VIII.POESIA TELUGU
s.Venkatrau Balantrapu(1881)
Poeta telugu che ha svolto inoltre
attività di educatore e di editore.
attività di educatore e di editore.
1.Canzone
Non va l’ape ,che è amante,
a poggiarsi da sola sui fiori?
Perché dunque il fiore dovrebbe invitarla?
Alla verde vista delle nuove foglie di mango
non comincia il cucù spontaneamente a cantare?
Quando mai il mango fischiettando lo chiama?
Quando si fa piena la luna non si sveglia l’alta marea?
Quando mai con un cenno la invoca la luna?
Vedendo il fulmine in cielo,non spiega la sua
coda
variopinta il pavone?
variopinta il pavone?
Quando mai la nuvola ammicca verso di lui?
Ora che hai ascoltato il mio canto traboccante
di devozione , perché tu non mi chiami?
di devozione , perché tu non mi chiami?
Perché non giochi con me?
Vedi,io t’invito affettuosamente!
Ride spontaneo il cielo quando ti vede,
perché altrimenti sarebbero in mostra le stelle
[scintillanti?
[scintillanti?
Alla tua vista soltanto, l’oceano si gonfia e va
[a toccare il cielo,
[a toccare il cielo,
perché ,altrimenti,dovrebbero crescere le onde
[spumose del mare?
[spumose del mare?
Il giardino è percorso da un brivido quando ti
vede,
come,altrimenti,potrebbero nascere i teneri
rampicanti?
Alla tua vista soltanto ,la terra orna la tua
fronte
[spaziosa del sacro segno;
[spaziosa del sacro segno;
il mondo canta sempre per te la preghiera;
come spiegare ,altrimenti,il flusso eterno dei
canti
[per il tuo amore?
[per il tuo amore?
Da “POESIA MODERNA
INDIANA” ,Guanda ed.
Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni.
Ancora una volta,a maggior ragione in un poeta
ottocentesco,un canto d’amore mistico in cui tutta
la natura è coinvolta in modo assolutamente spontaneo
e paritario.
ottocentesco,un canto d’amore mistico in cui tutta
la natura è coinvolta in modo assolutamente spontaneo
e paritario.
Nessun commento:
Posta un commento