sabato 29 giugno 2019

53.Lunario.Paul Verlaine.Chiaro di luna.



EUROPA

FRANCIA

La luna di Paul Verlaine.

Il clair de lune,pretesto di un paesaggio interiore.
La prima strofa evoca personaggi che danzano al chiar di luna.
Lo scenario è impostato,ma sappiamo già che è nell'anima che 
essere e cose acquisiscono progressivamente una posizione
dominante.Questo madrigale(piccolo componimento in versi,
elogiativo,galante e prezioso).assume un andamento paradossale.
Sulla festa si inseriscono personaggi tristi. La strofa che segue
rafforza la contraddizione fra la gaiezza apparente e la presa di
coscienza dell'aspetto poco probabile  della felicità. Gli attori non
sono sciocchi.Tuttavia si tenta di far loro credere alla gioia.ma tutto
non resta che commedia,maschere e travestimenti.La terza strofa
colloca la natura in primo piano.I personaggi sono spariti come per
incanto.Ecco il clair de lune bagnare il paesaggio di un'atmosfera di 
malinconia e di tristezza che traduce efficacemente lo stato d'animo di
Verlaine.Si nota il carattere paradossale della costruzione del poema
che presenta personaggi e poi un'ambientazione viva quanto i personaggi.
Infatti è di volta in volta calma,triste,fa sognare e singhiozzare d'estasi.
Tutti questi elementi si riferiscono ad esseri viventi.Più ancora si può
ritrovare nell'ambientazione come nei personaggi una tristezza gioiosa.
come un'indeterminatezza che caratterizza quest'universo.Questa poesia
s'orienta in direzioni opposte.Quest'inno alla festa non è in realtà che un
canto destinato alla malinconia.Il poeta amministra con cura i suoi effetti.
Se le due prime quartine lasciano la parte bella all'atmosfera della festa,la
terza rivela il messaggio essenziale del testo,ovvero l'estasi del poeta di
fronte alla bellezza del paesaggio notturno.Il poema Clair de lune è molto
rappresentativo del simbolismo estetico. Il paesaggio è qui il simbolo dello
stato d'animo. All'inizio l'anima si diffonde nella finta contrapposizione
gaiezza/tristezza.Alla fine le maschere spariscono,l'anima ritrova la sua unità
nella calma,la natura si abbandona ad un'emozione pura e profonda.


53.Paul Verlaine. Metz,30 marzo 1844-Paris,8 gennaio 1896

Paul-Marie Verlaine frequenta presto  i caffè e i salotti letterari parigini.
Dopo la scomparsa de L'Art, è sotto l'impulso di Catulle Mendès che viene
lanciata, in marzo 1866, una  nouvelle revue: Le Parnasse contemporain.
I poeti che pubblicano nella rivista condividono essenzialmente lo stesso
intendimento. Anche Verlaine  collabora al primo Parnasse contemporain
e pubblica i Poèmes saturniens.Vi si sente l'influenza di de Lisle e soprattutto
di Charles Baudelaire,poeta che segue come lui il movimento decadentista
con le celebri poesie  Spleen ed Elévation, dove si manifesta  già lo "sforzo
 verso l'Espressione,verso  la Sensazione raffigurata" (dalla lettera a
Stéphane  Mallarmé del 22.X. 1866) che caratterizza la sua migliore poesia,
rifiuto  per la poesia sentimentale del periodo romantico (che Baudelaire
chiamava «geremiadi lamartiniane»). Dal gruppo che si riunisce  nel
mezzanino della libreria Lemerre emerge una nuova scuola poetica,
una scuola  «parnassiana»,anche se alcuni  di loro sentono il bisogno di
 precisare: «Catulle  Mendès e Louis-Xavier  de Ricard denunceranno
l'idea falsa che una scuola avesse mai riunita questa costellazione 
instabile di giovani poeti usciti su  Le Parnasse contemporain [...] intorno
 a principi condivisi di un intento estetico comune e definito», scrive
Martine Bercot nell'introduzione alla sua edizione dei Poèmes saturniens.
A conferma , nel 1898 Louis-Xavier de Ricard potrà scrivere nei suoi Petits
Mémoires d'un Parnassien: «Noi vogliamo dire solamente che la passione
non è una scusa per fare cattivi versi, né per commettere degli errori
ortografici o di sintassi, e che il dovere dell'artista è quello di cercare
 coscienziosamente,senza la vigliaccheria del  pressappochismo, la  forma,
 lo stile, l'espressione più capace di rendere e fare valere il suo sentimento,
 la sua idea, o la sua visione [...] A parte questo dogma  comune - se
veramente fosse  stato un dogma - noi custodiamo gelosamente 
soprattutto la nostra libertà personale. Una scuola parnassiana, nel senso
tradizionale della parola, non c'è mai stata.»
Nel 1869, le Fêtes galantes di Verlaine,delle fantasie che evocano il XVIII s.
di  Jean-Antoine Watteau, confermano questo orientamento.
La sua Arte poetica (Art poétique), composta già nel 1874, ma pubblicata
solo nel  1882, annuncia lo spirito di un movimento simbolista che
caratterizza l'originalità della sua opera.


Chiaro di luna

L’anima vostra è uno squisito paesaggio
che maschere e bergamaschi incantano
suonando il liuto e danzando,quasi
tristi nei fantastici travestimenti
Cantando in tono minore
l’amore vittorioso e la fortuna
non han l’aria di credere alla felicità
e il loro canto si fonde col chiaro di luna ,
col chiaro di luna triste e bello
che fa sognare tra i rami gli uccelli
e singhiozzare estasiati gli zampilli,
gli alti zampilli,slanciati fra i marmi.

In ouverture di”Fetes galantes”. (1869)




Nessun commento:

Posta un commento