VIII.POESIA TELUGU
p.Byraghi
Scrittore telugu molto fecondo.
1.Una poesia
Nel cuore della notte chi è sveglio ed attento?
la mia veglia è una barca rotta nel mar della notte
che sale i gradini dell’alba.
I miei vili pensieri sono topi che giran nascosti nella vuota
soffitta della mia mente.
ma,fratello,chi lo comprende’
chi? Solo il guardingo?
La mezzanotte non ha compagni,
la veglia non ha compagni;
domani è un altro giorno
e questo è tutto.
C’è molta gente nel mondo,
ma tutti sono immersi nel sonno.
Nell’asse della notte
chi è sveglio ed attento
con fede incerta nelle candele,
imprigionato nello schema dell’ombre,
con l’animo triste di notte
chi può sapere?Chi può dire?
Ma perché questo sprazzo di luce
nella tomba della mia stanza?
l’uccello imprigionato nel nido dei pensieri,
andando su e giù pel lastricato sentiero
è paglia senz’ali,
e non c’è vento.
Da “POESIA MODERNA
INDIANA” ,Guanda ed.
Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni.
Un bel componimento in cui la notte,ancora una volta,
costituisce un tempo positivo,non più tuttavia per la
fraterna protezione dei suoi ovattati silenzi,ma per la
sua natura fertile che induce all’isolamento,dunque
più facilmente a riflettere,anche se difficile è avviare
soluzioni.
costituisce un tempo positivo,non più tuttavia per la
fraterna protezione dei suoi ovattati silenzi,ma per la
sua natura fertile che induce all’isolamento,dunque
più facilmente a riflettere,anche se difficile è avviare
soluzioni.
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