II.GERMANIA
6.Christian
Johann Heinrich Heine nasce il 13 Dicembre 1797
a Düsseldorf da una stimata famiglia di commercianti e banchieri ebrei
I primi
rudimenti di cultura li ha
proprio dalla madre Betty che, nel
1807, lo
iscrive al Liceo cattolico di Dusseldorf retto dai Padri Gesuiti,
dove rimane
fino al 1815. La scuola è per lui un supplizio. Studia
all’Università di
Bonn-Humboldt-Universität zu Berlin,Università di
Gottinga.Poeta tedesco, il principale
del periodo di transizione tra il
a.Crepuscolo.
Sulla pallida spiaggia giacevo,
solitario dai tristi pensieri.
Declinava al tramonto nel mare
il sole, gettando sull'acqua
vivi sprazzi di porpora ardente;
ed i candidi flutti lontani,
sospinti dall'alta marea,
venivan spumando frusciando
più presso, più presso...
Uno strano gridare, un brusìo
e sibili e murmuri e risa,
un sospirare, un ronzare:
e, frammezzo, un sommesso cantare
di cune dondoleggiate.
Riudir mi parea le obliate
leggende, le fiabe soavi
di tempi remoti, che bimbo
mi seppi dai bimbi d'accanto,
allor che nei vesperi estivi
ci acquattavam sui gradini
dinanzi alla porta di casa
per cinguettarci sommessi
le storie, coi piccoli cuori
protesi in ascolto, con gli occhi
astuti di curiosità,
mentre le bimbe più grandi,
dalle finestre di fronte,
tra vasi olezzanti di fiori
sporgevano i volti di rosa
ridenti alla luce lunare.
(Heinrich Heine, Poesie)
solitario dai tristi pensieri.
Declinava al tramonto nel mare
il sole, gettando sull'acqua
vivi sprazzi di porpora ardente;
ed i candidi flutti lontani,
sospinti dall'alta marea,
venivan spumando frusciando
più presso, più presso...
Uno strano gridare, un brusìo
e sibili e murmuri e risa,
un sospirare, un ronzare:
e, frammezzo, un sommesso cantare
di cune dondoleggiate.
Riudir mi parea le obliate
leggende, le fiabe soavi
di tempi remoti, che bimbo
mi seppi dai bimbi d'accanto,
allor che nei vesperi estivi
ci acquattavam sui gradini
dinanzi alla porta di casa
per cinguettarci sommessi
le storie, coi piccoli cuori
protesi in ascolto, con gli occhi
astuti di curiosità,
mentre le bimbe più grandi,
dalle finestre di fronte,
tra vasi olezzanti di fiori
sporgevano i volti di rosa
ridenti alla luce lunare.
(Heinrich Heine, Poesie)
Versi incantati al ritmo
di una canzone nostalgica di esperienze
semplici, ad evocare un
universo infantile tutto suggestioni e
curiosità .
tutti i colori affascinanti
del vespro,il tepore di una stagione mite e le
abitudini semplici dei
bimbi sull’uscio di casa a cinguettare e le fanciulle
affacciate alle finestre
incorniciate di fiori illuminate dalla luce della luna.
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