sabato 27 aprile 2019

La nuvola in Carol Ann Duffy





EUROPA

REGNO UNITO

La nuvola in Carol Ann Duffy
Per dire come la protagonista intenda sfuggire agli elementi più comuni della quotidianità elenca nella lista anche la forma di
una nuvola.

Carol Ann Duffy nasce a Glasgow nel 1955; poetessa e drammaturga, insegna alla Manchester Metropolitan University. Poeta Laureato del regno Unito dal 2009. Conobbe a 16 anni il poeta di Liverpool Adrian Henri e le fu vicina per undici anni. 

Tu[1]

Non invitato, il pensiero di te mi si è attardato in testa,
così sono andata a letto, sogni di te forti, forti, mi sono risvegliata
col tuo nome[2],
come lacrime, molle, sale, sulle labbra, il suono delle sue
limpide sillabe,
un incanto, un sortilegio.
Innamorarsi
è un inferno seducente; il cuore rinsecchito, quatto quatto
come una tigre pronta a uccidere; una fiamma fiera lecca
sottopelle.
Nella mia vita, più grande della vita, entri con passo trionfale.
Mi sono nascosta nei giorni di sempre, fra l’erba alta della
routine,nelle stanze mimetiche. 
Ti sei distesa nel mio sguardo,rifuggendo dal volto di tutti,
 dalla forma di una nuvola,
dalla struggente luna che, sotto l’influsso della terra, 
mi guarda esterrefatta quando apro la porta della camera. 
Le tende s’increspano.
Ed eccoti lì
a letto, come un dono, come un sogno tangibile.



  [1] Carol Ann Duffy,  Tu”, in op.cit.
 [1] Secondo una comune credenza, se si pronuncia più volte il nome dell’amato, magari davanti a un bulbo di giacinto, l’altro contraccambierà il tuo amore.






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