartene[*)

perché scende la notte.

 

La strada è deserta e buia,

si perde tortuosa. La terra stanca

è tranquilla, come un cieco senza bastone.

 

Sembra che io abbia aspettato nel tempo

questo momento con te

così accendo la lampada

dopo averti donato fiori.

 

Con il mio amore ho raggiunto stasera

il limite del mare senza spiaggia,

per nuotarci dentro e perderci in eterno.

 

Il nostro destino viaggia su un mare

mai attraversato, dove le onde

si susseguono in un gioco incessante

di rimpiattino.

 

È l'inquieto mare del mutamento,

perde e perde ancora gli armenti

e batte le mani contro il cielo costante.

 

Al centro di questo mare travolgente,

tra l'alba e la notte, Amore,

tu sei l'isola verdeggiante dove il sole

bacia l'ombra vaporosa dove gli uccelli

sono amanti che cantano il silenzio.

 



*Rabindranath Tagore nasce a Calcutta nel 1861 e muore nel 1941 a Santiniketan nella scuola da lui fondata. Gli è stato conferito nel 1913 il Nobel per la Letteratura.

^ R. Tagore,”Non lasciarmi, non andartene”, da Passando all’altra riva, in Poesie d’amore, a cura di Brunilde Neroni,Guanda editore in Parma,1996, collana I Poeti della Fenice.


127.Giovanni Soldini.

  

127.Acqua, energia e cibo.

Devi fare l’economia. 

In mare non puoi portare l’opulenza di tutti i giorni.

Giovanni Soldini


126.Albert Camus.

 126.Soltanto la musica è all’altezza del mare.

Albert Camus

 


lunedì 17 maggio 2021

125.Giovanni Verga.

 125.Soltanto il mare gli brontolava la solita storia lì sotto, in mezzo ai faraglioni, perché il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole, anzi ad Aci Trezza ha un modo tutto suo di brontolare, e si riconosce subito al gorgogliare che fa tra quegli scogli nei quali si rompe, e par la voce di un amico.

Giovanni Verga

 


domenica 16 maggio 2021

124..D.Walcott . La goletta Flight

 

Dietro l’identità del marinaio Shabine, ecco come si presenta Walcott:


124.La goletta Flight                                                              Adios, Carenage

            […]

Io sono solamente un negro rosso che ama il mare,

ho avuto una buona istruzione coloniale,

ho in me dell’olandese, del negro e dell’inglese,

sono nessuno, o sono una nazione.

 

Ma Marìa Concepciòn era in ogni mio pensiero

Mentre guardavo il mare che saliva e scendeva

E il fianco sinistro dei canotti, golette e yacht

Veniva ridipinto dalle pennellate del sole

Che in ogni riflesso scriveva il suo nome;

sapevo, quando la sera dai capelli scuri indossava

la sua seta splendente nel tramonto e, ripiegando il mare,

s’infilava sotto il lenzuolo con il suo riso stellato,

che non ci sarebbe stata pace, non oblio.


Da:"326 poesie dal mondo per una storia d'amore"

di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli

             Quanto c’è di inglese in Walcott?    

           -Dereck Walcott  è  “una sorta di punto d'incontro di diverse culture, lingue, luoghi e tempi”. Lui stesso  ha affermato:-[… ]Io scrivo sì in lingua inglese, ma la melodia di quell'inglese, la sua accentazione, è caraibica. [….] trasfigurata e piegata in una melodia personale[,…] questa che alcuni chiamavano, e altri si ostinano ancora a chiamare, corruzione  della lingua, è in realtà la sua forma viva e vitale[3] [….] “ e posso risponderle ancora con le sue parole: “Noi, nella mia piccola isola, abbiamo quattro lingue e dunque quattro melodie quattro differenti melodie: francese e francese creolo, inglese e inglese creolo, quattro lingue diverse e quattro diversi vocabolari. Lo stesso si può dire di Trinidad, dove vengono utilizzati l’hindi e l’hindi di Trinidad, l’arabo e l’arabo di Trinidad, il francese e il francese di Trinidad[…] Insomma, sei o sette melodie, che costituiscono una ricchezza alla quale attingere ed è una ricchezza molto superiore a qualsiasi ricchezza che si potrebbe trovare in una qualsivoglia città europea. Se mi svegliassi a Londra, l’unica fonte alle quale attingere sarebbe l’inglese. Questa varietà di melodie e di vocaboli è la ragione per la quale nei Caraibi si è avuta una letteratura insieme molto giovane, ma estremamente ricca e vitale[...][*]

       Le Antille, uoghi di passaggio sulla rotta dei commercianti di schiavi, sono state dominate da diversi paesi europei; da ciò l'estrema frantumazione linguistica che ha impedito il nascere di una lingua unitaria[5]. Ma, per Walcott,è proprio in questo multiculturalismo e nel plurilinguismo che si trova l’essenza della creatività e l’elemento identitario dei Caraibi. La marginalità culturale e linguistica divenne, insomma, una fonte di energia creativa senza precedenti e lo stesso Impero colonizzatore, incredibilmente!,  come vedremo tra breve, offrì la prima cassa di risonanza alla nuova produzione letteraria delle Antille.Walcott, infatti, raggiunge una certa popolarità grazie al programma radiofonico della BBC Caribbean Voices.[*]Un programma di grande successo che permise a lui,come a molti altri scrittori emergenti, caraibici[*) di essere conosciuti in patria e in Inghilterra.  E, ben presto,  ci si accorse  che quella lingua corrotta, nata per necessità di esprimere una realtà diversa, era diventata una lingua letteraria, creativa e innovativa e  che  materiale pre-occidentale,  tradizione europea e nuovi testi, creati in altre isole dell’arcipelago[*,  si  erano fusi con accenti e ritmi originali. Paradossalmente,  i migliori scrittori in lingua inglese del periodo furono per la maggior parte neri e originari delle ex-colonie e molti tra quegli artisti, autori in bilico tra più culture, sentirono, poi,  la necessità di espatriare per realizzarsi nel loro lavoro e per ricucire la loro identità frammentata.

         Walcott però, ancora oggi, non crede, che l'abbandono dell'isola possa essere una scelta definitiva,  e tutta la sua produzione, come la sua vita, si è snodata in un intreccio di fughe e ritorni a significare lo stretto rapporto con il luogo in cui è nato e cresciuto. Alla creazione di una patria immaginaria[9], ha preferito un continuo ritorno che diventa, per lui, pratica di riappropriazione della sua terra, per secoli dominata da un potere straniero.

           Descrivere il luogo nelle letterature post-coloniali è un modo di ri-appropriarsi di terre che altri – in forza di un potere a loro riconosciuto- hanno  descritto  in altre lingue. Ora,  la  capacità descrittiva di Walcott, per dirla con Brodskij, è ” veramente epica “; nasce da un percorso creativo che giunge alla poesia dopo aver attraversato il mondo della pittura, a lungo praticata dall’autore, che dipinge ancora oggi splendidi acquarelli. Walcott sente di essere davvero il primo a scrivere della sua isola e di avere per questo un ruolo adamitico[10], ovvero di essere, come scrittore,  chiamato a nominare le cose, finora raccontate in un’altra lingua da chi, turista o colonizzatore, le ha percepite come una serie di cartoline senza passato, una continua sorpresa dell’occhio nell’estate senza fine dei Tropici. Tutto ciò possiamo trovarlo già in una delle sue prime poesie.

 a cura di Isabella Nicchiarelli



[*] Derek Walcott,” La goletta Flight”, in Mappa del Nuovo Mondo, vv 51-63,  op.cit. Traduzione di Roberto Mussapi.

[*] Cfr intervista con Derek Walcott, su www.lellovoce.it  : “Questo può dirsi anche del francese. Anche se per molto tempo la poesia antillana francofona è stata considerata più una corruzione della lingua «madre», che un suo arricchimento. …”

[+] Ibidem.

(*) Nei luoghi affidati all'amministrazione britannica, all'inglese ufficiale della burocrazia si è presto affiancato l'inglese parlato dalle originarie popolazioni amerinde (Creole English) e il cosiddetto nation language, che deriva dalla fusione dell'inglese con le lingue africane, patrimonio dei numerosi schiavi deportati ai Caraibi come forza lavoro. Le lingue intrecciate e sovrapposte hanno prodotto lingue creole a lungo oggetto di proibizioni da parte del sistema coloniale britannico e delle istituzioni, perché veicolo di cultura bassa troppo vicina alle radici africane.

(*]  Programma che durò dal 1946 al 1958, sotto la direzione di Henri Swanzy.

[°]I lavori di alcuni di questi nuovi scrittori erano già circolati in forma manoscritta o comparsi in qualche giornale locale di minima tiratura Tra loro la stessa Louise Bennet della Giamaica,  George Lamming, Edward Kamau Brathwaite delle Barbados; Wilson Harris della Guyana; Andrew Salkey, nato a Panama e cresciuto in Giamaica; V.S. Naipaul di Trinidad. Tutti  loro collaborarono, poi, regolarmente  alla trasmissione, da cui ricavarono anche sostegno finanziario.

[+ Di lingua inglese, francese, spagnola o olandese

[*] Cfr. Salman Rushdie, nel saggio Patrie Immaginate: ’ Forse gli altri scrittori nella mia stessa situazione, esuli o emigrati o espatriati, sono perseguitatidallo stesso senso di perdita, da un forte desiderio di riappropriazione, di guardare indietro [...], creeremo delle fiction al posto delle vere città o paesi , fiction invisibili, patrie immaginarie[...]’(RUSHDIE, 1991: 14).

 [*). Walcott, dal discorso di accettazione del Nobel, già citato:‘questo processo di ri-nominare, di trovare nuove metafore, è lo stesso processo  che il poeta deve affrontare  ogni mattina del suo giorno di lavoro, costruendosi nuovi strumenti/ utensili come Crusoe. ‘

sabato 15 maggio 2021

123.George Byron.

  

123.C’è una gioia nei boschi inesplorati, 

C’è un’estasi sulla spiaggia solitaria, 

C’è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo,

e c’è musica nel suo boato. 

Io non amo l’uomo di meno, 

ma la Natura di più.

George Byron

 


venerdì 14 maggio 2021

122.Emil Cioran.

122.Il ricordo del mare 

durante le notti insonni 

ci offrono,

più dell’organo o della disperazione, 

l’immagine dell’immensità.

Emil Cioran


giovedì 13 maggio 2021

121. Antonio Machado.

121.Ha l’uomo quattro cose

 che non servono nel mare:

 ancora, timone e remi,|

e paura di naufragare.

Antonio Machado

 


mercoledì 12 maggio 2021

120.Romano Battaglia.

120.Il mare è insieme padre e figlio,

desiderio di ritornare in lui. 

Il mare è l’origine della vita, la gioia, la completezza. 

Il mare ha lunghe braccia protettive 

che ti possono ricevere sempre.

Il mare è un fratello 

che dà molto senza ricevere niente.

Romano Battaglia

 


martedì 11 maggio 2021

119.Jean Claude Izzo .

  

119.Basta aprire la finestra e si ha tutto il mare per sé. 

Gratis. 

Quando non si ha niente, avere il mare 

– il mediterraneo – 

è molto. 

Come un tozzo di pane per chi ha fame.


Jean Claude Izzo



lunedì 10 maggio 2021

118.Alessandro Baricco.

 

 

118.Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa,

 fa anche ridere, alle volte, sparisce, 

ogni tanto, si traveste da lago, 

oppure costruisce tempeste, 

divora navi, regala ricchezze, non dà risposte,

è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. 

Ma soprattutto: il mare chiama.

Alessandro Baricco


domenica 9 maggio 2021

117.Luis Sepulveda.

117.Quando si varca l’arco di ingresso al tempio dei sogni, 

lì, proprio lì, c’è il mare…

Luis Sepulveda


sabato 8 maggio 2021

116.Victor Hugo.

116.C’è uno spettacolo più grandioso del mare,

ed è il cielo, 

c’è uno spettacolo più grandioso del cielo, 

ed è l’interno di un’anima.

Victor Hugo

 


venerdì 7 maggio 2021

115.Alessandro Baricco.

 

115.Quando facevo i ritratti alla gente iniziavo dagli occhi.

Li studiavo per minuti e minuti, li abbozzavo con la matita

 e quello era il segreto 

perché una volta che voi avete disegnato gli occhi.. 

Succede che tutto il resto viene da sé, 

è come se tutti gli altri pezzi scivolassero

 da soli intorno a quel punto iniziale […] 

il problema è: dove cavolo sono gli occhi del mare?

Alessandro Baricco

 


giovedì 6 maggio 2021

114.Genesi.

  

114.Dio disse: “Le acque che sono sotto il cielo, 

si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto”

E così avvenne.

Dio chiamò l’asciutto terra

e la massa delle acque mare. 

E Dio vide che era cosa buona.
Genesi

 

 

mercoledì 5 maggio 2021

113.Romain Gary .

 113.Spesso alzo la testa e guardo mio fratello,

l’Oceano, con amicizia: esso raggiunge l’infinito,

 ma so che anche lui cozza dappertutto contro i propri limiti; 

ed ecco il perché, senza dubbio, 

di questo tumulto, di questo fracasso.

Romain Gary

 

martedì 4 maggio 2021

112.Hermann Broch.

 

112.Coloro che vivono in riva al mare 

difficilmente possono formare un solo pensiero

di cui il mare non sia parte.


Hermann Broch

 


lunedì 3 maggio 2021

111.Italo Calvino.

  

111.Il mare che ieri era un torbido fondo di nuvola 

ai margini del cielo,

si fa una striscia d’un cupo sempre più denso

ed ora è un grande urlo azzurro 

al di là d’una balaustra di colline e case

Italo Calvino

 

domenica 2 maggio 2021

110.Antonio Castronuovo.

110.Al mare si sta fermi;

 movenze del gabbiano che affronta il vento.

 Vita sospesa.

Antonio Castronuovo


sabato 1 maggio 2021

109.Honoré De Balzac.

 

109.Una donna conosce

la faccia dell’uomo che ama 

come un marinaio conosce il mare aperto.

Honoré De Balzac