III.INDIA
18. Zigar Moradabadi
pseudonimo
di Ali Sikandar, nasce a Patiali
in Moradabad, Uttar Pradesh, India, nel 1890
e muore a Gonda, Uttar Pradesh, nel 1960.
in Moradabad, Uttar Pradesh, India, nel 1890
e muore a Gonda, Uttar Pradesh, nel 1960.
Poeta di lingua urdu delicato e raffinato,è
noto per le sue poesie d'amore,per le quali
ha ricevuto vari premi.
noto per le sue poesie d'amore,per le quali
ha ricevuto vari premi.
a.Ghazal
Quando ho
raggiunto il mio amore in forma di commiato
La gioia è stata
troppo intensa per realizzarsi.
Una visione,
ieri notte, mi ha fatto scoppiare il cuore.
Più erano
impazienti le onde, più la riva restava con labbra assetate.
Mentre camminavo
lungo la spiaggia, una visione mi si è spalancata:
il cuore è
soltanto una piccola barca che solca il mare del dolore.
da Poesia moderna indiana , a
cura di Maria Gabriella Bruni,
Guanda,1966.
Ed ecco un altro ghazal. Dovrebbe
oggi essere piuttosto un omaggio
che di tanto in tanto i poeti amano dedicare ai loro fratelli maggiori
e maestri,eppure, sembra qui ancora così affascinante e pieno di
potenzialità … Con la sua tipica serie di distici senza enjambement,
perché, come dicevano i poeti del passato, ciascun distico somiglia
ad un grano del rosario: completo in sé, nella sua forma chiusa.
La struttura del ghazal, pur senza le restrizioni della forma
classica,
permette di raggiungere anche a questa poesia effetti di grande
suggestione,anche grazie alla sua ritmata musicalità. Il primo
distico serve ad aprire sull’ultimo incontro d’amore e a palesare le
contraddittorie emozioni avvertite in quel frangente.
Nel secondo,assistiamo al rispecchiamento del protagonista
nell’insoddisfazione del desiderio della riva e delle onde che
impazienti la lambiscono e se ne ritraggono in un moto eterno.
Nell’ultimo, c’è la sintesi metaforica dell’uomo e della natura
che provano la stessa sofferenza d’amore
Nel secondo,assistiamo al rispecchiamento del protagonista
nell’insoddisfazione del desiderio della riva e delle onde che
impazienti la lambiscono e se ne ritraggono in un moto eterno.
Nell’ultimo, c’è la sintesi metaforica dell’uomo e della natura
che provano la stessa sofferenza d’amore
Ancora una volta, dunque, l’uso di simmetrie e la costruzione di
immagini incisive e efficaci, che spaziano tra gli universali
dell’esistenza.
dell’esistenza.
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