giovedì 25 aprile 2019

La nuvola in José Hierro del Real





                    
EUROPA

Spagna

La nuvola in José Hierro
L’altro da sé, il simbolo della vita con la loro natura pallida di schiuma
e il loro ritmo scandito dal tempo e insieme solide e compatte come
 marmo a sfidarne l’eternità.,

José Hierro del Real  
Madrid,3.4.1922-Madrid,21.1.2002
Vive la sua adolescenza a Santander Cantabria,nord della Spagna. E’ imprigionato in gioventù per motivi politici. Da adulto ritorna a 
Santander e al suo mare che è una forte ispirazione per le sue poesie.
 Il mare come meafora dell'eterno, il mare che ridona all'uomo la joie
 de vivre poiché accoglie le sue sofferenze
e le placa. Nel 1998 pubblica "quaderno di New York" (Cuaderno 
de Nueva York), che gli valse il premio europeo per la letteratura 
Aristeion. Opere principali sono: Proel (1944); Tierra sin nosotros
 (1947); Con las piedras, con el viento (1950), Libro de las
 alucinaciones (1964).

LE NUVOLE
Inutilmente interroghi.
I tuoi occhi guardano il cielo.
Cerchi, dietro le nuvole,
orme che si è portato via il vento.

Cerchi le mani calde,
i visi di quelli che sono stati,
il circolo dove marcano
suonando il loro strumenti.

Nuvole che erano ritmo, canto
senza fine e senza inizio,
campane di schiuma pallide
ribaltando il loro segreto,

palme di marmo, creature
che girano al ritmo del tempo,
imitando alla vita
il suo perpetuo movimento.

Inutilmente interroghi
dalle tue palpebre cieche.
Che fai guardando le nuvole
José Hierro?

(traduzione Alessandro Ghignoli, da Cuanto sé de mi, 1957)

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