11.Passeggiata
(Séta)
(Séta)
Ad Ivan Mandy
Colui, che
non c’è, è sceso da solo in piazza.
Ha portato fuori l’immondizia.
Fa una breve passeggiata invece di una lettera,
poiché ha preso con sé anche l’ombrello, non torna nemmeno la sera,
non torna, perché è lui ora la sera,
custode del marciapiede lucido, è lui la pioggia.
Un sedile dorme chinato,
come qualcuno al volante appoggiato.
Ha portato fuori l’immondizia.
Fa una breve passeggiata invece di una lettera,
poiché ha preso con sé anche l’ombrello, non torna nemmeno la sera,
non torna, perché è lui ora la sera,
custode del marciapiede lucido, è lui la pioggia.
Un sedile dorme chinato,
come qualcuno al volante appoggiato.
12.Suono evanescente
(Halkulo futam)
(Halkulo futam)
Non ho mai visto i tuoi oggetti.
Le tue camicie sulla sedia la mattina.
Non ho mai visto i contorni
dei tuoi mobili nell’oscurità.
Non un passo verso di te, non appoggiarmi su di te,
corrimano senza scale.
Le tue camicie sulla sedia la mattina.
Non ho mai visto i contorni
dei tuoi mobili nell’oscurità.
Non un passo verso di te, non appoggiarmi su di te,
corrimano senza scale.
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