lunedì 8 aprile 2013

Passeggiando per le regioni del mondo.Turchia(13)










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Hanno la forza del mito le immagini che in Nazim Hikmet evocano il valore che hanno da sempre per lui gli occhi della sua donna:la luce e il calore del sole,la rassicurazione delle spighe,l’innocenza assoluta ,la naturale fraternità. Tutti gli aspetti del suo amore capace di far echeggiare  di sé il mondo intero. Ecco ancora una volta che l’amore per la sua donna si intreccia  con quello per la sua città e  consente la nascita della speranza che un  tempo verrà in cui  tutti gli uomini conquisteranno l’amore universale.


1948


I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all'ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa fine di maggio, dalle parti d'Antalya,
sono così, le spighe, di primo mattino;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno han perso il loro sole;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che s'illanguidiscano un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
così sono d'autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà un giorno, mia rosa, verrà un giorno
che gli uomini si guarderanno l'un l'altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.


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(continua)

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