IV.GIAPPONE
21.Kiriu Minashita
nasce
nel 1970 nella Prefettura Kanagawa, Giappone.
a.Intermezzo
Verso il cielo
idrosolubile
Gli alberi lungo
la carreggiata sotto il getto di pioggia metallica
sputano gocce di
vita di notte
Tu cammini
davanti a me
Dalla
recensione dell’antologia Four from Japan,
op.cit.,
trad di Isabella Nicchiarelli
Un tocco quasi
surreale in quelle “gocce di vita” che accennano
a un desiderio avvolto nel mistero, in
un’atmosfera da “Blade
Runner” ( Film di Ridley Scott del 1982.)
Molto interessante il
componimento di Akiko,proposto
nel post precedente, anche per meglio comprendere il
panorama giapponese
contemporaneo,in cui specialmente
la poesia al femminile è
lontana dal canone del paese.
Minashita tenta nelle sue
poesie di ridefinire e reinventare
gli usi delle scritture
giapponesi [1]
mischiandole a scritture
fonetiche, linguaggi non poetici, come, per
esempio, il
lessico dei computer.
Minashita tenta nelle sue
poesie di ridefinire e reinventare
gli usi delle scritture giapponesi mischiandole a scritture
fonetiche, linguaggi non
poetici, come, per esempio, il
lessico dei computer.
Ecco come, in questi versi, Kiriu Minashita,
attraverso la
qualità digitale e
inorganica delle parole, è riuscita a
comunicare il senso effimero del tempo e dello spazio .
Le nuove
poetesse-come Kiriu Minashita - dichiarano di
tenere
conto di precedenti esperienze poetiche
al femminile.
Tra le quali
proprio quelle della famosa e ancora tanto
popolare Akiko Yosano che,attraverso le vecchie forme
tanka,più evocative
dei fulminei haiku,cantò,alla fine
dell’ ’800,il
desiderio femminile. Riuscì,in tal modo,a
rinnovare il
desiderio femminile giapponese,che,solo
alla fine del
secolo scorso,poté essere decostruito e ricomposto.
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