VIII.POESIA TELUGU
r.Elciuri Subrahmaniyam((1920)
Poeta telugu,nativo del circondario di Guntur
(Andra Pradesh).
La sua poesia si distingue per la particolare delicatezza delle immagini tradizionali.
La sua poesia si distingue per la particolare delicatezza delle immagini tradizionali.
1.Ed ella un fiore appassito
Ed ella un fiore appassito
carezzato da dita d’uomini
che han calpestato i suoi petali
coi piedi del loro desiderio.
Cedendo il miele
del suo cuore sfiorito
alla musica di liete e grigie
stagioni,a notti battute dalla pioggia,
ella,un fiore tra spine
osserva con occhi di petalo
la notte che carezza
la sua testa spettinata,
e sulle corde stonate suona
una melodia che echeggia
nel cuore della notte.
Il cuore semiaperto e gli occhi socchiusi
ella predica allo spazio
il vangelo della notte
e i sermoni di fame
innalzano nella notte
la scala del buio crescente,
poiché giace nella sua notte
la sua vita oscura
e sui suoi gradini la notte
accarezza il suo capo arruffato
Da “POESIA MODERNA
INDIANA” ,Guanda ed.
Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni.
Una notte,questa, che riprende il suo aspetto cupo,
perché è nella notte che giace la vita oscura di lei
fiore appassito,il cui petali sono calpestati dai piedi
del desiderio degli uomini .Ma che mantiene la sua
natura consolatoria e teneramente carezzevole,unica
compagna nei momenti di più tragica solitudine.
perché è nella notte che giace la vita oscura di lei
fiore appassito,il cui petali sono calpestati dai piedi
del desiderio degli uomini .Ma che mantiene la sua
natura consolatoria e teneramente carezzevole,unica
compagna nei momenti di più tragica solitudine.
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