AFRICA
MAURITANIA
La luna in Usmane Mussa Diagana
L’abbandono della propria
terra rende untuose anche
quelle realtà che dovrebbero continuare ad
apparirci
immutate,familiari come la
luna e le stelle.
49. Usmane Mussa Diagana
...un poeta della Mauritania che si esprime
in soninké e francese.
Nasce nel 1951.
Insegnante, linguista, poeta e drammaturgo.
Eccomi all’estero.
Eccomi all’estero come una
misera capra
a distillar veleno
dal mio corpo la solitudine
non ho smesso di chiamarti
in tutti i sensi
le mie orecchie non
ricevettero che silenzio in risposta
eccomi all’estero come una
successione di notti
la luna e le stelle si
sono sciolte untuose
l’oscurità mi ha
seppellito nella sua ultima dimora
eccomi all’estero come un cannuccia di paglia
come una foglia
di mais
che volteggia nel vento
alla maniera del fonio* che si batte.
* Una sorta
di cereale che si batte per liberarlo, con l’aiuto
del vento, del
rivestimento e recuperare il seme.
Usmane Mussa Diagana “Eccomi
all’estero”
( U faayi tunan di=me voici
à l’étranger).
Tradotto dal soninké in francese dall’autore ;
in Notules de rêves pour une symphonie amoureuse,
testo inedito, da
Poésie d’Afrique au sud du Sahara.
Trad. dal francese di Maria Gabriella Bruni.
In”326 poesie dal mondo per
una storia d’amore”
Onyx ed.e.book
a cura di Maria
Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli
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