I.ITALIA
7.Umberto Saba
Nasce a Trieste nel 1883, il suo vero cognome
era Poli.
La madre era ebrea e fu abbandonata dal padre prima
della sua nascita. Anche per questo Saba rinunciò
La madre era ebrea e fu abbandonata dal padre prima
della sua nascita. Anche per questo Saba rinunciò
al suo
vecchio cognome e assunse l'altro, forse in
omaggio alla balia, forse perché il termine Saba, in
ebraico, vuol dire pane.Da tempo la critica ha colmato,
per buona parte, quella distanza che inizialmente aveva
posto tra sé e il poeta e ha scandagliato l'opera del poeta
triestino,ponendola sempre più al centro del '900 italiano.
omaggio alla balia, forse perché il termine Saba, in
ebraico, vuol dire pane.Da tempo la critica ha colmato,
per buona parte, quella distanza che inizialmente aveva
posto tra sé e il poeta e ha scandagliato l'opera del poeta
triestino,ponendola sempre più al centro del '900 italiano.
a.In fondo
all’Adriatico selvaggio
In fondo all’Adriatico selvaggio
si apriva un porto alla tua infanzia. Navi
verso lontano partivano. Bianco,
in cima al verde sovrastante colle,
dagli spalti d’antico forte, un fumo
usciva dopo un lampo e un rombo. Immenso
l’accoglieva l’azzurro, lo sperdeva
nella volta celeste. Rispondeva
guerriera nave al saluto, ancorata
al largo della tua casa che aveva
in capo al molo una rosa, la rosa
dei venti.
si apriva un porto alla tua infanzia. Navi
verso lontano partivano. Bianco,
in cima al verde sovrastante colle,
dagli spalti d’antico forte, un fumo
usciva dopo un lampo e un rombo. Immenso
l’accoglieva l’azzurro, lo sperdeva
nella volta celeste. Rispondeva
guerriera nave al saluto, ancorata
al largo della tua casa che aveva
in capo al molo una rosa, la rosa
dei venti.
Era un piccolo porto, era una porta
aperta ai sogni.
aperta ai sogni.
Umberto Saba
da: Poeti italiani del Novecento,
a cura di Pier Vincenzo Mengaldo, Milano, Mondadori,1990
Un porto di mare che si
apre al mondo e fa sognare il poeta bambino
di nature affascinanti e di territori lontani.
Anche in questo
componimento il poeta pone in risalto il rapporto
intenso che vive con la propria città, tema
frequente delle sue liriche .
E’ Trieste una città molto
speciale.Una città di mare,ma non solo .La
sua collocazione
geografica in fondo all’Adriatico,e al confine del paese
ne fa una città contesa ,dalla storia
contrastata a cui Saba è molto
legaro.
Teneramente nostalgica la rievocazione di quella casa che è la sua presso
la quale è ancorata una nave, a quel molo con la rosadei venti,che con la
Teneramente nostalgica la rievocazione di quella casa che è la sua presso
la quale è ancorata una nave, a quel molo con la rosadei venti,che con la
sua ciminiera dialoga con
il cielo azzurro terso.E il ragazzino che guarda
la nave,la collina,il castello e il cielo vede
in quel piccolo porto le navi
che intrecciano viaggi con
le lontananze,sogna una porta aperta verso
larghi orizzonti lontani.
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