sabato 30 maggio 2020

I.ITALIA.7. Saba.a.In fondo all’Adriatico selvaggio





I.ITALIA

7.Umberto Saba
Nasce a Trieste nel 1883, il suo vero cognome era Poli. 
La madre era ebrea e fu abbandonata dal padre prima 
della sua nascita. Anche per questo Saba rinunciò
al suo vecchio cognome e assunse l'altro, forse in
omaggio alla balia, forse perché il termine Saba, in
ebraico, vuol dire pane.Da tempo la critica ha colmato,
per buona parte, quella distanza che inizialmente aveva
posto tra sé e il poeta e ha scandagliato l'opera del poeta 
triestino,ponendola sempre più al centro del '900 italiano.


a.In fondo all’Adriatico selvaggio

In fondo all’Adriatico selvaggio
si apriva un porto alla tua infanzia. Navi
verso lontano partivano. Bianco,
in cima al verde sovrastante colle,
dagli spalti d’antico forte, un fumo
usciva dopo un lampo e un rombo. Immenso
l’accoglieva l’azzurro, lo sperdeva
nella volta celeste. Rispondeva
guerriera nave al saluto, ancorata
al largo della  tua casa che aveva
in capo al molo una rosa, la rosa
dei venti.
Era un piccolo porto, era una porta
aperta ai sogni.

Umberto Saba

da: Poeti italiani del Novecento,
 a cura di Pier Vincenzo Mengaldo, Milano, Mondadori,1990

Un porto di mare che si apre al mondo e fa sognare il poeta bambino
di nature affascinanti e di territori lontani.
Anche in questo componimento il poeta pone in risalto il rapporto
intenso che vive con la propria città, tema frequente delle sue liriche .
E’ Trieste una città molto speciale.Una città di mare,ma non solo .La
sua collocazione geografica in fondo all’Adriatico,e al confine del paese
ne fa una città contesa ,dalla storia contrastata  a cui Saba è molto legaro.
Teneramente nostalgica la rievocazione di quella casa  che è la sua presso
la quale è ancorata una nave, a quel molo con la rosadei venti,che con la
sua ciminiera dialoga con il cielo azzurro terso.E il ragazzino che guarda
la nave,la collina,il castello e il cielo vede in quel piccolo porto le navi
che intrecciano viaggi con le lontananze,sogna una porta aperta verso
larghi orizzonti lontani.

Nessun commento:

Posta un commento