domenica 12 luglio 2020

VII.GRECIA 25.Ghiannis Ritsos .d.Rappresentazione del sonno .





VII.GRECIA

25.Ghiannis Ritsos

nasce nel 1909 e muore nel 1990. Durante l’occupazione
della Grecia nel corso della seconda guerra mondiale,
partecipò alla Resistenza, organizzando tra i partigiani
attività culturali e teatrali. Per le convinzioni politiche
fu  deportato in campo di concentramento,
dopo il colpo  di stato dei colonnelli, nel 1967.
Gravemente malato, fu posto in libertà vigilata a Samo.

d.Rappresentazione del sonno  

Di notte grossi pezzi d'intonaco  cadevano sul letto dal soffitto
non avevi dove sdraiarti.  Lo specchio si era rotto anche quello.
La statua di gesso del corridoio  era coperta di fili di fuliggine.
Non solo non potevi farci l'amore,  ma neppure sfiorarla
tracce nere lontano sulle cosce,  sulle ginocchia,le labbra,
le mani. Da mesi ormai
avevano tagliato l'acqua,il telefono,la luce,sul tavolo
di marmo  in cucina accanto alle cicche,
marcivano due enormi lattughe.   

Ghiannis Ritsos, “Rappresentazione del sonno”,
da Pietre, ripetizioni, sbarre. Poesie 1968/69,
a cura di Nicola Crocetti, Crocetti,2004

L'esule, il deportato, il confinato, colui, insomma,
che ha perduto la sua libertà, naturalmente, sogna.
Ancor più se è poeta; il suo sonno nel  pieno della 
notteè percorso da miraggi di sole e di orizzonti 
infiniti,ma anche popolato da incubi, livide tracce
della condizione presente.
Conosciamo  già i sogni luminosi di Ritsos.
Eccone ora uno scuro come la pece,come è
nera la sua notte. 
       Che coraggio,però, nell'affrontare la vita,
che palpabile calore in persone messe alla prova
da una sofferenza grande,quanta generosa energia 
nelle parole e nelle azioni,regalate senza cedimenti
né esitazioni al resto del mondo - meno consapevole –
perché non disperda le opportunità che la vita concede.

Nessun commento:

Posta un commento