mercoledì 3 aprile 2019

La nuvola in Tagore.1






ASIA

CONFEDERAZIONE INDIANA
Confederazione Indiana in cui la lingua hindi è con l’inglese
una delle due lingue ufficiali
L’hindi è parlato soprattutto negli stati centro-settentrionali 
della confederazione.

 BANGLADESH

La  nuvola in Rabindranth Tagore
Ecco l'India dei mille e mille villaggi di cui parlava Gandhi-gi[1].
‘ Riconosco il suono del sitār[2] che accompagna i canti del poeta, 
ma anche lo sciacquio che fanno le mani della ragazza, seduta 
indolente sulla sponda del fiume. Indugia, quasi ad aspettare 
qualcuno che tarda ad arrivare. Le onde ammiccano con sorrisi
d'intesa e sussurri. Anche le nuvole vagabonde sembrano indugiare
 sorridenti e complici laggiù all'orizzonte. Non più la natura in cui
 l'uomo europeo si rispecchia e proietta la sua interiorità, ma una
 natura in cui l'uomo è parte allo stesso titolo delle altre creature, 
sullo stesso identico piano.

14 Rabindranath TAGORE
 Nasce a Calcutta ed è il poeta più conosciuto nel mondo per il 
fascino dei suoi versi e per la forza della sua personalità,poliedrico 
e fecondo . Nel 1913 vince il Premio Nobel con la raccolta  Ghitanjali,
(Offerta di canti).  Ha detto di lui A. Huxley:”Ha cercato di vedere 
l’assoluto nel relativo,l’infinito nel finito,l’eternità obiettiva nelle
 frazioni di tempo.”
 Davanti al terzo occhio della nostra immaginazione si profila un
 nuovo lungo percorso, un tripudio di immagini e sull'eco della   
musica che le accompagna ci si lascia trasportare nell’universo 
magico di Rabindranath Tagore[3].


Perché siedi là facendo tintinnare i braccialetti[4]
così solo per gioco?


Riempi la tua brocca. È ora che torni a casa.
Perché muovi l'acqua con le mani
e ogni tanto guardi nella via se qualcuno arriva
così solo per gioco?


 Riempi la brocca e vieni a casa.
Le ore del mattino passano, l'acqua scura scorre.
Le onde ridono e sussurrano tra loro,
 così, solo per gioco.


Le nuvole vagabonde si sono raccolte
all'estremo orizzonte, sopra la collina
indugiano, ti guardano in viso, sorridono,
così, solo per gioco


Riempi la tua brocca e vieni a casa.


Da “Antologia della poesia moderna indiana”
Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni,
Guanda editore in Parma,1966.






[1] Il suffisso –gi si attribuisce in hindi in segno di rispetto ai nomi delle persone.
[2] Strumento a corde tradizionale della musica indiana.
[3] Rabindranath Tagore nasce a Calcutta nel 1861 e muore nel 1941 a Santiniketan 
nella scuola da lui fondata. Gli è stato conferito nel 1913 il Nobel per la Letteratura.
[4]  Rabindranath Tagore ,”Perché siedi là facendo tintinnare i braccialetti”, 
da Il giardiniere - Carabba ed.   1915.

Nessun commento:

Posta un commento