giovedì 7 maggio 2020

VIII.Poesia telugu.r. Subrahmaniyam.1.






VIII.POESIA TELUGU





r.Elciuri Subrahmaniyam((1920)



Poeta telugu,nativo del circondario di Guntur (Andra Pradesh).
La sua poesia si distingue per la particolare delicatezza delle immagini tradizionali.





1.Ed ella un fiore appassito



Ed ella un  fiore appassito

carezzato da dita d’uomini

che han calpestato i suoi petali

coi piedi del loro desiderio.



Cedendo il miele

del suo cuore sfiorito

alla musica di liete e grigie

stagioni,a notti battute dalla pioggia,



ella,un fiore tra spine

osserva con occhi di petalo

la notte che carezza

la sua testa spettinata,



e sulle corde stonate suona

una melodia che echeggia

nel cuore della notte.



Il cuore semiaperto e gli occhi socchiusi

ella predica allo spazio

il vangelo della notte

e i sermoni di fame

innalzano nella notte

la scala del buio crescente,

poiché giace nella sua notte

la sua vita oscura

e sui suoi gradini la notte

accarezza il suo capo arruffato





Da “POESIA MODERNA INDIANA” ,Guanda ed.

Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni.





Una notte,questa, che riprende il suo aspetto cupo,
perché è nella notte che giace la vita oscura di lei
fiore appassito,il cui petali sono calpestati dai piedi
 del desiderio degli uomini .Ma che mantiene la sua
 natura consolatoria e teneramente carezzevole,unica
 compagna  nei momenti di più tragica solitudine.


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