domenica 21 aprile 2013

Passeggiando per le regioni del mondo.Ungheria(39)



“Pur sfilacciandosi, il mondo rimane sempre un tessuto
fatto di leggi, che a volte sembra impenetrabile,
oppure sembra come se la rete fitta delle relazioni si illuminasse
per un solo istante come fili della ragnatela nella luce mattutina:
e i fili sono legati tutti
in un angolo diverso del tempo.”
Poesie scelte di Krisztina Tóth

1.Cartina muta
(Vaktérkép)

                                                          A mio figlio

Falde cedevoli, volti delle catene montane,
canali del profondo, magma
dell’anima, a che pro
a che pro foreste abbattute, corvi di passaggio,
corsi d’acqua erranti, vivono, decedono
pinguini su lastre di ghiaccio,
scorre la spezzata catena-DNA di nuvole,
la ritirata dell’acque dagli occhi chiusi
a che pro, se non trova
un alveo, invece continua a trascinare il triste
percorso, e ovunque giunge, è guerra,
la morte scava una fossa
con nomi, date di nascita, con un grido
d’amore interrotto non bisogna
più arruffare
il mondo: città, destino
ventriloquo, la conca dei ricordi,
linee di congiunzione, vedi
come vagano, neppure uno ha la sua strada,
sempre, sempre le madri partoriscono di nuovo
la condizione degli orfani.

(traduzione di Tomaso Kemeny)


                                                                               (continua)

1 commento:



  1. In onore della offerta appena iniziata di una serie di poesie ungheresi di Krisztina Toth,ho pubblicato, in questo stesso blog ,in data 16/marzo 2013,la ricetta di un dolce tradizionale ungherese ai poeti di quel paese dedicata:la palacsinta.

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