lunedì 1 aprile 2019

.La nuvola in Mang Ke.2


        

ASIA


CINA

La nuvola in Mang Ke
Ancora una meditazione sull'amore. Non più languori ingenui,
ma lacerazioni che rivendicano la fiamma della passione.Le
nubi del crepuscolo magnifico affiancate  alle attraenti labbra
di lei appena tinte di rossetto.      
  Ancora una meditazione sull'amore. Non più languori ingenui, 
ma lacerazioni  che rivendicano la fiamma della passione.

13.Mang Ke
Un’altra tendenza letteraria  si sviluppa nella seconda metà
degli anni Ottanta in Cina. Anche nell’ambito della poesia,
si assiste alla nascita di una nuova corrente, definita“poesia
oscura”(menglong), generata da giovani autori (tra cui Mang
Ke che collaborò alla fondazione della  la famosa rivista
 “Jintian”) che non obbediscono più alle leggi del socialismo 
reale e del romanticismo rivoluzionario imposte dal governo,
ma che danno libero sfogo a propri sentimenti personali
attraverso una nuova forma espressiva di tipo moderno.
        Ora in Cina, dunque, coesistono diversi moduli espressivi:
realistico, romantico, surrealista,grottesco, oscuro. Adesso i 
nomi di Mang Ke e Dai Shu Ting appaiono accanto agli astri 
del  firmamento cinese ortodosso. Ma le scosse continuano,
manifestando così la grande energia, la possente vitalità della
poesia cinese. Nuovi poeti balzano sulla scena nella seconda 
metà degli anni '80. Sono definiti post-Menglong e hanno in 
comune il rifiuto dell'etichetta eroica,  attribuita al gruppo 
Menglong. Apprezzano il surrealismo occidentale e il lavoro 
per costruire una nuova lingua poetica, mentre contestano, 
nello stesso tempo, che la lingua da loro usata sia cinese
 europeizzato. Pensano che l'Occidente si sia limitato ad 
alimentare la loro anima senza minimamente influenzare
la loro lingua. Se la poesia di Mang Ke è caratterizzata da 
un severo senso del tempo, nelle voci del gruppo post-
Menglong riscontriamo inevitabilmente un severo senso 
dell'esistenza non socializzata


 Ansie[1]

1. La terra è coperta di grigio.

A lungo ti guarda 
senza voglia di dire nulla.

2. Il cielo, che sia questo il tuo seno?
  Il tuo gelido seno?

3.Il sole ha chiuso i suoi occhi brillanti
Ho voglia di abbracciarti!

Vorrei con uno strumento d'amore
suonare per te una canzone.

4. Il cuore è una gemma,
la poesia un cesto di fiori.

Ma tu cosa sei?
Sei cielo glaciale?
Sei terra muta.

5. Che non si possa essere più intimi?
Che non possa guardare il tuo rosso viso sorridente?

Guarda, là sono scese le nubi del tramonto,
là ovunque petali di fiori.

6. Che magnifico crepuscolo!
Le tue labbra sorridono tingendosi appena di rossetto.

Voglio dal seno
trarre per te un tenero augurio
voglio lanciarti uno sguardo d'amore!

7. Sto nell'oscurità
la strada è svanita

la luna è sorta
e si appoggia a un piccolo albero tremante.

8. Pronto, che cos'hai?
Posso darti qualcosa?

Pronto, hai casa?
Dov'è?

9. Nessuna risposta,
soltanto l'eco.

               Urlo a te con forza.

10. La notte è solitaria.
      Lei china il capo, come stesse dicendo qualcosa[2].


Da”326 poesie dal mondo per una storia d’amore”
Onyx ed.e.book.
a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli


[1] Mang Ke, “Ansie”, da  Poeti Cinesi Nuovi,Lanfranchi editore.

[2] La poesia è del 1978.

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