domenica 12 aprile 2020

II.Poesia hindi.c.Prasad.4.





II. POESIA HINDI.

c.Jayashankar Prasad.(1889 – 1937)

Nato da ricca famiglia a Benares,non compì studi regolari ,acquistò tuttavia da solo una perfetta padronanza di molte lingue:scrisse infatti in hindi,urdu,inglese,persiano,bengalese e fu dotto cultore di sanscrito .con Nirala è innovatore della poesia Hindi,ormai libera da ogni impaccio formale di rima e di metro la scuola che lo annovera tra i maestri e che raccoglie molti proseliti si chiama “la scuola dell’ombra” .L ’ispirazione raggiunge la vetta estrema in Kamayani(La figlia di Kama),poema simbolico sull’uomo e sulla sua evoluzione mentale e spirituale .Oltre che poeta lirico,fu anche drammaturgo,narratore e saggista.


4.Riflessioni di Manu.


Dov’è andato  quel frenetico,estatico lusso?
Era una visione o un’illusione vana?
La notte felice di questo mondo immortale
era soltanto una folla di stelle.

Come le vibrazioni di dolci lembi profumati,
i  momenti di vita ricca scorrevano melliflui.
Le grida risuonanti di questa razza divina
han proclamato la loro fede nella felicità.

Le comodità  o piuttosto le mere misure dell’agio
si son moltiplicate  per un’enorme lunghezza
come un denso banco di nuova  nebbia
nei  freddi luoghi riparati dal sole.

Erano i signori  di tutte le cose del mondo,
di potenza,maestà ed illimitata beatitudine;
e con le sue onde ha rotto gli argini
il loro fiume colmo di prosperità.

Le loro gesta eroiche,il genio brillante ,la grazia
in ogni direzione hanno danzato come luce solare
nelle straripanti  acque dei sette mari
e nei grappoli d’alberi ramosi e folti.

Assoluta era la loro forza e la Natura se ne stava
tutta mite e tranquilla,sottomessa al loro volere;
e l’umile terra sopraffatta ogni giorno
fremeva d’impotenza sotto i loro piedi vittoriosi.

Quando tutti tra noi hanno immaginato d’essere Dei
la dissoluzione del mondo è stata sicura;
è per questo che all’improvviso son precipitate
incessanti  piogge di terribili calamità.

Tutto,tutto è andato,il paradisiaco amore
delle sorelle  degli Dei divinamente dolci;
sorride come luce d’aurora  o lunare
il roseo sentiero dell’ozio,libero da ogni affanno.

O come era fremente questo estatico flusso
della corrente d’agio e di lusso,
la cui terribile unione col diluvio distruttore
ha lasciato una lancinante pena nel cuore.


Da “POESIA MODERNA INDIANA” ,Guanda ed.
Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni

Qui assistiamo all’amara contrapposizione iniziale  tra gli uomini potenti ,ricchi sfarzosi d’un tempo ,fiduciosi nella felicità e la povera  Natura costretta  a starsene tutta mite e tranquilla,sottomessa al loro volere,con  l’umile Terra  sopraffatta,calpestata,  che freme quotidianamente per la propria impotenza nei loro confronti. Gli uomini  che si sentono Dei non possono che avviare il mondo alla dissoluzione,su cui piovono calamità, lasciando nel cuore lo strazio.

Nessun commento:

Posta un commento