domenica 6 marzo 2022

228.Poesia oriya.Anant Pattanayak.Son venuto,io sono venuto

  228.Poesia oriya.  Anant Pattanayak.

                                                      Son venuto, Io sono venuto.


Son venuto, Io sono venuto.,

abbattendo la fortezza del dolore,

sono venuto.

Dopo aver varcato l'arduo oceano di sangue,

sono venuto.

La fronte ornata del sangue rosso del futuro,

come onda fluttuante di fuoco,

sono venuto.


Io sono il sole che da vita,

sono la luna, simbolo d'affetto; 

spaccata in due la montagna, son venuto,

Demolirò l'angoscia

degli occhi riarsi della donna privata del figlio.

Farò piovere

una goccia da mille torrenti di lacrime,

strappando il loto al ventre della terra ferrigno,

sono venuto.


Succhiando al seno della terra, sono venuto,

o donna ,continuano a ondeggiare nel tuo capezzolo

i flutti di Kshirsagar*.

O fanciullo, io ,la tua ispirazione, sono venuto,

io,la luna, affettuoso giocattolo ,

io il sole, il luminoso fiore di Mandar,

sono venuto,

 sono venuto.


Chi organizza le danze di Kabandl*?

Interrompetele!

Chi crea disuguaglianza e discordia?

Allontanatevi!

Sbarrando la strada ai fucili, io sono venuto.

o popolo disoccupato! Asciuga  il grido el mattino!

O impiegati! Cancellate oggi il rimpianto della notte passata!

Figlio dell'affetto d'una sterile donna rivolta sempre agli ostacoli.

io sono venuto.


Volano nel cielo pallido

le carte che tu avevi fissate;

sta zitta

oggi la nuvola bianca d'autunno,

rovinando voi stessi,

come il tuono leggero le nuvole;

amateMi, amateMi!

Io sono venuto.


Io son la voce eterna delle culture,

sono il comando;

scrivendo con la fuliggine

sui fiocchi soffici di cotone,

chi sta tossendo? tossite,

che le percosse di quelle verghe

suonino sul vostro corpo vizzo.

fra quei capelli precocemente bianchi

lasciate sentire la carezza di seta!

Son la pazienza dell'eterna primavera sul petto dell'epoca,

io sono il Puru*


Io sono il sudore della tua fronte, a gocciar sulle tue labbra son venuto,

sono venuto.

Rompendo il fisso silenzio dei giorni scialbi son venuto,

sono venuto.


Chi brandisce la spada atomica? Andate via1

chi porta questo vento elettronico? Andate via lontani !

Son venuto, sono venuto!


Io son l'orgoglio della giovinezza.

Chi sbarra la strada agli aratri ? Pietre?

Chi devasta le colture feconde? Branchi di cavallette?

Chi spegne la voce dell'anima? il tiranno?

Il mio sviluppo procede senza ostacoli,

si sparge dovunque.


Fantasmi di lacrime imbelli,

uscite dallo spirito della mia vita!

Son venuto, sono venuto,

il lucignolo della vivida fiamma del battito del cuore.!


Kshirsagar*:l'oceano di latte nel quale vive Vishnù.

Kabandl*:il nome di un demone.

Puru*:personaggio litologio del Mahabharata.



Anant Pattanayak(1914)

Poeta oriya::scrive per proprio diletto senza impegni di alcun genere.



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