XIII.MESSICO
37. Octavio Paz,
Poeta, saggista e diplomatico, nasce a Città del
Messico
nel 1914 e muore a Città del Mesico nel 1998. Gli
viene
conferito il Premio Nobel per la Letteratura nel 1990.
b.Scritto
con l’inchiostro verde.
L’inchiostro verde crea giardini, selve,
prati,
fogliame dove cantano le lettere,
parole che son alberi,
frasi che sono costellazioni.
Tu bianca, lascia che le mie parole
scendano e ti ricoprano
Come una pioggia di foglie su un campo
di neve,
come l’edera su una statua,
come l’inchiostro su questo foglio.
Braccia, cintura, collo, seni,
la fronte pura come il mare,
la nuca di bosco d’autunno,
i denti che mordono un filo d’erba.
Il tuo corpo è costellato di segni verdi
Come il corpo dell’albero dalle gemme.
Non ti importi di tante piccole
cicatrici luminose
Guarda il cielo e il suo verde tatuaggio
di stelle
Octavio
Paz,” Scritto con l’inchiostro verde”,
da
La libertà sulla parola, Guanda,
Parma, 1965
.
Certamente,sia
Octavio Paz che Pablo Neruda,
entrambi premi Nobel e noti in tutto il mondo,
hanno testimoniato e sofferto il loro impegno,
e, ugualmente, anche se in modi diversi,
hanno incontrato e hanno interiorizzato
le esperienze delle avanguardie europee,
così come lo stesso Cassiano.
Altri poeti della loro area geografica,alla fine degli
anni ‘50,
invece, entrarono in
contatto con la cultura beat,
soprattutto in Messico, dove molti artisti
nordamericani
erano andati a vivere., offrendo reading pubblici e
frequentando club e caffè, incontravano i poeti
locali,
e insieme a loro fondarono riviste bilingui, grazie
alle quali
gli scambi tra i vari artisti degli altri paesi
dell’America Latina
furono sempre più numerosi e consistenti.
Le successive migrazioni a New York, negli anni 70,
o nel Regno
Unito, dove la letteratura latino- americana
cominciò ad essere insegnata nelle università
e il British Council
sostenne ogni sorta di attività culturale,
permisero, inoltre, la diffusione delle loro opere
e accrebbero la popolarità di questi artisti.’
Il sapore delle esperienze surrealiste, che sono la
radice
delle scelte visionarie di linguaggio di questi poeti
latinos,
le ritroviamo nella famosa “Scritto con l’inchiostro
verde”
di Octavio Paz :le lettere, le parole e le frasi
scritte
con l’inchiostro verde possono potentemente creare
un mondo alternativo lussureggiante; se poi queste
parole,
copriranno il corpo dell’amata ora bianco, vuoto e
freddo come neve,
foglio o marmo, lo trasformeranno in qualcosa di vibrante e vivo,
parte della natura, come il mare , il bosco, o il filo
d’erba
che i suoi denti mordono. O , addirittura, il suo
corpo
non più umano , ma trasfigurato dalla poesia di questi
versi,
diverrà un cielo in cui quei segni verdi saranno le
costellazioni.
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