mercoledì 29 luglio 2020

XII.ALGERIA 37.Youcef Sebti,a.Notte di nozze.


XII.ALGERIA

37.Youcef Sebti,

poeta algerino francofono, impegnato
nella promozione della letteratura
d’espressione araba, giornalista e chimico,
nasce a Dijelli, El Milia, nel 1943,
e muore a El Arrach nel 1993,
una delle numerose vittime
delle agitazioni politiche
del suo paese in quegli anni .

a.NOTTE DI NOZZE                                

Ha messo la chiave
Nella serratura
Ha bussato con violenza
Ha spinto la porta
Con violenza
È entrato
Ha camminato  
Ha sollevato il velo
Mi ha rialzato la testa
Mi ha ghignato sul naso
Mi ha spogliata
Si è spogliato
Non mi ha detto niente
Ha rotto uno specchio
Ha fatto tutto
Ha fatto tutto alla svelta
È uscito
Aveva bevuto 
Ed io
Ho preso
Le lenzuola fra i denti
E sono svenuta  

Yousef Sebti, « Notte di nozze », 
 da  Anthologie de la nouvelle poésie algerienne,
 Ed. Saint Germain, 1986 .A cura di J. Sénac.

Trad . di Maria Gabriella  Bruni


Se il corpo fa accendere il desiderio e cantare l’estasi,
la sua gestualità è anche una forma di comunicazione
molto immediata, espressiva. Ed è sorprendente
ritrovare stilemi straordinariamente simmetrici in
regioni diverse del mondo per dire l'indifferenza
subentrata all'amore o addirittura la violenza
che  tout court  lo sostituisce.
Gestualità lapidarie, diversamente misogine.
         Quella alienata di cui si serve Prévert
nella sua celeberrima “Prima colazione”
per rappresentare con pochi tratti incisivi
l'interno urbano parigino, dove si consuma
il dramma della solitudine della donna
di fronte a un compagno che l'indifferenza
ha trasformato in un automa, in un manichino
dalle sembianze umane.e che evoco soltanto
per ricordare il ritmo dei versi che è
straordinariamente vicino a quello del poeta algerino
che oggi propongo.
        Quella estrema, appena sopra citata ,
che si produce nell'interno algerino,
dove Youcef Sebti ripercorre l'anafora martellante
di Prévert per denunciare in modo inequivocabile
la violenza demente della notte nuziale brutale.
L'effetto è di produrre sbalordita indignazione nel lettore,
anche per l'eco dei versi prévertiani, che accresce
la sua reazione rabbiosa, quando deve constatare
che in Europa come in Africa,
sia pure con moneta molto diversa,
a pagare, nelle difficoltà della coppia,
è sempre e comunque la donna.
Bersaglio colpito...per il talento dei due poeti.





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