domenica 3 maggio 2020

VII.Poesia panjabi.n.Pritam.1.




VII.POESIA PANJABI


n.Amrita Pritam(1919)

Poetessa,saggista e prosatrice di lingua panjabi,
premiata dalla Sahitya Academi.
Nativa di Guiranwal nel Panjab occidentale 
ha lavorato  alla All India Radio a Nuova Delhi.
Il suo successo si deve attribuire soprattutto 
al suo stile personale che trova nel verso sciolto
un mezzo d’espressione rapido ed efficace. 
Ha inoltre compiuto vari tentativi per fondere in
un’unica composizione racconto ed espressione lirica.

1.Maya.

(Ode per Maya,l’amante immaginaria di Vincent Van Gogh).

Ninfa,o ninfa,
principessa delle ninfe!
Amante di Vincent,
perché non diventi realtà?

Che bellezza sei,che amore,
chi mai sei tu,o innamorata,
che la voce del tuo cuore
non senti mai?

Quando metti una scintilla nel cuore
a qualcuno che sospira ,
mille tizzoni si arroventano,
ma tu non ci badi mai.
Che bellezza sei,che arte?
Tutto questo è voglia di vivere.
L’oceano della fantasia
tu non sondi mai.

Ninfa,o ninfa,
principessa delle ninfe!
Nessuno conosce
le rive della tua fantasia.

Ogni giorno il sole ti cerca.
ma il tuo volto non si vede mai.
Di notte soltanto
quel tuo volto può esprimersi.

Com’è il tormento?Questo tu non lo sai.
Tu non si neppure perché
qualcuno sacrifichi
la propria vita ad un altro.

Tutto ciò che possiede,uno
rischia nella scommessa.
Perde tutto,
ma ride lo sciagurato.

Ninfa,o ninfa
principessa delle ninfe;
Mille pensieri come questi
vengono e poi se ne vanno.

Ogni giorno qualcuno,aragvani*,
il tuo veleno berrà.
Ogni giorno più nuove
e incantevoli le tue sembianze saranno.

Sorriderà la tua fantasia
e tormenterà qualcuno tutta la notte.
E molti anni
saranno sciupati.

Così l’arte è affamata,o pane;
l’amore è affamato,o bella.
Quanti Van Gogh ancora
moriranno così?

Ninfa,o ninfa,
principessa delle ninfe;
che gioco è mai questo della bellezza
dove non riesce a vincer l’amore?

La notte è molto nera
e qualcuno ha messo la lucerna dell’età.
Che lumi sono mai questi della luna e del sole
che non si accendono ancora?

La tua immagine o bella ,
è una spiga di grano.
Che terra è mai questa
che non fiorisce ancora?

L’aria è affamata ,o pane.
L’amore è affamato ,o bella.
Che albero del sistema è mai questo
che non dà nessun frutto?


Da “POESIA MODERNA INDIANA” ,Guanda ed.
Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni.


L’invocazione a Maya,l’amante immaginaria 
di Vincent Van Gogh è un severo,costante 
rimprovero alla bellezza perfida. Ogni quartina
è un’accusa impietosa alla principessa delle 
ninfe che non conosce la generosità feconda ,
indifferente com’è costantemente alle relazioni
con gli altri, che assurdamente arriva a giocare 
con  la sua bellezza per sconfiggere l’amore.
Perfino la notte qui è cupa,senza la luce della luna
e delle stelle .

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