II. POESIA HINDI.
5. Mahadevi Varma.
nasce a Moradabad (sito dell’Uttar Pradesh,nord
dell’India)
nel 1907e muore nel 1987.Laureata in lettere all’Università
di Allahabad è stata preside
di un college femminile di questa città.E’ annoverata tra le migliori poetesse
di lingua hindi che padroneggia con eleganza,piegandola alle esigenze della sua sensibilità.Spirito
profondamente mistico,studiosa della
tradizione poetica è stata tuttavia aperta alle
esperienze
innovatrici .Oltre a numerose raccolte di poesie,ha pubblicato
tre
volumi di saggi
Con Jay Śaṅkar Prasād, Sumitrānandan Pant e Sūryakant
Tripāṭhī “Nirāla”partecipa
al movimento chayavad e
contribuisce alla sua affermazione .Il termine “Scuola dell’ombra”deriva
dall’unione di due vocaboli: chāyā,
“ombra parvenza”e vād,suffisso che corrisponde all’italiano “-ismo” che in hindī può indicare
anche “teoria, discussione
o movimento”. Nell’accezione più
positiva, venne tradotto
come Movimento delle Ombre, intendendo le ombre come
parvenze di significato trapelate dai simbolismi tipici.
Nell’accezione più negativa, invece, il movimento venne
additato come crepuscolare Essi apportarono una rivoluzione
nella
sensibilità e nella concezione
della letteratura, con
riverberi ancora ravvisabili nella poesia hindī degli anni '60.
Lo stile è tipico per la pluralità
di significati,ogni immagine
è tratta dall’ambiente naturale, la
natura è una risorsa di
visione,fonte
di meraviglia,di nuove sensazioni.Qui possiamo
confrontarci a cinclusione della lettura di suoi versi con
uno
dei numerosi esempi di vicende dei suoi personaggi che
Mahadevi Varma riveste del suo misticismo.
i.Accenna il cielo
Accenna il cielo sorridendo,
sta forse arrivando il mio amore?
La
nube legata nei vincoli d’oro del fulmine ora piange,
[ora ride;
[ora ride;
placa
il mare la fiamma del suo tenero cuore con le canzoni.
Il giorno
alla notte e la notte a sua volta
scambian le coppe d’oro e d’argento.
Quelle ninfe delle stelle,danzando,
fanno cadere le perle di rugiada dai nupur;*
poi si nascondono e scompaiono tutte e sulle
gocce
[delicate
[delicate
va e viene il vento del mattino,che ha rubato il
profumo
[dei fiori.
[dei fiori.
Gli
istanti attoniti,estatici vanno e tornano
come
un viandante che ha smarrito la via.
Gli occhi ascoltano,le orecchie guardano
oggi com’è quest’enigma?
Nella mia pelle sento oggi i palpiti di un nuovo errore;
le piaghe della mia vita son divenute
morbidi fiori
[carichi d’estasi.
[carichi d’estasi.
Da “POESIA MODERNA
INDIANA” ,Guanda ed.
Testi e note a cura
di Maria Gabriella Bruni
*Piccoli
braccialetti tintinnanti che le danzatrici sono solite portare alle caviglie.
Il duro cerchio esistenziale sta per concludersi
e la tensione costante per lo sforzo
coerente di restare fedeli a valori
virtuosi
e solidali potrà trasformare le “piaghe della vita ….
in morbidi
fiori,carichi d’estasi”.La
compiutezza a cui
ha da sempre aspirato Mahadevi Varma.Un misticismo,
il suo,che impone di
spogliarsi di ogni forma d’egoismo,
scoprendo che la realizzazione del senso
della propria
esistenza può trovarsi nel sapersi caricare anche delle prove
del prossimo.
E l’occidente ,soprattutto in questo momento
storico,non
potrebbe collocarsi più lontano ….
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