lunedì 15 aprile 2019

La nuvola in Vallathol







ASIA

CONFEDERAZIONE INDIANA
Confederazione Indiana in cui la lingua hindi è con l’inglese una delle due lingue ufficiali
L’hindi è parlato soprattutto negli stati centro-settentrionali della confederazione.

KERALA

La nuvola in VALLATHOL
La nuvola di VALLATHOL qui è la soffice cortina che nasconde il volto dell’amante mistico,bello come la luna.

27 VALLATHOL
Poeta di lingua malayalam  di un piccolo villaggio(l’”India dei villaggi”di Gandhi) del Malabar.
Degli statisti,dei dotti,degli uomini in qualche modo illustri del Kerala, nessuno ha
saputo come Vallathol sentire la gioia e il dolore,le speranze,le ambizioni il passato,
il presente del suo paese.La  sua voce è ascoltata non solo nel piccolo Stato del Sud ,
ma  in tutta l’India tanto che gli è attribuito il titolo di mahakavi .grande poeta .Già
a 13 anni pubblica tre volumi di poesie, che, pur denunciando l’ossequio,naturale in
 un esordiente,verso la tradizione poetica regionale,contenevano in nuce il presagio 
della sua spiccata originalità.Durante il movimento di liberazione nazionale diede il
suo appoggio alla lotta per l’indipendenza.Seppe esaltare con sincerità appassionata
le intime aspirazioni,svelare le segrete angosce della gente,della sua terra,a cui era 
così profondamente legato. Ma la libertà politica non è sufficiente senza il complemento naturale, necessario della libertà eonomica  e della giustizia sociale,
di cui  continuano a occuparsi i suoi versi.

Il sospiro

Amore mio,nascosto in una direzione sconosciuta
Tu vivi,senza ricordarti di questa tua serva!
Qual è la serie di nuvole che cela
il volto del mio Amante,bello come la luna?

Molti devoti giorno e notte Ti adorano,ma Tu sei l’Unico venerato da me.
Solo per Te ho preparato questo mazzo di “ciameli”*con tanta cura
ma non Ti fa compagnia e,rattristato, con il mio cuore
appassisce,anche se l’ho già spruzzato con acqua di sandalo.

Mentre mi pettinavo, coi miei braccialetti,
voi piangevate – e non era un pianto inutile –
perché ad appuntare con affetto nei miei capelli
la rosa con le sue belle mani Lui non era ancora giunto.

O,vento,che cosa stai bisbigliando?
In ogni pergola del giardino,nei rampicanti dai bei fiori profumati,
nel bosco inebriante, dove cantano i cucù con voce estasiata ,
nello stagno dorato,circondato da un magnifico giardino,

io l’ho cercato,ma invano, - vero ?
Ahimè tutte le mie speranze sono svanite!
Anche affidandoli a te ,i miei sospiri
non sono giunti a destinazione.

Amore mio,quando potrò rivedere il tuo soave sorriso,
la gioia del fiore dischiuso dall’amore,il piccolo Germe di purezza e beltà.
Lui che spalma un balsamo d’argento sull’intera mia vita?
No, questo è solo il primo atto del rito. Egli mi colma tutta di nettare.

*ciameli:fiori.

Da “POESIA MODERNA INDIANA”Guanda ed.1966-
Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni


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