martedì 21 luglio 2020

X.FRANCIA 31.Paul Eluard.a.La curva dei tuoi occhi




X.FRANCIA

31.Paul Eluard

Pseudonimo di Eugène, Émile, Paul Grindel;
Paul Eluard nasce a Saint Dénis nel 1895 e
muore  a Boulogne – sur- Mer nel 1952.

a.La curva dei tuoi occhi

La curva dei tuoi occhi fa il giro del mio cuore,                                                         
Un giro di danza e di dolcezza,
Aureola del tempo, culla notturna e sicura,
E se io non so più tutto quel che ho vissuto
È perché i tuoi occhi non mi hanno sempre visto.

Foglie di luce e spuma di rugiada
Canne del vento e sorrisi profumati
Ali che coprono il mondo di luce
Battelli carichi del cielo e del mare.
Cacciatori dei rumori e fonti dei colori

Profumi dischiusi, nidiata d'aurore
Che giace  sempre sulla paglia degli astri,
Come il giorno dipende dall'innocenza
Il mondo intero dipende dai tuoi occhi puri
E tutto il mio sangue scorre nei loro sguardi.

[1]Paul Éluard,”La curva dei tuoi occhi”,
da La Capitale de la douleur,
 raccolta del 1926 è considerata
 l'opera più importante del  Surrealismo; 
Trad. Maria Gabriella Bruni.

Nei poeti dell'Oriente Medio ed Estremo –
la musica è una componente costante dei versi,
tanto che spesso gli strumenti musicali trasformano,
accompagnandola, la poesia in canto.
In Paul Eluard, mi sembra che all'orecchio
si sostituisca l'occhio, come organo sensoriale
protagonista, per fruire dell'emozione che
la sua poesia sa dare. Che è, per l'appunto,
anche il genere poetico che prediligo,
a partire da Rimbaud.
La poesia intrisa di immagini e folgorazioni
è quella che più mi emoziona nel profondo...
 Si diceva un tempo che se Baudelaire aveva naso
- per il ruolo del profumo nella sua poesia –
Apollinaire aveva occhio - per ammirare l’originalità
dei suoi calligrammi.Ecco: se in Apollinaire
l'occhio di cui si parla è, come dire,grafico,fisico,
quello che Eluard sollecita è l'occhio dell' immaginazione,
l'occhio astratto che sa catturare quell'immagine-metafora
che costituisce per lui un valore assoluto e fondante.
Le si può incontrare, le sue immagini, sfolgoranti
come gocce di cristallo, già nella raccolta "Répétitions,"[1]
quando Robert Desnos si cimentava con i suoi "discours
hypnothiques" e Paul Eluard,  che già militava nelle file
surrealiste,ne riecheggiava le atmosfere.Le parole-chiave
che ritroveremo  in tutta la sua produzione - luce, colore.
La potenza delle immagini,il movimento drammatico di
alcune poesiede "La Capitale de la douleur,"[2]si alleano
con la grazia delle strofe affascinanti di canzoni d'amore.
Di quella raccolta mi piace particolarmente
"La curva dei tuoi occhi”.
-Mi è specialmente cara perché me lo rispecchia.
La sua gentilezza e in particolare la sua generosità.
Un uomo, Eluard,  che ha molto sofferto nella sua vita:
malattia, abbandoni, la violenza della guerra,i lutti,
ma non ha mai smesso di amare le sue donne
come il suo prossimo.Il suo impegno per un mondo migliore
lo fa quasi sentire in colpa "per i terribili ozi
che il tuo amore mi crea[3]"; e ancora e sempre
"nidiata d'aurore/ che giace sulla paglia degli astri”.
Un uomo altruista che pensava che” un poeta
deve ispirare più che essere ispirato”
-Le sue immagini sono sempre straordinariamente
coinvolgenti per l'originalità della tecnica che le crea,
per la libertà estrema che sa manifestare
negli accostamenti e nelle invenzioni.
È famosa per questo la poesia[4]  che dedicò a Gala
con quell’incipit audace:”La terra è blu come un’arancia.”

 Paul Eluard,da "La capitale de la douleur"




 


[1] Raccolta del 1922, “Oeuvres Complètes”, Coll. La Pleiade, 1968;
[2] La Capitale de la douleur, raccolta del 1926 è considerata l'opera più importante del  Surrealismo;
[3] Paul Eluard,”La terra è blu come un’arancia”, da La tua bocca dalle labbra d’oro, in ibidem.
[4] Da L'amour , la poésie,  raccolta del 1929,


















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