XXXII.CINA
73.Mang Ke
Mang Ke,
pseudonimo di Jang Shiwei,
nasce a
Shenyang, nel 1950,
si trasferisce poi a Pechino.
Poeta
cofondatore con Bei Dao della rivista Oggi
e
appartenente allo stesso movimento di sperimentazione.
Abbiamo già visto come verso la fine del 1978 un gruppo
sfida la forma poetica tradizionale
considerata stagnante,
devitalizzata. Sono poeti che
cercano di riannodare i fili con la
tradizione surrealista dei poeti
della dinastia T’ang e ripropongono
la poesia cinese a quella occidentale. Segue un'aspra polemica,
soprattutto negli anni '83/’84, durante la quale si accusano
i giovani poeti di atteggiamento individualistico piccolo borghese,
di anarchia irrazionale. Adesso, però, anche i difensori si
sono stati chiamati i giovani innovatori - hanno indagato
con razionalità e sentimento i segreti della vita e che il loro
linguaggio è un risultato geniale
della ricerca dei significati
nascosti della parola, che rompe necessariamente con la lingua
e la logica della politica.Tornare a parlare d’amore, mentre si aspetta
la
fine di un inverno che pare alludere ad altro, e il pronome noi
che
non ha più solo valore sociale:ecco due elementi nuovi
di
una delle poesie di Bei Dao più popolari tra gli studenti della
fine
degli anni ‘80. Sono poesie – quelle
dall’ ‘83 in poi - dai toni
pessimistici che comunicano delusione, alienazione e
disgregazione
mentre
si cerca di ritrovare, di ricostruire un senso, contro le pressioni
della
società conformista. L’espressione si colora di ambiguità e
incertezze
linguistiche, le immagini sono elusive e il senso si nasconde
tra
le righe. La nuova lingua, dunque, è quella delle immagini irreali,
di
totale soggettivismo. L’orizzonte
dell’analogia si allarga utilizzando
soprattutto
le contrapposizioni di immagini e il cambiamento di ritmo,
tipici della tecnica di montaggio filmico, per
sollecitare l’immaginazione
del
lettore a riempire i vuoti tra le parole. In un
mondo crepuscolare,
dunque,
in cui tutto collassa, nasce un desiderio di
verità: scrivere d’amore.
Ma
se è vero che c’è una distanza tra la
vita e la poesia, e che l’apparire
della
poesia è il vuoto che si crea tra le
cose reali e il modo di dirle, si deve,
quindi,
“creare una distanza rispetto al pathos. […] Dire direttamente
è
troppo semplice». La poesia non può parlare d‘amore, ma può pensarlo:
può
scrivere l’amore. È dunque una meditazione sulle parole dell’amore,
sul discorso
amoroso non sui sentimenti.
Questo,
invece, un esempio di
composizione poetica di Mang Ke:
La terra è coperta di grigio.
A lungo ti guarda
senza voglia di dire nulla.
2. Il
cielo, che sia
questo il tuo seno?
Il tuo gelido
seno?
3.I l sole ha chiuso i suoi occhi brillanti
Ho voglia di abbracciarti!
Vorrei con uno strumento d'amore
suonare per te una canzone.
4. Il cuore è una gemma,
la poesia un cesto di fiori.
Ma tu cosa sei?
Sei cielo glaciale?
Sei terra muta.
5. Che non si possa essere più intimi?
Che non possa guardare il tuo rosso viso sorridente?
Guarda, là sono scese le nubi del tramonto,
là ovunque petali di fiori.
6. Che magnifico crepuscolo!
Le tue labbra sorridono tingendosi appena di rossetto.
Voglio dal seno
trarre per te un tenero augurio
voglio lanciarti uno sguardo d'amore!
7. Sto nell'oscurità
la strada è svanita
la luna è sorta
e si appoggia a un piccolo albero tremante.
8. Pronto, che cos'hai?
Posso darti qualcosa?
Pronto, hai casa?
Dov'è?
9. Nessuna risposta,
soltanto l'eco.
Urlo a te con forza.
10. La notte è solitaria.
Mang Ke, “Ansie”, da Poeti Cinesi Nuovi,
Ancora una meditazione sull'amore.
Non più languori ingenui, ma
lacerazioni
che rivendicano la fiamma della
passione.
[1] Bei Dao ( Isola del Nord) è lo
pseudonimo di Zhao Zhenkai.Nasce a Pechino nel 1949. Poeta fondatore della
rivista Oggi, del gruppo post-Menglong. In esilio dopo i fatti di
Tien’anmen del 1989.
[2]Dai Shu Ting nasce nel 1952 a
Quanzhou, provincia del Fujian. Poetessa del gruppo post-Menglong che,
adolescente, ha vissuto l’esperienza del lavoro agricolo.
[3] Mang Ke, pseudonimo di Jang
Shiwei, nasce a Shenyang, nel 1950, si trasferisce poi a Pechino. Poeta
cofondatore con Bei Dao della rivista Oggi
e appartenente allo stesso movimento di sperimentazione.
[4] Poeti dell’avanguardia cinese
degli anni ’30.
[5] Ovvero ‘Oscuri ’ come vengono chiamati i poeti
sperimentatori le cui opere vengono conosciute successivamente alla rivoluzione
culturale, alla fine degli anni ’70.
[6] La poesia è del 1978.
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