martedì 21 aprile 2020

II.Poesia hindi.e.Varma.6.


II. POESIA HINDI.


e. Mahadevi Varma.(1907)

Nativa di Moradabad, laureata in lettere all’Università di
Allahabad è stata preside di un college femminile di questa
città.E’ annoverata tra le migliori poetesse di lingua hindi 
che padroneggia con eleganza,piegandola alle esigenze della 
sua sensibilità.Spirito profondamente mistico,studiosa della tradizione poetica è stata tuttavia aperta alle esperienze
innovatrici contribuendo validamente all’affermazione
della scuola dell'Ombra. Oltre a numerose raccolte di poesie,
ha pubblicato tre volumi di saggi 


6.Amica mia,come potrei ottenerlo

Lui che è il mio pianto scende,scende
ed io tento invano di legarlo alle mie ciglia.

Come tra le nuvole il fulmine,la sua bellezza appare e scompare
e lui che è lo splendore,si perde nel mistero dei raggi lunari.

Ed io lo cerco in ogni granello di polvere e non so riconoscerlo, 
lui, il palpito del mare,che dorme cullato dalle onde.

Io non dovrei raccontare la storia del mio dolore,
egli scende come lo sguardo fisso delle ninfe delle stelle.

Ed io mi turbo se non riesco a toccare neppure la sua ombra!
Egli viene in silenzio nel mio cuore col respiro sorpreso,

ch’io possa vedere senza fermarlo!
Come un ricordo nel mio cuore,

egli mi punge notte e giorno
e non posso scordare la sua crudeltà!

       
Da “POESIA MODERNA INDIANA” ,Guanda ed.
Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni

Situazione parallela rispetto al componimento precedente ,ma ribaltata. Le immagini che testimoniano la bellezza ineffabile
del mondo naturale tutto permeato dell’essenza divina può 
essere sintetizzato in quella splendida del mare che dorme ,
cullato dalle onde Tuttavia il capovolgimento dell’atteggiamento 
è racchiuso a sorpresa nell’ultimo terribile verso che rivela la drammatica scoperta di cui ora il personaggio è consapevole
senza alcun dubbio.


Nessun commento:

Posta un commento