I.ITALIA
8. Diego Valeri
(Piove di Sacco,25 gennaio 1887 - Roma,27 novembre 1976) è stato un poeta,traduttore e accademio italiano. Esordì come poeta nel 1913 con
la raccolta Le gaie tristezze, alla
quale fecero seguito Umana nel 1915,
Crisalide nel 1919 e Ariele nel 1924, che
confluiranno nel 1930 nel
volume Poesie vecchie e nuove. Oltre che poeta, Valeri
fu anche fine
saggista di letteratura francese e italiana e prosatore d'arte. Diego Valeri
fu
dunque poeta, saggista,ma anche
traduttore dal francese e dal tedesco,
amico della sua generazione
poetica e artistica (numerosi i pittori a cui
dedica le sue poesie), critico d’arte,
insegnante nei licei e all’Università
(anche quella di Lecce quando era ancora
privata, punto di riferimento
per la generazione letteraria di questa provincia
che Vittorio Bodini definì
“periferia infinita”), una esemplare figura di
poeta-letterato del Novecento
italiano ed europeo,ora ingiustamente un po’
dimenticato.. Da Padova,
dove insegnò a lungo, dovette riparare in
Svizzera nel periodo della
occupazione nazista del 1943 – 1945 come rifugiato
politico.
d.Bel
mare
Un
bel mare, così, tutto nuovo,
verdino come il grano dei campi,
con bianchi sbuffi di spume e lampi
di diamanti sulla sabbia d’oro,
un bel mare così, sotto un cielo
grigio lanoso, gonfio di sole
che sta per rompere come un fiore
di giaggiolo dal suo nodo di velo,
un mare così basta a far primavera;
e subito par che la gioia ritorni…
Il rombo delle onde è come un cuore
che batta ovunque, che batta forte.
Morto ogni ricordo di morte;
perchè c’è il mare, perchè c’è il sole.
verdino come il grano dei campi,
con bianchi sbuffi di spume e lampi
di diamanti sulla sabbia d’oro,
un bel mare così, sotto un cielo
grigio lanoso, gonfio di sole
che sta per rompere come un fiore
di giaggiolo dal suo nodo di velo,
un mare così basta a far primavera;
e subito par che la gioia ritorni…
Il rombo delle onde è come un cuore
che batta ovunque, che batta forte.
Morto ogni ricordo di morte;
perchè c’è il mare, perchè c’è il sole.
Il mare compie continue metamorfosi,sa presentarsi come
una tavola liscia ,tutta nuova ,una distesa verdina come un campo
di grano, oppure come un ribollire schiumoso di onde. Sa orlarsi di
una spiaggia dove i piccoli cristalli luccicano come diamanti,uno
specchio che riflette i raggi del sole,un mare che da solo sa far
primavera.Il rombar delle onde è un cuore che batte forte. In questa
poesia di Diego Vleri (1887-1976) sembra soprattutto avere la forza
straordinaria, solo con la sua presenza, dove i raggi del sole fanno
una danza, di cancellare perfino il ricordo di morte
una tavola liscia ,tutta nuova ,una distesa verdina come un campo
di grano, oppure come un ribollire schiumoso di onde. Sa orlarsi di
una spiaggia dove i piccoli cristalli luccicano come diamanti,uno
specchio che riflette i raggi del sole,un mare che da solo sa far
primavera.Il rombar delle onde è un cuore che batte forte. In questa
poesia di Diego Vleri (1887-1976) sembra soprattutto avere la forza
straordinaria, solo con la sua presenza, dove i raggi del sole fanno
una danza, di cancellare perfino il ricordo di morte
Ben tornato/a al /la Mio/a amico/a Lettore/trice Irlandese?
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