lunedì 20 aprile 2020

II.Poesia hindi..e.Varna..5.




II. POESIA HINDI.


e. Mahadevi Varma.(1907)

Nativa di Moradabad laureata in lettere all’Università di
Allahabad è stata preside di un college femminile di questa
città.E’ annoverata tra le migliori poetesse di lingua hindi 
che padroneggia con eleganza,piegandola alle esigenze della
sua sensibilità.Spirito profondamente mistico,studiosa della tradizione poetica è stata tuttavia aperta alle esperienze
innovatrici, contribuendo validamente all’affermazione della 
scuola dell'Ombra. Oltre a numerose raccolte di poesie,ha pubblicato tre volumi di saggi.


5.Tra le rive

Tra le rive di separazioni e incessanti riunioni
    possa scorrere la mia vita;
         in ogni momento ci sia
            l’abbraccio delle due rive!
                  Da questa linea del fisso orizzonte
                     sii tu vicino alla vita;
                        ma ogni sforzo di prenderti
                            resti senza successo!

Per il mio cuore dalle agili ali
     sii tu il cielo infinito;
        ed i secoli sian già volati in un istante
             prima di aver potuto conoscere anche un piccolo angolo!
                Sii tu l’attesa infinita
                     ed io il passo lento del separato viandante;
                         e termini nel giungere a te
                             senza aver toccato il limite della via!

Sii tu lo sguardo del mattino
   e, ch’io giunga come vedovo della notte,
       possa trascorrere piangendo il periodo della separazione
          e,al momento della riunione,possa nascondermi!
               Viene l’attimo tenero del congiungimento
                   come il dolce spasimo del dolore;
                        sulle labbra di chi rimane solo
                             scorra il brivido di tutto il mio essere come un sorriso! 
       
Da “POESIA MODERNA INDIANA” ,Guanda ed.
Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni
   
Un limpido esempio  di questa cultura lontana. Tanto da
rendere difficile per noi distinguere la natura del destinatario
a cui la poetessa si  possa rivolgere. I cari tratti che profilano 
la sua immagine appartengono al suo innamorato tanto caro 
da essere assimilato a un’immagine suprema della divinità o 
si tratta  piuttosto del dio talmente prossimo da poter essere 
sentito con sensibilità tutta terrestre?                        

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