Lungo il mare a Gabès
II. POESIA HINDI.
f. S.H.Vatsyayan<<Agghyeya>>
Nasce a Kassiya (Uttar Pradesh) Nome d’arte e di
battaglia
(“colui del quale non si può sapere”) di Saccidanand
Hiranand Vatsyayan.Laureato in scienze e letteratura
inglese,è uno degli iniziatori dello sperimentalismo nella
moderna poesia hindi. Terrorista durante il dominio inglese
dovette entrare in clandestinità e prese in quella circostanza
lo pseudonimo che poi sempre volle conservare .In carcere
per motivi politici, compose in prigionia una raccolta di poesie
in inglese(”Prison’s days and others poems”).Poliglotta ,la
perfetta padronanza dell’uso di quelle lingue conferisce ai
suoi componimenti una concisione tipica che gli ha permesso
di stringere vincoli saldie fecondi con la letteratura occidentale
. Oltre alle numerosissime raccolte di poesie dove meglio esprime
la propria personalità ,ha scritto ottimi saggi in difesa delle sue
convinzioni estetiche e inoltre racconti,romanzi stimolanti e discussi,v
olumi sulle sue esperienze di viaggiatore .
1.Benedizione all’alba.
(“colui del quale non si può sapere”) di Saccidanand
Hiranand Vatsyayan.Laureato in scienze e letteratura
inglese,è uno degli iniziatori dello sperimentalismo nella
moderna poesia hindi. Terrorista durante il dominio inglese
dovette entrare in clandestinità e prese in quella circostanza
lo pseudonimo che poi sempre volle conservare .In carcere
per motivi politici, compose in prigionia una raccolta di poesie
in inglese(”Prison’s days and others poems”).Poliglotta ,la
perfetta padronanza dell’uso di quelle lingue conferisce ai
suoi componimenti una concisione tipica che gli ha permesso
di stringere vincoli saldie fecondi con la letteratura occidentale
. Oltre alle numerosissime raccolte di poesie dove meglio esprime
la propria personalità ,ha scritto ottimi saggi in difesa delle sue
convinzioni estetiche e inoltre racconti,romanzi stimolanti e discussi,v
olumi sulle sue esperienze di viaggiatore .
1.Benedizione all’alba.
Vivi
nell’amore
ch’io t’ho donato,
non nel dolore che ho spento.
Da solo ho lottato.
Vivi nel
canto:
io canto per te non richiesto;
non nel pianto sofferto
che ho nascosto.
Passa per
la porta
che ho aperto e tenuto illimitata per te;
non attraverso le tenebre le cui profondità
tante volte ho sondato
per proteggere te dalla notte.
Possa il rifugio essere il tuo focolare
che con le benedizioni ho edificato e continuerò
a edificare per te;
estirpa le spine e le ortiche
che dai sentieri raccolgo.
Possa esser
tuo il cammino
che per te ho tracciato e spianato:
io,il selciato accidentato di ciottoli,
io,l’artigiano di me ,
che picchiando di martello,mi son posto con
precisione
Il mio sia il volontario servizio
per scortarti
fino alla riva del mare.
là, dopo,l’onda,la stella,la barca d’oro,
l’alba tinta di rosa,
tutto,o mia unica eletta,
sia tuo per sempre.
Da “POESIA MODERNA
INDIANA” ,Guanda ed.
Testi e note a cura
di Maria Gabriella Bruni
Ancora una volta un canto strutturato per opposizioni
perché doppiamente
la destinataria,unica eletta riceva sia il bello,il positivo,il prezioso del consiglio,
offerto come l ‘avviso a protezione del negativo,altrettanto accurato e prezioso.
E la notte con le sue tenebre è qui intesa proprio come nelle culture occidentali, ,
oscura fonte di pericolo. Una delle tante influenze che la sua conoscenza
profonda della cultura occidentale gli aveva procurato?
la destinataria,unica eletta riceva sia il bello,il positivo,il prezioso del consiglio,
offerto come l ‘avviso a protezione del negativo,altrettanto accurato e prezioso.
E la notte con le sue tenebre è qui intesa proprio come nelle culture occidentali, ,
oscura fonte di pericolo. Una delle tante influenze che la sua conoscenza
profonda della cultura occidentale gli aveva procurato?
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