giovedì 11 aprile 2019

La nuvola in Jayashankar Prasad.1





ASIA

CONFEDERAZIONE INDIANA
Confederazione Indiana in cui la lingua hindi è 
con l’inglese una delle due lingue  ufficiali
L’hindi è parlato soprattutto negli stati
centro-settentrionali della confederazione.

UTTAR PRADESH
La nuvola in Jayashankar Prasad
Qui la nuvola assume il significato di precarietà, è il fragile 
simbolo che si oppone alla solita e regolare alternanza di
sole e luna.

23.Jayashankar Prasad
Nasce in una ricca famiglia a Benares.Non compie studi regolari,
riuscendo tuttavia ad acquisire da solo una perfetta padronanza di
molte lingue.Scrive infatti in hindi,urdu,inglese,persiano,bengalese
ed è  inoltre dotto cultore di sanscrito.Con Nirala è l’innovatore 
della poesia hindi,liberandola da impacci di rima e di metri.E’tra i
maestri della scuola dell’ombra.Tema della sua poetica è l’amore
che da sentimento individuale evolve fino a divenire coscienza
universale, collegandosi al sentimento della natura e al misticismo
 delle Upanishad..

Meditazione di Ashoka
Arde la falena della vita
   quanta vita? Un brevissimo  attimo
      mostra il rossore della giovinezza.
         dal gruppo delle falene, a poco a poco,
           (fascinosa illusione diventando quel ciuffo di fuoco)
                     perché mai sorse la voglia di ardere?
Alta è oggi la testa di Magadha*;
  nelle piante vinto è caduto;
    di lontano ancora è un suono di pianto;
      perché geme ancora la voce ,
                  piegando la fierezza del vincitore?
Da  queste spade assetate di sangue,
  dalle loro affiliate lame,
    dai massacri crudeli,
      da quei gridi funesti,
                   La testa piegata ha Kaling.*  
Qual è la gioia del potere?
  Dominare la mente dell’Uomo!
    Una piccola paglia ha il peso di un monte ,
      queste nuvole non durano:
                 tornerà ancora l’ordinato alternarsi di sole e luna!
Il demone di un tale orgoglio,
  bevuto il vino dell’Incorporeo,*
    ha estinto il fragore terribile .
      Felicità dia all’Umanità l’Uomo,
              che ha abbandonato le idee di sconfitta e vittoria.
Il destino
  facilmente lascia cadere le corone,
   lascia appassire i serti della vittoria,
    lascia ascoltare il canto della distruzione,
             non danzano allora i cavalli delle idee.
Questa è la cànova dello splendore,
   dove il mondo impazzisce;
      ora è caduto, ebbro si è alzato,
        vino è ancora nel bicchiere,
                 il divertimento durerà qualche istante.
Nei riccioli neri,
   nelle palpebre assorte, socchiuse d’ebbrezza
     nello splendore delle perle,
       nel desiderio assetato di felicità,
                 l’onda che dura  un fragile momento.

Nuovamente deserta è la casa della festa,
   tacciono i nupur,* avvizzita è la ghirlanda
     dorme la ragazza che mesceva il vino,
       reclinato per terra è il bicchiere,
                Là non tinnisce la vina* né il mridang*
Dal cielo azzurro di tristezza,
  un lampo di gioia squarcia la nube del dolore,
    in quest’unione è l’eterno distacco,di lacrime che scorrono
      in questo miraggio del deserto
                l’agile daino della mente è confuso
Chicchi e chicchi di lacrime che scorrono,
  il fiume riempie il suo letto,
    mobili siamo dentro di noi,
       corrono i vuoti momenti,
                 mai inerte è la spada del tempo .
Questo spirito è tormentato dal dolore,
  per il dolore il vegetale* balla,
    il fremito raggiunge i limiti della creazione;
     vario è lo scambio,
              sistema che esiste non si sa da quando.
Tristi storie racconta
  questo vento che spira,
    l’alba triste, giungendo,
      rapisce la pallida luna,
               dolce scende la sera dorata.
Appare un raggio di luce,
  teso filo di seta,
    le pupille riescono un poco a danzare,
     dietro le cortine del buio vanno di nuovo a nascondersi,
                con un cinguettio vanno a dormire gli uccelli.
Se solo un attimo durerà l’incontro,
  e tornerà poi l’eterno distacco,
    se, in fiore solo un mattino,
      poi, secco, polvere diverrà,
                perché allora si è schiuso lo splendido fiore?
La gamba del mondo è ferita
  ed egli procede tremante;
    devi essere l’unguento appropriato,
      devi spargere teneri petali lungo la via,
                le api han succhiato il dolce nettare.
Bruciata è la terra, arsi i monti,
  addolorato è l’intero mondo,
    ad ogni passo si incontrano spine,
      questa strada  è di sabbia ardente,
         fluttui, onda della pietà,
                   arde la falena della vita.


Da “POESIA MODERNA INDIANA”Guanda ed.1966-
 Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni



* E’ l’odierno Bihar. Su di esso regnò Ashoka.
*Stato che si oppose per qualche tempo a Magadha, 
ma che fu poi conquistato da Ashoka.
*Uno dei tanti nomi del dio della bellezza Kama.
Il nome(Anang) che si ricollega al mito secondo
cui un giorno egli fu inviato a Indra perché disturbasse
la meditazione di Shiva.Portò a termine l’ingrato
 compito,ma Shiva irato lo punì bruciandolo. La
moglie supplicò talmente il terribile dio che
 Kama ottenne di continuare a vivere,
senza peraltro riottenere il suo corpo.
*Piccoli  braccialetti tintinnanti che le danzatrici
 sono solite portare alle caviglie.
*Vina e mridang :strumenti tipici della musica indiana.
*Vegetale;mondo meramente vegetativo, contrapposto 
al suo naturale,costante antagonista,il mondo spirituale.

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