giovedì 4 aprile 2013

Passeggiando per le regioni del mondo.Turchia(5)



Ancora versi appassionati di Nazim Hikmet per la sua compagna ,ma  ugualmente forti per slancio appassionato sono in questo testo quelli per la sua città.
E’ dunque particolarmente triste quando ripercorriamo la sua biografia tragica ricordarci come la sua costante lotta per i suoi ideali gli sia costato il prezzo altissimo di restarle lontano ,in un esilio quasi infinito.

1945



 Se per i buoni uffici del signor Nuri spedizioniere
la mia città,la mia Istanbul mi mandasse
un cassone di cipresso,un cassone di sposa
se io l'aprissi facendo risuonare
la serratura di metallo.dccinnn...
due rotoli di tela finissima
due paia di camicie
dei fazzoletti bianchi richiamati d'argento
dei fiori di lavanda nei sacchetti di seta
 e tu
e se tu uscissi da lì
ti farei sedere sull'orlo del letto
ti metterei sotto i piedi la mia pelle di lupo
con la testa chinata e le mani giunte starei davanti a te
ti guarderei, gioia, ti guarderei stupito
come sei bella, Dio mio, come sei bella
l'aria e l'acqua d'Istanbul nel tuo sorriso
la voluttà della mia città nel tuo sguardo
o mia sultana, o mia signora, se tu lo permettessi
e se il tuo schiavo Nazim Hikmet l'osasse
sarebbe come se respirasse e baciasse

Istanbul sulla tua guancia
ma sta' attenta
sta' attenta a non dirmi "avvicinati"
mi sembra che se la tua mano  toccasse la mia 
cadrei morto sul pavimento.






(continua)




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