I.ITALIA
13.Cesare
Pavese(1908-1950)
Cesare Pavese nato a Santo Stefano Belbo, dove il padre,
cancelliere di tribunale a Torino, ha un piccolo podere, qui ci
passa le
vacanze estive, normalmente vive a Torino. Compie
gli studi a Torino e si
laurea con una tesi in poesia. 1931: muore
la madre, continua a vivere con la
sorella ,ma è molto introverso.
b.Paesaggio VIII
I ricordi cominciano nella serasotto il fiato del vento a levare il volto
e ascoltare la voce del fiume. L’acqua
è la stessa, nel buio, degli anni morti.
Nel silenzio del buio sale uno sciacquo
dove passano voci e risa remote;
s'accompagna al brusio un colore vano
che è di sole, di rive e di sguardi chiari.
Un'estate di voci. Ogni viso contiene
come un frutto maturo un sapore andato.
Ogni occhiata che torna, conserva un gusto
di erba e cose impregnate di sole a sera
sulla spiaggia. Conserva un fiato di mare.
Come un mattino notturno è quest'ombra vaga
di ansie e brividi antichi, che il cielo sfiora
e ogni sera ritorna. Le voci morte
assomigliano al frangersi di quel mare.
(da Lavorare stanca, Einaudi, 1943)
Il tema del ricordo appare nei versi di Cesare
Pavese
a partire dal 1936: lo scrittore di Santo Stefano Belbo scopre che
nella memoria, più che nel silenzio e nella solitudine che aveva
teorizzato fino ad allora, si cela la possibilità di comprendere le cose.
Il ricordo è il mediatore che consente la conoscenza: “Le cose si
scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno. Ricordare una cosa
significa vederla – ora soltanto – per la prima volta”, come scriverà
nel suo diario, Il mestiere di vivere, nel 1942, un paio di anni dopo.
a partire dal 1936: lo scrittore di Santo Stefano Belbo scopre che
nella memoria, più che nel silenzio e nella solitudine che aveva
teorizzato fino ad allora, si cela la possibilità di comprendere le cose.
Il ricordo è il mediatore che consente la conoscenza: “Le cose si
scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno. Ricordare una cosa
significa vederla – ora soltanto – per la prima volta”, come scriverà
nel suo diario, Il mestiere di vivere, nel 1942, un paio di anni dopo.
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