domenica 7 aprile 2013

Passeggiando per le regioni del mondo.Turchia(12)





Una disperazione putrida quella di Metin Cengiz per la guerra che allontana da lui gli aspetti caldi della vita come la fragranza del pane appena sfornato,il flusso sanguigno delle parole. E poi i grandi dubbi ,una guerra interiore che la contraddizione radicale produce:come può Dio permetterla,come  essere contro sé stesso. E il  poeta si scopre circondato dal

vuoto che solo l’ebbrezza può cercare di colmare,quando tutto quello che era importante si allontana.







Guerra



Ovunque il tanfo della Guerra
solo il nome, eppure in faccia ci sbatte
come da lontano fragranza di pane caldo.

Come se qualcuno dentro noi combattesse
la vita sfida la morte con le sue armi
lasciando fluire il sangue delle parole.

Tanto vicini gli schermi al cielo
impossibile non vedere Dio
passando da fronte a fronte.

Mio figlio dice che, certo, pazzo deve esser Dio
come può essere a se stesso nemico
finanche lui che insegue la sua mente.

Penso alla mente per un momento
e come sedermi
e bere per ubriacarmi ancora.

Forse troverò l’anello che ho perduto
regalo di mia moglie in una notte radiosa
perso via tra i sassi.

Addio all’amore d’infanzia.
Addio al bambino che sono.

Ciao mio Dio.






Traduzione: Domenico Ingenito e Raffaella Marzano

(continua)

1 commento:

  1. La ricetta dell'Ashure,un dolce turco al cucchiaio,è un post di questo blog,mariellaemporio.blogspot.com,del 16,marzo,2013,che dedico a questa serie di poesie turche del XX sec.

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