sabato 11 maggio 2013

Curiosando nel Continente Nero.Zimbabwe(23)





Poesia africana. Zimbabwe(23)


                                                                                               
Julius Chingono

  ...e ancora:  un poeta dello Zimbabwe che usa lo shona accanto all’inglese è Julius Chingono[1]:


















Quando se ne andò via[2]


Si mise addosso colori audaci
Di fantasie spezzate
Come se fosse
In guerra con sé stessa.
La sua gonna amputata
flirtò con il vento
Un cappello decapitato
Tenuto da lacci sottili
Pendeva dietro
Al collo
Mentre  se ne andava via impettita
Sulle sue scarpe svettanti
Nel fiero fulgore
Del tramonto cittadino. 





[1]Julius Chingono, figlio di minatore, nasce nello Zimbabwe  nel 1946, e diviene presto lui stesso brillatore di mine. È anche pastore Mufundisi della Chiesa Apostolica Tsitsidza Mwari.Comincia a scrivere poesia negli anni Sessanta, sia in Inglese che in shona, continuando a lavorare in miniera.  Pubblica romanzi e lavori teatrali; due raccolte poetiche in Inglese nel 1983  e nel 1996, ma la fama giunge soltanto nel  2006 in Sud Africa. La semplicità del suo linguaggio maschera la complessità, l’ironia e l’ambiguità dei suoi testi.Muore nel 2011.

[2] Del 1994; fu pubblicata la prima volta su PIW, in una edizione speciale, in Zimbabwe , il 10 giugno 2008; in www.poetryinternationalweb.org.Trad. dall’inglese di Isabella Nicchiarelli.



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