domenica 28 giugno 2020

II.LIBANO.16.Adonis. a..Stanza, quant’è oscura – la luce splendente!






II.LIBANO

16.Adonis

 pseudonimo di Ali Ahamd al-Said, scelto dallo stesso poeta
 per sottolineare la sua aspirazione al rinnovamento. Intellettuale
 musulmano. Poeta e traduttore, ha scritto numerosi saggi critici
 sulla poesia. Nasce a Qassabin, Siria, nel 1930. Frequenta
 l’università di Damasco, per poi trasferirsi a Beirut nel 1956. Fa
 parte del gruppo Tammuz a favore di una rinascita culturale araba
 attraverso la rilettura della tradizione in chiave non nazionalistica 
o religiosa, ma di apertura alla modernità. Nel 1957 fonda, con il 
poeta libanese Yusuf al Hal, la rivista Shi’r (Poesia) e nel 1968, 
con altri intellettuali la rivista Pawaqif (Posizioni), dove vengono
 pubblicati sperimentazioni poetiche, esempi di poesia dialettale e
 traduzioni di opere poetiche contemporanee, a sollecitare la nascita
di una poesia araba moderna. Ha discusso nei suoi scritti il problema
del rapporto tra arabo classico e arabo dialettale, considerando il 
linguaggio un atto creativo e teorizzando, per il poeta, il ritorno alle
 origini delle parole, alla loro primitiva magia. Sensibile agli influss
 europei, la sua ispirazione personale si è fusa in modo originale con
 la tradizione araba, greca e biblica, mantenendo con l’innovazione 
na continuità con il passato. Censurato e perseguitato per le sue idee 
politiche, sceglie l’esilio e nel 1986 si trasferisce in Francia. E’stato 
tradotto in molte lingue e più volte candidato al Premio Nobel per la
 letteratura.

a..Stanza, quant’è oscura – la luce splendente!

Crepuscolo non radioso né buio.
Stanza - abisso. Ecco le onde levarsi
E i guanciali impazzire.
Il letto striscia su sé stesso, mette le ali,
la gola sospira- senza parole.
Stanza -abisso  le nostre membra
Sono vascelli naviganti.

in 100 poesie d’amore, Guanda  editore, 2007.

Ancora una volta l’amore diventa poesia..Nella visione lirica
di Adonis, l’incontro d’amore assume un valore universale, 
giocato nei contrasti di luce-ombra, limite-stanza e infinito-abisso, 
stasi-movimento, voce-silenzio. Al calar della sera, la passione 
degli amanti, di cui nulla si sa perché essi, in questo momento,
sono tutti gli Amanti del mondo, trasforma la stanza oscura in
un mare profondo in tempesta dove cuscini e letto sono in 
balia di forze naturali sconvolgenti e i corpi degli amanti 
diventano vascelli senza timone.
    

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